MotoGP | Brembo: al Red Bull Ring si usa il freno per un terzo di gara
Il tracciato austriaco è uno dei più impegnativi del Mondiale MotoGP per quanto riguarda gli impianti frenanti, con ben quattro staccata di categoria Hard. Non a caso, si tratta di una delle piste sulle quali i piloti sono obbligati a scegliere tra i dischi da 340 mm e quelli da 355 mm.
Marco Bezzecchi, VR46 Racing Team
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
La seconda metà della stagione della MotoGP si apre con il GP Austria che per la nona edizione di fila si disputa al Red Bull Ring, teatro anche delle due edizioni del GP Stiria disputate nel 2020 e 2021, per rimpiazzare quei Paesi che avevano chiuso le frontiere per il Covid-19. A differenza della Formula 1, per ridurre le velocità e quindi i rischi, le moto devono affrontare la chicane posta poco oltre la metà del rettilineo tra le curve 1 e 3.
I dati del GP
Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con tutti i piloti della MotoGP, il Red Bull Ring di Spielberg da 4,35 km di lunghezza rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 6 presenta un indice di difficoltà di 6 perché vanta 4 frenate della categoria Hard e altrettante Medium. Sei di queste staccate richiedono un uso dei freni superiori a 3 secondi e mezzo e comportano decelerazioni di almeno 1,3 g. I piloti usano i freni per un terzo esatto di gara, 30 secondi ogni giro.
Misure da record
Il regolamento dei Gran Premi approvato dalla Federazione Motociclistica Internazionale permette alle MotoGP di utilizzare dischi in carbonio da 320 mm, 340 mm e 355 mm di diametro. Tuttavia per due piste asiatiche e per il Red Bull Ring, in caso di competizione dichiarata asciutta dal Direttore di gara, i piloti non possono servirsi dei dischi da 320 mm. Per questi tre casi devono obbligatoriamente optare fra quelli da 340 mm e da 355 mm.
Questa norma è stata elaborata di concerto con Brembo che, dati alla mano, ha dimostrato come i freni siano particolarmente sollecitati su questi tre tracciati. All’aumentare del diametro del disco migliora infatti la dispersione termica in senso radiale. Per agevolare la dissipazione del calore e la superficie di scambio con l’aria, dal 2022 i piloti MotoGP dispongono dei dischi finned, ossia dotati di alette, da 355 mm.
La curva più dura
La curva più dura del Red Bull Ring per l’impianto frenante è la 4: le MotoGP passano da 299 km/h a 85 km/h in 5,1 secondi in cui percorrono 243 metri mentre i piloti esercitano un carico sulla leva del freno di 5,5 kg. La decelerazione è di 1,5 g, la pressione del liquido freno Brembo tocca gli 11,8 bar e la temperatura dei dischi in carbonio arriva a oltre 1000 °C.
Il giorno delle prime
Il GP Stiria 2020 è passato alla storia per una serie di prime volte. La giornata si aprì con il primo GP vinto da Celestino Vietti, in Moto3. In Moto2 passò per primo sotto la bandiera a scacchi Jorge Martin, ma fu penalizzato di una posizione per aver oltrepassato i limiti della pista all’ultimo giro e così vinse Marco Bezzecchi, al primo successo in Moto2. Infine in MotoGP si impose Miguel Oliveira: per il portoghese e il team Tech3 fu la prima vittoria in classe regina. Tutti e tre i vincitori quel giorno impiegarono pinze Brembo.
La gara più estrema
L’Austria è teatro della gara di enduro estremo più celebre al mondo, l’Erzberg Rodeo. L’Erzberg è una montagna da poco meno 1.500 metri di altitudine, anch’essa in Stiria, nei pressi della cittadina di Eisenerz. La gara si disputa in una gigantesca cava di ferro attraversata da un percorso di 35 km: 1.500 i partecipanti ma solo i 500 più veloci del prologo possono disputare la finale che prevede il superamento di 25 checkpoint. Quest’anno soltanto 8 piloti hanno tagliato il traguardo prima dello scadere delle 4 ore.
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