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MotoGP Test di Novembre a Valencia

MotoGP | Bezzecchi: “Marc? Ho detto quello che pensavo, niente buonismo"

Marco Bezzecchi conclude con soddisfazione i test di Valencia, in cui è il primo dei piloti Ducati. Il pilota Mooney VR46 torna sulla discussione avuta con Marc Márquez domenica, smentendo dichiarazioni attribuite a lui ma che ripudia e considera "brutte".

Marco Bezzecchi, VR46 Racing Team

Si chiudono le saracinesche dei box, la stagione è ufficialmente finita e Marco Bezzecchi può sorridere, perché conclude i test di Valencia con un bilancio decisamente positivo. Il portacolori Mooney VR46 ha chiuso il primo giorno del 2024 come migliore dei piloti Ducati e, anche se il cronometro non è il focus dei test, è già un buon inizio.

Sceso dalla GP22, Bez è salito sulla Desmosedici GP23, quella che ha vinto il titolo con Pecco Bagnaia e che sarà la moto utilizzata per la stagione 2024. Le differenze si sono notate subito e il pilota di Viserba ha iniziato l’adattamento alla “nuova” Ducati, più potente rispetto a quella usata nella stagione conclusa domenica: “Ci sono alcune differenze sulla moto, ma la prima impressione è stata buona. Ho avuto bisogno dell’intera giornata per adattarmi alla moto perché alcune cose del mio stile di guida non erano perfette per questa moto, ma durante la giornata abbiamo fatto delle modifiche che mi hanno dato la possibilità di guidare meglio, alla fine è stata una buona giornata”.

“Il motore è diverso, abbastanza veloce, ma è diverso nell’erogazione”, prosegue Bezzecchi entrando nello specifico del motore. Tuttavia, è presto per dare indicazioni troppo precise: “Non ho capito se è meglio o meno, non ho guidato abbastanza. Per me il problema è stato più adattarsi alle caratteristiche della moto in entrata e in frenata, fatico a prendere confidenza per entrare in curva come facevo con la 22. Ma pian piano adatterò tutto. Ancora non sono soddisfatto al 100%, ma l’ho provata solo un giorno. Ovviamente un obiettivo ben preciso non me l’ero posto, ma cercare di girare forte, abituarmi alla moto ed essere abbastanza competitivo”.

Nel 2024, Bezzecchi avrà un nuovo compagno di squadra, Fabio Di Giannantonio, che all’ultimo momento ha trovato sistemazione nel team Mooney VR46. Dopo due anni, non troverà più Luca Marini quando guarderà l’altro lato del box: “È molto strano vederlo su un’altra moto e con colori diversi dai miei, perché ormai ero abituato a vederlo praticamente sempre vicino a me. Però è stato bello vedere Franco sulla Ducati, i test sono sempre belli. Di base però io ho guardato me”.

Marco Bezzecchi, VR46 Racing Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Marco Bezzecchi, VR46 Racing Team

“Ho tantissimi ricordi con Diggia”, racconta Bez parlando del suo nuovo compagno di squadra. “Ultimamente poi va meglio perché quando eravamo un po’ più piccoli, meno maturi, andavamo meno d’accordo. Invece in questi ultimi anni siamo cresciuti entrambi e abbiamo un rapporto di rispetto molto bello. Ovviamente ho meno confidenza con lui rispetto agli altri ragazzi dell’Academy, ma penso sia normalissimo perché ci vediamo praticamente tutti i giorni. Però sono sicuro che costruiremo un bel rapporto quest’anno. Poi Diggia ha fatto un finale di stagione che si meritava questo, quindi sono contento per lui. Il mio carattere piace o meno, mi dispiace se magari a volte quello che penso non va bene a tutti, ma io sono sempre a posto con la mia coscienza”.

Non solo compagni di squadra, in Ducati cambia la line-up e, perché no, anche l’equilibrio. Come un uragano, è arrivato Marc Marquez, che correrà nel team Gresini. Domenica però, nella sua ultima gara con Honda, ha avuto un episodio con Bezzecchi nelle primissime fasi di gara e questo ha portato l’italiano a finire nella ghiaia. Il fatto che Marc non sia stato sanzionato ha suscitato l’ira di Bez, che è andato a parlare col diretto interessato, ma nega di avergli detto parole che molti giornali hanno riportato: “Non voglio parlarne, nel senso che noi ci siamo detti delle cose private. Ma io ho letto degli articoli che dicevano veramente delle cose brutte, che io avrei detto delle cose brutte, ma non è così. Ovviamente gli ho detto quello che pensavo, conoscete tutti i miei modi. Gli ho detto quello che pensavo e che ritenevo giusto dire. Lui ha fatto lo stesso con me. Ma ho letto delle cose bruttissime che io non direi nemmeno al mio peggior nemico”.

“Non sono una persona del genere, però sono uno che ha avuto le palle di andargli a dire quello che pensava. Così ho fatto perché faccio così con tutti, dico quello che penso, non mi frega niente dei commenti, ma leggere quelle cattiverie per me è stato una cosa brutta, che non serviva, perché non è la verità. Io sinceramente faccio così, a me il finto buonismo fa cagare. Secondo me non è giusto, bisogna dirsi le cose come stanno. Siamo tutti rivali, è ovvio che ci sarà sempre la rivalità, non tutti possono esserti simpatici, non puoi andare d’accordo con tutti, ma farsi vedere facendo finta di andare d’accordo è ancora peggio”.

Infine, Bezzecchi dà un commento sul debutto di Marquez sulla Ducati: “Tutti sappiamo che Marc è veloce, ci aspettavamo che andasse così. Non sono rimasto sorpreso, ma credo nessuno. La moto è competitiva e lui è un campione del mondo. L’ho seguito perché aveva rallentato e non si muoveva. Ma l’ho visto un paio di volte e già guidava molto bene”.

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