Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia
Intervista

MotoGP | Binder: “Il 2021 è stata una stagione da rookie estesa”

Brad Binder crede che la sua stagione 2021 in MotoGP sia stata essenzialmente un anno da rookie esteso, dato il poco tempo trascorso sulla moto nel 2020.

Brad Binder, Red Bull KTM Factory Racing

Brad Binder, Red Bull KTM Factory Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Tutti i piloti che nel 2020 hanno debuttato in MotoGP hanno vissuto le loro prime stagioni in una classe regina completamente sconvolta dalla pandemia di Covid-19, che ha costretto a iniziare la stagione a luglio e a correre 14 gare su nove piste.

Binder si è dimostrato una delle stelle del 2020, firmando una sensazionale vittoria inaugurale per sé e per KTM nella sua terza gara, il Gran Premio della Repubblica Ceca dello scorso anno. Nel 2021 ha ottenuto un'altra vittoria dopo un azzardo eroico rimanendo su gomme slick su una pista bagnata alla fine del GP d'Austria flag-to-flag, ma questo è stato l'unico momento clou di un anno in gran parte difficile su un pacchetto KTM inconsistente.

Nonostante si sia qualificato solo cinque volte in top 10, la capacità di essere in gara di Binder gli ha permesso di recuperare posizioni, finendo 11 volte in top 10 per terminare l'anno al sesto posto in classifica. “Questa stagione è stata una sfida enorme – ha esordito Binder – Abbiamo avuto alcuni alti e bassi in questa stagione, ma in generale è stata molto più dura di quello che pensavamo. Vedendo come abbiamo finito la scorsa stagione, ci aspettavamo di iniziare in questo anno sentendoci molto più preparati e molto più pronti. Ma la realtà è che eravamo solo un po' più lenti di quanto avremmo dovuto essere. Questo ha davvero reso la vita molto più difficile. Penso che abbiamo fatto il miglior lavoro possibile e siamo pronti a fare miglioramenti”.

Quando gli è stato chiesto se sentiva che quest'anno fosse una sorte di estensione della sua stagione da rookie, ha aggiunto: “In un certo senso, penso di sì, perché non ho corso solo su nuove piste. Ma se si guarda, ho l’anno scorso ho corso solo sei mesi sulla MotoGP e non è abbastanza. All'inizio di questa stagione sentivo che non stavo guidando bene come volevo e stavo ancora facendo un sacco di errori, mentre la seconda metà dell'anno - anche se è stato un po' più difficile - sento che la mia guida è migliorata e ho sempre portato a casa il massimo possibile in giornata”.

“Quindi, sono contento dei passi che abbiamo fatto. Abbiamo avuto grandi aspettative per noi stessi prima di arrivare in Qatar, e quando le cose sono andate al di sotto delle nostre aspettative è stato difficile capire davvero perché e cosa sta succedendo. Ma penso che abbiamo fatto un buon lavoro nella seconda metà di quest'anno nello scoprire dove dobbiamo migliorare, quali sono i nostri punti deboli e quali i nostri punti forti”.

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Rossi e Cairoli: incontro speciale con Mattarella al Quirinale
Prossimo Articolo Espargaró: “Nessun ingegnere Honda mi ha mai chiesto di KTM”

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia