MotoGP | Bastianini: "Forse c'era un piano, ma non ho ricevuto messaggi"
Gara un po' in ombra a Motegi per il pilota del Gresini Racing, che con il nono posto ha visto salire a 49 punti il gap nei confronti del leader Quartararo. Sulla bagarre con Bagnaia ha assicurato che dal muretto non è arrivato alcun ordine, che comunque sarebbe stato inutile vista la caduta di Pecco.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Quella di Motegi è stata una domenica decisamente anomala, con una gara nella quale i grandi protagonisti nel Mondiale non hanno avuto modo di esserlo. Tra questi c'è anche Enea Bastianini, nono alla bandiera a scacchi, anche se va detto che il pilota del Gresini Racing aveva già complicato il suo weekend con le cadute di venerdì e sabato.
Quella della FP1, l'unico turno disputato con l'asciutto oltre al Warm-Up e alla gara, lo ha relegato fuori dalla Q2. Quella di ieri invece ne ha certificato il 15° posto in griglia. Da quando corre in MotoGP, "Bestia" ci ha abituati a dare vita a grandi rimonte, cosa che quindi ci si poteva attendere anche oggi, visto che aveva anche scelto la gomma soft al posteriore.
Stavolta però non è andata così, perché la risalita è stata più complicata di quanto si sarebbe aspettato. Alla fine, dunque, è arrivato un nono posto che gli ha permesso di recuperare qualcosa in classifica nei confronti di Pecco Bagnaia ed Aleix Espargaro, uno caduto all'ultimo giro e l'altro rimasto fuori dai punti per un problema tecnico prima del via. Tuttavia, il gap nei confronti del leader Fabio Quartararo, ottavo proprio davanti a lui, è salito a 49 punti. Tanti a quattro gare dal termine.
"Alla partenza era importante recuperare alcune posizioni e provare a sfruttare la gomma soft, ma è stato difficile, perché quando stai dietro a tante moto si alza la pressione della gomma anteriore, quindi diventa difficile sorpassare gli altri piloti in staccata", ha detto Bastianini dopo la gara.
Enea Bastianini, Gresini Racing
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
"Inoltre, davanti a me avevo Pecco e sappiamo che frena molto tardi, quindi superarlo non è stato facile. Poi, quando avevo pista libera, ero riuscito a prendere il mio ritmo, anche se nell'ultima parte della gara non ero troppo veloce, perché il drop della gomma è stato importante negli ultimi dieci giri", ha aggiunto.
Nonostante questo calo, il suo giro veloce in gara è arrivato dopo aver subito il controsorpasso di Bagnaia: "Sì, a tre o quattro giri dalla fine, perché ero abbastanza al limite per cercare di stare vicino a Pecco e a Fabio. Era un rischio, ma dovevo correrlo per rimanere attaccato ed avere magari un'occasione all'ultimo giro".
Proprio come nelle ultime due gare, lui e Bagnaia sono stati a contatto praticamente per tutta la corsa. Nel finale, prima che Pecco cadesse, le telecamere hanno indugiato su Davide Tardozzi, team manager della squadra ufficiale, che andava a dire qualcosa al muretto del Gresini Racing. Quando gli è stato chiesto se fosse arrivata qualche raccomandazione dai box, Enea ha tagliato corto: "No, non ho ricevuto messaggi. Forse c'era un piano, ma a me non è arrivato nulla".
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