MotoGP | Bastianini: "Almeno fino a Le Mans non sarò al 100%"
Il pilota della Ducati potrà finalmente tornare in gara dopo l'infortunio alla scapola destra che lo tiene fermo dalla tappa inaugurale di Portimao. Le aspettative per il weekend di Jerez non sono alte: l'obiettivo è portare a casa il massimo possibile con la consapevolezza di non essere ancora al top della condizione fisica.
L'attesa è stata forse anche più lunga del previsto, ma finalmente Enea Bastianini potrà tornare in sella alla sua Desmosedici GP questo fine settimana a Jerez. L'inizio della sua avventura da pilota ufficiale Ducati non è stata certamente quello che avrebbe sperato, visto che dopo appena due giri della Sprint in Portogallo è stato mandato ruote all'aria da Luca Marini e nella caduta si è fratturato la scapola destra.
Un infortunio che non ha richiesto un intervento chirurgico, ma uno stop abbastanza lungo, che gli è costato anche i GP di Argentina e delle Americhe, lasciandolo a quota zero in classifica dopo i primi tre round di un calendario che proprio questa settimana è stato ridotto a 20 appuntamenti con la cancellazione del GP del Kazakistan. La voglia di ricominciare quindi è tanta, anche se "Bestia" sembra molto realista sulle sue possibilità per questo fine settimana.
"Mentalmente mi sento molto bene, quindi sono contento. Fisicamente so che ci sarà ancora qualche lacuna. So che almeno fino a Le Mans non sarò ancora al 100%, forse neanche al 95%, quindi dovrò cercare di stringere i denti, riprendere confidenza con la moto e portare a casa quello che si può", ha detto Enea subito dopo la conclusione dell'ultimo segmento della conferenza stampa.
Oggi ha ottenuto il "fit" al centro medico del circuito, ma Venerdì sarà la giornata fondamentale per capire come proseguirà il weekend: "In base a quello che vedrò domani, capirò come gestirmi sabato e domenica. Come ho detto, sono molto più ottimista per la gara di sabato che per quella lunga di domenica, che sarà molto difficile per me. Io proverò a fare tutto quello che posso. Se potessi lottare per il podio anche se sono messo così, sarei contento. Ma quello che mi fermerà sarà il mio limite: il male e la forza, che so che non è a posto".
Enea Bastianini, Ducati Team
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Prima di Austin aveva già fatto un test a Misano su una Panigale V4 e quello gli aveva fatto capire che non era ancora il caso di tornare a correre. Operazione che ha ripetuto lunedì, trovando finalmente le sensazioni che lo hanno convinto a riprovarci.
Quando gli è stato chiesto di fare un confronto tra i due test, ha spiegato: "A livello di dolore identico, ma a livello di velocità è andata molto meglio, nel senso che mi riuscivano alcuni movimenti in più, perché la scapola ora è consolidata. Quando avevo provato la prima volta non lo era ancora e, per esempio, quando frenavo sentivo che c'era qualcosa che non andava".
Scendendo più nei dettagli del dolore, ha aggiunto: "E' come un coltello infilato nella spalla, ma a Misano ho girato senza usare antidolorifici, quindi qui immagino che sarà qualcosa di diverso".
Rispetto agli altri, avrà anche lo svantaggio di essere ancora a zero o quasi con il nuovo format con la Sprint: "Magari è un piccolo limite, ma è la cosa che mi preoccupa un po' meno in questo momento. Ovviamente stando a casa mi sono mancati dei chilometri e delle gare, quindi è ovvio che sarò un po' indietro rispetto agli altri anche quando starò bene, ma non sono preoccupato per quando mi riprenderò".
Durante la sua assenza ha già accumulato un ritardo di oltre 60 punti sull'attuale leader Marco Bezzecchi. Il suo sogno iridato potrebbe già essere quasi compromesso, anche se i punti in palio sono ancora tanti con il raddoppio delle gara: "Non lo so, spero di no, ma è ovvio che dipende anche dai miei rivali".
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