MotoGP | Bezzecchi: "Sarò cauto, ma non farò sconti a nessuno!"
Marco Bezzecchi promette battaglia in Australia, dove si presenta ancora convalescente dopo l'intervento alla clavicola di due settimane fa. L'impresa di Mandalika lo motiva e a Phillip Island vorrà essere parte della lotta. Tuttavia, sa di non poter forzare troppo e cercherà un equilibrio fra la pacatezza e l'aggressività.
Ancora convalescente dopo l’operazione alla clavicola, Marco Bezzecchi si presenta in Australia dopo l’impresa stoica di Mandalika di meno di una settimana fa. Nonostante fosse reduce dall’intervento ha messo a segno un weekend incredibile, passando dalla presenza incerta a risultati di rilievo.
Il post gara però si è fatto sentire il lunedì, quando era già il momento di volare in Australia, dove questo fine settimana ha luogo la seconda tappa della tripletta: “Il weekend e la settimana non sono stati facili per me, perché è stato un tour de force. Ma tutto è andato bene, fortunatamente. Lunedì sono stato davvero male dopo la gara, però fortunatamente siamo venuti direttamente qui e sono riuscito a lavorare da subito con il fisioterapista e ora va meglio”.
Il pilota del team Mooney VR46 ha lavorato sulla spalla per poter arrivare al venerdì in condizioni migliori. Tuttavia, alla vigilia del Gran Premio d’Australia sa che si porterà dietro un po’ di dolore: “La spalla penso che farà comunque un po’ male perché è fresca e fare pressione weekend dopo weekend non sarà il massimo. Ma sicuramente andrà meglio rispetto all’inizio dello scorso fine settimana”.
“Il dolore l’ho sentito, c’è stato durante la gara”, spiega Bez. “Dopo la Sprint lo stress sulla spalla era importante, ma anche in generale i muscoli del collo, il braccio, il petto. Mi faceva male tutto. Quando sono arrivato qui, ho cercato di fare trattamenti il più possibile per provare a migliorare la situazione e penso che sia migliorata”.
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Marco Bezzecchi, VR46 Racing Team
Phillip Island è considerata una delle piste più belle al mondo, ma non è di certo un tracciato semplice, soprattutto se si affronta non al massimo della forma fisica: “Il cambio direzione non è facile, è stressante per muscoli e questa parte del corpo. Non so, forte la velocità e le minori staccate possono aiutarmi, ma è anche vero che ci sono curve velocissime e questa è una sfida in termini fisici. Ma sono in migliori condizioni rispetto alla settimana scorsa”.
“È una pista che mi è sempre piaciuta tanto. Non sono mai salito sul podio in nessuna classe, quindi spero che questo sia l’anno giusto”, prosegue Bezzecchi. “Ora non vedo l’ora di salire in sella! Sicuramente bisognerà stare un po’ più attenti del normale, però cercare di fare meno sconti possibile. Non è facilissimo, ma vediamo cosa viene fuori. Il consumo della gomma è altissimo, quindi non si può spingere tanto durante la gara, bisogna essere un po’ più forte per fare la differenza. Per esempio, Rins che lo scorso anno ha vinto, forse poteva andar via, ma non ha voluto esagerare”.
Proprio la Ducati non vince a Phillip Island dal 2010, quando Casey Stoner trionfò davanti al suo pubblico. Che sia questo l’anno giusto per interrompere il digiuno della Rossa in Australia? “Questa è una pista dove non si stacca e si riparte, Ducati ha la staccata come punto di forza. Qua fa meno la differenza e magari le moto più fluide come è stata la Suzuki o la Yamaha, colmano il gap che hanno nelle piste in cui si stacca e si riparte forte. Penso che però la moto vada bene anche qui. La Ducati ha vinto con Stoner l’ultima volta? Non mi interessano queste statistiche. Se vinco sono contento, ma non mi cambia nulla. L’importante è provare a vincere. Poi sicuramente è bello essere accostati a Stoner o anche a Valentino, ma è solo una cosa in più a cui guarderei sicuramente dopo. Prima proverei a vincere”.
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