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Brno, Libere 2: Marquez scivola ma chiude primo

Pochi i millesimi che separano Jorge Lorenzo (secondo) da Marc. Terzo tempo per Iannone. Rossi e Dovi a terra

Marc Marquez, Repsol Honda Team, Jorge Lorenzo e Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing e Dani Pedro

Foto di: Repsol Media

Il secondo turno di prove libere della MotoGP sul tracciato ceco di Brno, che ospita l'undicesimo appuntamento del Motomondiale 2015, è stato caratterizzato dalle alte temperature che hanno reso l'asfalto molto più scivoloso rispetto al turno di questa mattina e hanno indotto molti piloti - anche di primo piano - ad assaggiare la sabbia delle vie di fuga.

A cogliere il miglior tempo assoluto della sessione è stato Marc Marquez, che si è confermato in grande forma dpo le due vittorie consecutive ottenute negli ultimi due Gran Premi in Germania e a Indianapolis. Il pilota catalano ha fermato il cronometro in 1'56"513, il miglior riferimento di giornata, ma a pochi secondi dall'esposizione della bandiera a scacchi è stato protagonista di una caduta mentre si trovava in percorrenza della Curva 7. Fortunatamente sia il pilota che la moto non hanno subito alcun danno considerevole.

Ad appena 76 millesimi di secondo dalla Honda RC213V numero 93 ecco la Yamaha M1 numero 99, quella di Jorge Lorenzo. Il maiorchino, dopo aver dettato il ritmo nelle prime prove libere, è stato tra i protagonisti delle Libere 2 mostrando un ritmo già competitivo con una gomma media all'anteriore e una dura al posteriore. Dalla terza posizione in poi i distacchi si sono fatti sempre più ampi, con Andrea Iannone che ha portato la sua Ducati GP15 in terza posizione, ma ha subito un gap superiore ai due decimi nonostante abbia montato una gomma morbida al posteriore per cercare il tempo proprio nell'ultimo tentativo a sua disposizione.

Quarto crono per Valentino Rossi, in netto miglioramento rispetto a quanto lasciato intravedere nel corso del mattino. Il "Dottore" ha dovuto fare i conti con una caduta dopo appena sei minuti dall'inizio della sessione a causa del liquido lasciato alla Curva 13 dalla Honda RC213V di Dani Pedrosa, a sua volta caduto poco dopo, alla Curva 14. Sia Rossi che lo spagnolo sono tornati ai box senza problemi, ma Dani sembra avere qualche problema a una caviglia. Valentino è invece tornato in pista migliorandosi dopo esser salito in sella alla seconda moto numero 46, lasciando ben sperare per le libere e la Q2 di domani. 

Pol Espargaro ha sfruttato al meglio gli ultimi istanti delle Libere 2 portando la sua Yamaha M1 del team Tech3 in quinta posizione, ad appena quattro millesimi di secondo dalla M1 ufficiale del nostro Valentino Rossi. Sesto tempo per Andrea Dovizioso con la seconda Ducati GP15 ufficiale nonostante una caduta a pochi minuti dalla fine lo abbia tolto dalla lotta per le prime posizioni. Il forlivese ha mostrato un buon passo nei primi giri per poi subire un inevitabile calo di prestazioni delle sue soft a causa delle elevate temperature dell'asfalto. 

Settimo tempo per Aleix Espargaro con la prima delle Suzuki GSX-RR in classifica. Lo spagnolo ha sfruttato bene la gomma più morbida a sua disposizione per risalire la china e piazzarsi all'interno della Top Ten. Dietro di lui ecco la Honda RC213V del team di Lucio Cecchinello affidata a Cal Crutchlow, distante di circa due decimi di secondo dall'iberico della Suzuki.

Nono Bradley Smith, autore di un'innocua scivolata proprio al termine del turno pomeridiano, mentre la decima posizione è stata occupata dalla prima delle Ducati GP14 del team Pramac, quella di Yonny Hernandez. Danilo Petrucci ha invece occupato l'undicesima posizione finale. 

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