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MotoGP | Bezzecchi: “Non sono qui per fare l’eroe, è giusto correre”

Marco Bezzecchi ha faticato nella gara lunga a Phillip Island, conclusa in sesta posizione. Il pilota del team Mooney VR46 si è difeso nel Gran Premio d'Australia, dove ha combattuto contro il dolore e una moto poco agile. Tuttavia, Bez non vuole lamentarsi e ritiene che fermarsi non sarebbe stata la scelta corretta.

Marco Bezzecchi, VR46 Racing Team,

Dopo il weekend di Mandalika, Marco Bezzecchi si aspettava di faticare meno in Australia, ma il fine settimana di Phillip Island si sta rivelando più duro del previsto. Oltre al dolore fisico, il portacolori Mooney VR46 è in difficoltà con la moto e nella gara odierna non è riuscito a compiere l’impresa stoica che gli abbiamo visto fare meno di una settimana fa.

Sesto al traguardo, Bez è stato autore di una gara in difesa, in cui però nel finale ha avuto un guizzo che gli ha permesso di capitanare il secondo gruppo davanti all’Aprilia di Aleix Espargaro e alla KTM di Jack Miller. Sicuramente diverso dal Bezzecchi a cui siamo abituati, a fine gara ha riconosciuto di aver faticato: “Sono un po’ stanco fisicamente. Mi aspettavo di soffrire, ma qui credevo meno. Invece sono in difficoltà, mi manca un po’ di forza. Il braccio destro e la spalla mi fanno male, in più non sono proprio a posto con la moto e questo complica un po’ tutto perché diventa ancora più fisico girare”.

Nonostante le difficoltà, il pilota del team Mooney VR46 è riuscito a gestire la gomma al meglio, arrivando a girare anche con i tempi dei primi nelle ultime tornate. Questo dato non lo consola del tutto però, perché consapevole di poter fare di più, e questo si aspettava: “Non mi cambia nulla sapere di essere il primo degli altri. Mi girano i coglioni lo stesso. La gara è stata decente, né bella né brutta. Sinceramente volevo fare un po’ di più. Faccio fatica all’inizio a far girare la moto, non riesco a entrare forte in curva e tendo a stressare molto la gomma anteriore”.

“All’inizio, quando ho visto che non riuscivo a girare benissimo nelle curve veloci ho dovuto cercare di gestirmi un po’ prima del previsto e questo non ha aiutato perché gli altri sono andati un po’ via. Poi alla fine, avendo gestito così presto, le gomme stavano molto bene e giravo anche più forte dei primi. Ma ormai non serviva a nulla e anche fisicamente mi ero dovuto gestire per tutta la gara e non è stato semplicissimo”, spiega Bezzecchi.

Marco Bezzecchi, VR46 Racing Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Marco Bezzecchi, VR46 Racing Team

La gestione della gomma è stata fondamentale, così come la scelta. Questi due fattori hanno condizionato in negativo la gara di Jorge Martin premiando di fatto chi aveva montato la media. Al contrario del pilota Pramac, crollato proprio nel finale per aver scelto la morbida, Bezzecchi si è trovato più a suo agio negli ultimi giri, quando la gomma è calata: “Io mi sono sentito bene quando la gomma è calata un po’, soprattutto la posteriore. Con l’anteriore sono stato in difficoltà da subito, forse l’ho stressata troppo. Quella dietro andava bene, ma quando è calata mi sono trovato meglio. È strano, ma è così”.

Resta ancora la Sprint da disputare e poi si vola in Thailandia, per concludere la prima delle due triplette. Se meno di venti giorni fa sembrava che Bezzecchi dovesse fare da spettatore a questo primo trittico, si è rivelato invece un grande protagonista, ma i riflettori e la gloria a Bez interessano poco: “Partendo per l’Indonesia, sapevo che sarebbe stato un tour de force. L’ho fatto perché per me è più giusto stare sulla moto e non perdere tempo”.

“L’abbiamo visto con tanti piloti come Enea, che ha saltato un po’ di gare ed è rimasto indietro. Il mio obiettivo non era venire e fare l’eroe, ma stare sulla moto e recuperare la forza. Sapevo che il dolore ci sarebbe stato e avrei sofferto, ma non mi interessa. Avrò la fortuna di avere Cristian che mi darà una mano, mi sento tutti i giorni con il Dottor Porcellini e con il mio preparatore Carlo. Alla fine, lo staff che sta con me fa un gran lavoro. Io devo cercare di riprendermi al meglio, faticherò, ma pazienza”, conclude.

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