MotoGP | Beirer: "Il no alle moto extra ha danneggiato la KTM"
KTM sperava che la sua forte presenza in tutte e tre le classi del Campionato del Mondo l'avrebbe aiutata a ottenere più moto in MotoGP, ma la Dorna ha rifiutato questa possibilità.
KTM sta cercando di promuovere sempre di più i vari marchi del suo gruppo madre, Pierer Mobility, attraverso le corse. Nella Moto3, il costruttore austriaco iscrive già moto con i marchi Husqvarna e GasGas, con quest'ultimo che è entrato in MotoGP nel 2023 unendosi a Tech3. Il gruppo sarebbe anche intenzionato a riportare il marchio MV Agusta, di cui è azionista di minoranza, nella classe regina del motociclismo.
L'espansione nella MotoGP sarebbe potuta avvenire già nella stagione 2024, se l'azienda di Mattighofen avesse ottenuto il permesso di avere almeno un altro posto in griglia. Questo desiderio è nato dalla necessità di trovare una sella per Pedro Acosta, il cui contratto prevedeva l'opzione di passare alla classe regina con KTM, mentre Brad Binder e Jack Miller nel team ufficiale e Augusto Fernandez e Pol Espargaro in GasGas avevano un contratto valido anche per il prossimo anno.
Con cinque piloti per quattro moto, KTM sperava che il suo grande investimento nel Campionato del Mondo - con 18 moto iscritte in Moto3, sei in Moto2 e quattro in MotoGP - sarebbe stato premiato dalla Dorna, il promotore, che però si è rifiutata di assegnarle altri posti. La volontà dell'azienda guidata da Carmelo Ezpeleta è quella di non occupare i posti lasciati liberi dalla Suzuki un anno fa, in modo da attirare un altro marchio in futuro.
Le discussioni sono andate avanti per diverse settimane e alla fine la situazione si è risolta con la retrocessione di Espargaró al ruolo di collaudatore per far posto ad Acosta. KTM però non ha gradito che si sia arrivati a questo punto.
"Questo ha danneggiato la motivazione del nostro gruppo, perché ci stiamo impegnando molto", ha dichiarato a "The Race" Pit Beirer, boss di KTM Motorsport. "In tutte e tre le categorie, così come nella Red Bull Rookies Cup, stiamo investendo molto. Oltre alla Rookies Cup (che è un monomarca KTM), ci sono 28 piloti con le nostre moto in tutto il paddock.
Anche se KTM si è trovata in difficoltà per aver assegnato più contratti ai suoi piloti rispetto ai posti di cui disponeva, il manager tedesco contava su una spinta dal campionato che non è mai arrivata: "Tutto il mondo ci guardava, avevamo bisogno di questo posto per rendere le cose più facili, e non abbiamo ricevuto alcun sostegno. È stato molto difficile da digerire".
"In seguito, abbiamo dovuto prendere questa decisione e Pol Espargaró ci ha davvero aiutato a risolvere il nostro grande problema, ma non era la nostra volontà. Non è stata una situazione comoda, ci è costata molta energia e fatica, e alla fine non è servita a molto. Ma ormai è acqua passata, andiamo avanti".
Per un po', tuttavia, KTM è sembrata avere una certa influenza grazie al dibattito sulle concessioni, con il rinnovo del sistema per il 2023 che ha permesso a Yamaha e Honda una maggiore libertà di sviluppo. Inizialmente il costruttore austriaco era totalmente contrario all'idea, ma alla fine ha votato a favore del nuovo sistema di format, di cui beneficerà in parte a sua volta.
Beirer insiste però sul fatto che il marchio "non ha mai legato" la sua espansione sulla griglia di partenza alla definizione di queste concessioni: "Non abbiamo detto 'vogliamo questo slot perché in cambio potremmo dare le concessioni a qualcun altro. Abbiamo detto vogliamo questo slot perché pensiamo di meritarlo per i nostri sforzi nel paddock'. Non ci sono mai state discussioni tra Dorna e noi per dire 'se volete le concessioni, abbiamo bisogno di questo posto'".
Nonostante questa battuta d'arresto, KTM rimane fiduciosa di schierare sei moto il prima possibile. La strategia del marchio in fatto di piloti non è cambiata: Celestino Vietti si unirà alla KTM GP Academy nel 2024 e correrà per Ajo in Moto2. Per espandere la propria presenza in MotoGP, l'azienda austriaca dovrà probabilmente attirare un team indipendente già presente in griglia, come VR46 o Gresini, attualmente legati a Ducati, o il partner della Honda, il team LCR.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Top Comments
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.