MotoGP, Brivio: "Rins ha fatto crescere la Suzuki 2019"
Davide Brivio, Team Manager Suzuki MotoGP, tesse le lodi del suo pilota di punta, Alex Rins, a cui riconosce il merito di aver ben svilupato la moto 2019, risultato messo in evidentza dopo i buoni test di Sepang
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Rins, che in questo 2019 affronterà la sua terza stagione in MotoGP sempre nelle mani del marchio Hamamatsu, è stato uno dei piloti che più hanno impressionato nei test collettivi che si sono svolti a Sepang poco meno di tre settimane fa, in cui ha fatto vedere giro dopo giro, insieme a Maverick Viñales e Marc Márquez, ciò di cui è capace.
Suzuki, nel 2018, ha raccolto buoni risultati - nove podi complessivi, tra Rins (cinque) e Andrea Iannone (quattro) – ed il Mondiale che prenderà il via da Losail tra tre settimana dovrà essere quello della consacrazione per la casa giapponese.
L'abbandono di Iannone e l'arrivo della matricola Joan Mir mettono Rins nelle condizioni di essere la prima guida, sia per quanto riguarda i risultati attesi sia per lo sviluppo della moto.
Il Team Manager di Suzuki, Davide Brivio, non si dice per nulla preoccupato dall'aumento di responsabilità conferite a Rins, dal momento che già nel 2018 ha già mostrato ciò di cui è capace.
“Alex sta sviluppando in prima persona la moto, ma è qualcosa che ha già iniziato a fare la passata stagione”, commenta Brivio a Motorsport.com.
“Nel 2018 avevamo con noi Alex e Iannone: entrambi hanno scelto i propri percorsi di sviluppo diversi per tutta la stagione. Siamo molto felici del lavoro di Rins e di come lo abbia realizzato: la moto è cresciuta molto grazie a lui”.
"Sepang, il test più difficile per Mir"
La facilità con cui Rins ha fatto registrare ottimi tempi a Sepang contrasta con le difficoltà incontrate dal suo compagno di squadra, che ha concluso 15° a 1,2 secondi dal più veloce, Danilo Petrucci. Mir, che ai test di Cheste e Jerez alla fine di novembre era piuttosto a suo agio con la Suzuki, ha svolto il suo lavoro in Malesia, dove ha iniziato a sperimentare il carico di lavoro necessario per far parte di una struttura ufficiale.
"Il test di Sepang è stato il più difficile per Joan, perché in quei tre giorni hanno dovuto provare molte cose, sia allo sviluppo che al set-up, e lui è appena arrivato in MotoGP", dice Brivio.
"Nei tre giorni in Qatar (inizieranno questo venerdì) continueremo con i test, ma una volta arrivati penseremo alla prima gara", conclude l'italiano.
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