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MotoGP | Bastianini: “Rimpianto qualifica, potevo lottare con Pecco”

È stata una sprint a due facce per Bastianini, secondo sul traguardo a pochissimi decimi da Bagnaia. Da una parte c'è la soddisfazione per il passo mostrato, uno dei più rapidi dell'intera griglia, ma rimane il rimpinato per la qualifica, perché scattare nel traffico è costato parecchio tempo, privandolo della chance di lottare per la vittoria.

Enea Bastianini, Ducati Team

Secondo, a pochi decimi dalla vittoria e con la consapevolezza di potersi giocare un risultato importante domani. Il sabato di Enea Bastianini ha messo in mostra un passo di primissimo livello, aumentando il rimorso per un quinto posto in griglia che lo mette nelle condizioni di dover inseguire i rivali, un tema poi menzionato anche proprio al termine della gara.

Un rimpianto che si associa alla vittoria di tappa sfuggita per pochi decimi, specie perché senza il tempo perso nelle prime fasi della corsa sprint, l’italiano sembrava avere il passo per imporsi superando pure il compagno di squadra Francesco Bagnaia. Tuttavia, in una gara così breve, partendo dalla seconda fila recuperare non è mai semplice, specie se si perde anche una posizione allo spegnimento dei semafori nei confronti di Marc Marquez, avversario duro e ostico da sopravanzare.

Indubbiamente la caduta di Jorge Martin nei primi passaggi ha semplificato il lavoro per Bastianini, non solo perché gli ha permesso di recuperare una posizione, ma anche perché ha tolto dai giochi uno degli avversari più accreditati per il successo. Tuttavia, discorso Martin a parte, il pilota della Ducati ufficiale ha dimostrato di avere un ritmo estremamente competitivo, proseguendo su quello stato di forma visto negli ultimi appuntamenti.

Enea Bastianini, Ducati Team, Francesco Bagnaia, Ducati Team, Marc Marquez, Gresini Racing

Enea Bastianini, Ducati Team, Francesco Bagnaia, Ducati Team, Marc Marquez, Gresini Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

“Diciamo che mi aspettavo innanzitutto qualcosina di più in qualifica. Poi in gara, subito in curva 1 non sapevo bene dove frenare, perché davanti erano tutti aperti a ventaglio e non sono riuscito a passare nessuno, anzi con Marquez ho perso una posizione perché si è buttato dentro”, ha detto Bastianini alla fine della corsa, commentato sia il rimpianto della qualifica, che anche domani lo vedrà scattare dalla quinta casella, che le difficoltà nel trovare uno spazio in partenza in cui infilarsi.

Nel corso della gara, l’italiano è poi riuscito a progredire in classifica con un ritmo sempre più rapido, il suo marchio di fabbrica: “Giro dopo giro sono migliorato, come mi riesce solitamente. L’ultimo giro ero vicino a Pecco, ma non so se con un giro in più sarebbe bastato o se ne sarebbero serviti due per attaccarlo”, ha poi aggiunto, sottolineando come, nonostante gli sia arrivato negli scarichi sul traguardo, sia difficile fare un’ipotesi concreta su quanti giri ci sarebbero voluti per trasformare quel secondo posto in una vittoria, anche perché un conto è arrivare, un altro è sopravanzare.

Se è difficile avere certezze sul sorpasso che sarebbe valso la vittoria, è più semplice ragionare sul fatto che senza il traffico nella prima parte di gara, specialmente quello di Marquez, sarebbe stato molto più semplice andare a riagganciare Bagnaia, aprendo la lotta sul finale.

Enea Bastianini, Ducati Team

Enea Bastianini, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

“Sicuramente avrei avuto più chance [passando prima Marquez] perché, quando hai uno davanti è sempre difficile essere veloci come si vuole, sei costretto a frenare un pochino più piano. Marquez oggi aveva tanta velocità in fase di percorrenza, ma in frenata era un pochino più in crisi. Magari [se avessi passato Marquez prima], avrei potuto lottare con Bagnaia all’ultimo giro, ma in 13 tornate è sempre difficile, soprattutto se parti male”.

Una delle caratteristiche di Bastianini è la sua capacità di preservare le gomme e fare la differenza sulla lunga distanza, quando gli altri iniziano ad avvertire il calo degli pneumatici. Secondo l’italiano, però, oggi la soft non era al limite assoluto, ma aveva ancora qualcosa da dare: tuttavia, con un asfalto che tocca i 60°C di temperatura, è difficile pensare che la mescola più tenera possa affrontare la gara lunga di domani, spingendo la scelta verso un altro compound.

“Le soft non erano arrivate, avevano ancora qualcosa da dare. Oggi era anche un po’ più difficile spingere in quanto c’era tanto vento in pista, però, dal mio punto di vista, la soft aveva ancora qualcosa da dare, sicuramente non per fare la gara. Poi valuteremo, ma credo che la soft per la gara sia una scelta molto improbabile”.

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