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MotoGP GP di Thailandia

MotoGP | Buriram, Prove: Martin cade ma svetta, Bagnaia centra la Q2

Il pilota del Prima Pramac Racing mette tutti in fila in un turno con tutti vicinissimi, nonostante una scivolata alla curva 3. Sorprendono le Aprilia che lo seguono in seconda e terza posizione, mentre Bagnaia è settimo, ma paga solo due decimi e ritrova al Q2 dopo due Q1 consecutive. Centra la Q2 anche Quartararo, mentre Marquez resta fuori anche se è solo a 369 millesimi. In grande difficoltà Bastianini.

Jorge Martin, Pramac Racing

La pioggia attesa su Buriram per il pomeriggio ha graziato i piloti della MotoGP, che hanno dato vita ad una sessione che è stata una vera e propria pre-qualifica, con la bellezza di 18 moto racchiuse nello spazio di appena poco più di mezzo secondo quando è stato il momento di andare a delineare il quadro dei dieci che avranno accesso diretto alla Q2 del Gran Premio di Thailandia.

Jorge Martin ha confermato un po' tutto il repertorio delle ultime due settimane. Il pilota del Prima Pramac Racing è stato infatti il più veloce di giornata con un tempo di 1'29"826, ma nel finale è incappato anche in un errore: ha esagerato la staccata alla curva 3, perdendo l'anteriore e finendo ruote all'aria. Una scivolata dalla quale si è rialzato incolume e che ha dato vita ad una bandiera gialla che ha cristallizzato la classifica a circa un minuto e mezzo dal termine.

All'inseguimento del madrileno ci sono le due Aprilia ufficiali, che a sorpresa stanno brillando su una pista che non era considerata particolarmente favorevole alla RS-GP. Anzi, Maverick Vinales è parso piuttosto pimpante per tutto il giorno e alla fine ha chiuso a soli 98 millesimi dalla vetta. Aleix Espargaro però non è stato da meno, perché è terzo, 62 millesimi più indietro.

Se nella FP1 avevano un po' faticato, nel pomeriggio sono tornate alla ribalta le Ducati, perché nelle posizioni tra la quarta e la settima ci sono solamente delle Desmosedici GP. A capitanare questo trenino è il fresco vincitore del GP d'Australia, il francese Johann Zarco, che ha preceduto il tandem della Mooney VR46 con nell'ordine Luca Marini e Marco Bezzecchi.

Solo settimo il leader del Mondiale Pecco Bagnaia, anche se il suo gap nei confronti del rivale nella corsa al titolo è solo di 243 millesimi. Anche stavolta il piemontese ha un po' faticato alla ricerca della messa a punto, ma dopo due passaggi dalla Q1 consecutivi, questa volta ha subito messo al sicuro il suo accesso al segmento decisivo della qualifica, quindi è un passo avanti significativo.

In ottava posizione troviamo la Yamaha di Fabio Quartararo, che in effetti in quelle situazioni in cui viene portata la carcassa più rigida per il posteriore riesce a sfruttare di più il potenziale della M1, mentre a completare il quadro delle prime dieci posizioni ci sono due KTM: una è quella ufficiale di Brad Binder, l'altra quella griffata GasGas Tech3 affidata ad Augusto Fernandez, che completa una top 10 tutta racchiusa in appena 304 millesimi.

Questa volta a Marc Marquez non è bastato prendere il gancio di Martin per centrare la Q2, perché il pilota della Honda è il primo degli esclusi, anche se per appena 65 millesimi. Tra le altre cose, nella prima fase del turno, l'otto volte campione del mondo è stato anche colpito ad una spalla da un pezzo perso dalla Ducati di Martin. Per un po' ha accusato dolore, ma poi sembra aver superato la cosa senza troppi problemi.

Peccato anche per Franco Morbidelli, 12°, che alla fine ha mancato la Q2 per meno di un decimo con la sua Yamaha. Dopo il bellissimo podio di Phillip Island, è tornato con i piedi per terra anche Fabio Di Giannantonio, 14° alle spalle della KTM di Jack Miller con la Ducati del Gresini Racing. Per ora invece è in grande difficoltà Enea Bastianini, che si ritrova 19° ed apre il terzetto degli unici piloti staccati più di un secondo. La cosa incredibile è che maggiore il suo distacco da Alex Marquez che lo precede che quello che lo spagnolo del Gresini Racing accusa dal miglior tempo di Martin.

 
 
         
Driver Info
 
 
 
   
Cla Pilota # Moto Giri Tempo Distacco km/h Speed Trap
1 Spain J. Martin Pramac Racing 89 Ducati 22

1'29.826

  182.512  
2 Spain M. Viñales Aprilia Racing Team 12 Aprilia 25

+0.098

1'29.924

0.098 182.313  
3 Spain A. Espargaro Aprilia Racing Team 41 Aprilia 26

+0.160

1'29.986

0.062 182.188  
4 France J. Zarco Pramac Racing 5 Ducati 22

+0.180

1'30.006

0.020 182.147  
5 Italy L. Marini Team VR46 10 Ducati 27

+0.199

1'30.025

0.019 182.109  
6 Italy M. Bezzecchi Team VR46 72 Ducati 26

+0.208

1'30.034

0.009 182.091  
7 Italy F. Bagnaia Ducati Team 1 Ducati 23

+0.243

1'30.069

0.035 182.020  
8 France F. Quartararo Yamaha Factory Racing 20 Yamaha 26

+0.248

1'30.074

0.005 182.010  
9 South Africa B. Binder Red Bull KTM Factory Racing 33 KTM 23

+0.295

1'30.121

0.047 181.915  
10 Spain A. Fernandez Tech 3 37 KTM 24

+0.304

1'30.130

0.009 181.897  
11 Spain M. Marquez Repsol Honda Team 93 Honda 26

+0.369

1'30.195

0.065 181.766  
12 Italy F. Morbidelli Yamaha Factory Racing 21 Yamaha 24

+0.391

1'30.217

0.022 181.721  
13 Australia J. Miller Red Bull KTM Factory Racing 43 KTM 27

+0.398

1'30.224

0.007 181.707  
14 Italy F. Di Giannantonio Gresini Racing 49 Ducati 26

+0.436

1'30.262

0.038 181.631  
15 Spain P. Espargaro Tech 3 44 KTM 21

+0.442

1'30.268

0.006 181.619  
16 Spain J. Mir Repsol Honda Team 36 Honda 23

+0.469

1'30.295

0.027 181.564  
17 Spain R. Fernandez RNF Racing 25 Aprilia 23

+0.517

1'30.343

0.048 181.468  
18 Spain A. Marquez Gresini Racing 73 Ducati 20

+0.541

1'30.367

0.024 181.420  
19 Italy E. Bastianini Ducati Team 23 Ducati 24

+1.089

1'30.915

0.548 180.326  
20 Japan T. Nakagami Team LCR 30 Honda 27

+1.164

1'30.990

0.075 180.178  
21 Portugal M. Oliveira RNF Racing 88 Aprilia 23

+1.278

1'31.104

0.114 179.952  
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