MotoGP | Bezzecchi in pole a Silverstone nel diluvio, Bagnaia 4°
Nonostante una scivolata, il pilota della Mooney VR46 firma la sua terza pole nella classe regina, precedendo la KTM dello specialista Jack Miller. Molto critiche le condizioni, che hanno portato anche alle cadute di Alex Marquez, Bagnaia e Marini, che comunque sono terzo, quarto e sesto. Le Aprilia perdono colpi rispetto a ieri sotto alla pioggia, mentre Bastianini e Marquez sono eliminati in Q1. Notte fonda per Quartararo: è ultimo.
La pioggia era prevista, ma probabilmente nessuno si sarebbe aspettato il vero e proprio nubifragio che si è abbattuto su Silverstone durante le qualifiche del Gran Premio di Gran Bretagna di MotoGP. Condizioni abbastanza estreme, che però non hanno indotto la Direzione Gara a posticipare l'inizio della sessione, come aveva provato timidamente a richiedere qualcuno dei piloti (e un po' di lamentele non sono mancate neppure alla fine).
Con la pista veramente al limite del praticabile, ancora una volta è venuta fuori la grande sensibilità di Marco Bezzecchi, che è andato a conquistare la sua terza pole position in carriera nella classe regina con un crono di 2'15"359. L'unico neo per il portacolori della Mooney VR46 è che all'ultimo giro, nel tentativo di migliorarsi, è caduto alla curva 16 ed ha danneggiato parecchio la sua Ducati, imponendo tanto lavoro ai suoi ragazzi in vista della Sprint di oggi pomeriggio.
Il riminese ha avuto la meglio su un altro specialista di queste condizioni come Jack Miller, staccandolo di 270 millesimi. L'australiano della KTM ha fatto una differenza incredibile nel primissimo giro, nel quale aveva rifilato oltre 1"5 a tutti. Con il passare dei giri però gli altri si sono avvicinati sempre di più e alla fine Bezzecchi ha trovato anche la zampata per beffarlo.
A completare la prima fila c'è un altro mago del bagnato come Alex Marquez, che forse avrebbe potuto anche a contendere la pole a Bezzecchi se non fosse incappato in una scivolata alla curva 1 che gli ha impedito di fare un ultimo tentativo. Stesso discorso che vale anche per il leader iridato Pecco Bagnaia, che ha perso addirittura gli ultimi 7-8 minuti per una caduta alla curva 6. Il ducatista però è stato fortunato, perché alla fine ha mantenuto una buona quarta posizione in griglia, a circa sette decimi.
La vera rivelazione della giornata è stata Augusto Fernandez: dopo essere riuscito a passare il taglio della Q1, il portacolori della GasGas Tech3 è andato a prendersi addirittura la seconda fila, piazzandosi quinto a 742 millesimi. Niente male, se si considera che l'altra KTM ufficiale di Brad Binder invece non ha vissuto una qualifica particolarmente brillante e si ritrova in decima posizione.
La seconda fila si chiude con l'altra Ducati di Luca Marini, che anche lui fa parte però dell'elenco dei piloti scivolati. L'alfiere della Mooney VR46 è caduto alla curva 1 e si è negato quindi un ultima occasione per migliorare. Bisogna scendere in terza fila invece per trovare le due Desmosedici GP della Prima Pramac Racing, con Jorge Martin settimo e Johann Zarco nono.
Ancora una volta poi la pioggia non si è rivelata alleata dell'Aprilia. Dopo aver dominato la prima giornata di prove, Aleix Espargaro è precipitato al 12° posto in griglia, staccato di oltre 2" dalla pole di Bezzecchi. E' andata leggermente meglio a Maverick Vinales, che comunque schiererà la sua RS-GP solamente in ottava posizione. Ma non è una novità che i due spagnoli non amino particolarmente l'asfalto bagnato.
Peccato anche per Franco Morbidelli, che in Q2 non è riuscito a ritrovare il grande feeling che gli aveva permesso di mettere tutti in fila nella Q1, quindi si dovrà accontentare dell'11° posto in griglia. Va detto però che l'italiano è l'unico pilota in sella ad una moto giapponese ad essere riuscito ad infilarsi nelle prime quattro file dello schieramento e anche questo deve essere considerato un merito.
L'arrivo della pioggia non ha cambiato troppo gli scenari per quei big che si sono ritrovati costretti a passare dalla Q1 del Gran Premio di Gran Bretagna, perché la tagliola del primo segmento ha fatto almeno tre vittime illustri. La prima è Enea Bastianini, perché il pilota della Ducati si è visto beffare proprio a tempo scaduto da Augusto Fernandez, che lo ha eliminato per appena 87 millesimi, costringendolo ad andare a schierare la sua Desmosedici GP in 13° posizione.
Accanto al riminese ci sarà Marc Marquez, che ancora una volta è stato il migliore tra i piloti Honda, anche se non gli è bastato per artigliare la Q2. L'otto volte campione del mondo ha chiuso con un ritardo di quasi un secondo e mezzo da un Morbidelli che è stato veramente stratosferico nel Q1, pagando probabilmente anche il traffico del compagno di box Joan Mir nell'ultimo tentativo.
E' stata una qualifica disastrosa invece per l'altra Yamaha di Fabio Quartararo, che si ritrova addirittura a fare il fanalino di coda. La M1 del francese ha probabilmente accusato un problema tecnico, perché si è spenta dopo una sbacchettata, lasciandolo fermo a bordo pista e in coda al gruppo, anche se dal box della Casa di Iwata hanno smentito questa ipotesi per voce di Maio Meregalli.
Anche se non è riuscito ad accedere alla Q2, merita un applauso invece Pol Espargaro, che al rientro dopo uno stop di oltre quattro mesi è riuscito a mettere la KTM della GasGas Tech3 in quinta fila, con il 15° posto. Sfortunato invece Fabio Di Giannantonio, che è incappato in una scivolata alla curva 1 quando era al comando. Avendo accusato un problema sulla sua seconda moto durante la FP3, è dovuto tornare in sella alla moto incidentata, quindi si ritrova 18°, alle spalle dell'Aprilia di Miguel Oliveira e dalla Honda LCR di Iker Lecuona.
Difficile, infine, il ritorno di Joan Mir, che era assente dall'infortuino alla mano rimediato al Mugello: l'ex campione del mondo non è riuscito a fare meglio del 19° posto in griglia, chiudendo il Q1 con quasi 3"5 di distacco.
Classifica Q2
Classifica Q1
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