MotoGP | Bastianini: "Facciamo tante modifiche ma non cambia niente"
I problemi fisici ora sono alle spalle per il riminese, che però non riesce a trovare le sensazioni giuste in sella alla Desmosedici GP23, che è molto diversa a livello di feeling rispetto alla sua antenata. Dopo aver chiuso 16° oggi, nei prossimi due giorni non baderà al risultato, quanto a cercare la strada giusta.
La speranza di Enea Bastianini era che il suo calvario fosse finito con la pausa estiva. Nella prima Sprint dell'anno, a Portimao, si è fratturato la scapola destra in un incidente con Luca Marini e questo infortunio, pur non comportando un intervento chirurgico, ha compromesso la prima parte del suo primo anno da pilota ufficiale Ducati.
Sfruttando le cinque settimane di stop tra Assen e Silverstone, "Bestia" si è ripresentato in pista ad agosto finalmente al 100% della forma fisica, convinto quindi di poter tornare a battagliare almeno per il podio. Non aveva fatto i conti però con una Desmosedici GP23 che, pur ricordandola molto nelle forme, è molto diversa dalla sua antenata. E adattarsi non si sta rivelando affatto semplice per il riminese, che anche oggi è rimasto escluso dalla Q2, chiudendo la prima giornata di prove del Gran Premio d'Austria solo al 16° posto. Nascondere la delusione, dunque, non è semplice.
"Poteva andare meglio, non è stata una gran giornata. E' partita benino, però poi appena c'era da spingere un po' di più sono tornati i problemi di sempre, quindi difficoltà a fermarmi e a far percorrenza. D'istinto mi viene da non guidare pulito e alla fine sono anche caduto. Con quella moto mi trovavo meglio, quindi avrei potuto fare qualcosina in più continuando ad usarla, ma non molto", è stato il bilancio di Bastianini a fine giornata.
Ieri aveva detto di confidare molto nelle modifiche che lui e la Ducati avevano pensato dopo il weekend di Silverstone, che però a quanto pare non hanno dato la svolta che avrebbero sperato sia lui che la squadra. Tra le altre cose, la caduta gli ha impedito di verificare degli altri cambiamenti apportati oggi che sembravano funzionare.
Enea Bastianini, Ducati Team
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
"Non è cambiato tantissimo. Forse qualcosina abbiamo limato, ma non il grosso. Nel secondo turno abbiamo fatto un'altra modifica che sembra che mi abbia aiutato un po', specialmente nelle frenate da dritto. Però ci sono caduto con quella moto, quindi un vero time attack non l'ho potuto fare e non ho potuto scoprire il vero potenziale. Però con le gomme usate avevo girato come con le gomme nuove ad inizio turno, quindi sembrava che avessimo trovato una strada. Riproveremo domani.
Per il momento comunque non è ancora scattato l'allarme rosso, anche se chiaramente questa situazione finisce inevitabilmente per avere un risvolto negativo sui risultati. "Sapendo che è solo la mia seconda gara a posto fisicamente, non mi preoccupa. Ma se fra cinque o sei gare sono ancora messo così sarei un po' più preoccupato. Mi devo concentrare sul prendere la gara come un test, perché devo ritrovare quelle sensazioni che mi mancano. Anche oggi ho provato a puntare al risultato, ma non è quello a cui posso ambire al momento. Quando arriveranno le buone sensazioni, sono sicuro che ci saranno anche i risultati".
Infine, gli è stato chiesto se sia frustrante faticare così tanto su una pista su cui l'anno scorso aveva fatto segnare addirittura il record, quindi era estremamente competitivo. "So che quello che ho fatto l'anno scorso si può rifare, perché sono sempre io. Quello che mi preoccupa di più è capire perché facciamo tante modifiche ma non cambia niente. Mi sento sempre più o meno allo stesso punto. A volte mi sembra che vada meglio, ma poi il turno dopo vedo che non è così. E' una situazione molto delicata", ha concluso.
Enea Bastianini, Ducati Team
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
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