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MotoGP | Bagnaia: "Vedere 10 piloti che aspettano una scia è inaccettabile"

Il leader del Mondiale dovrà passare dalla Q1 per la seconda gara di fila, perché non ha trovato il giusto feeling quando ha montato la gomma soft per il time attack, però è abbastanza contento del suo passo con la gomma media. Appoggia la scelta della Dorna di anticipare a sabato la gara lunga per evitare il maltempo, ma ha criticato piuttosto duramente chi aspettava la sua scia nel finale del turno pomeridiano.

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Ormai sembra quasi non esserci più verso: da qualche Gran Premio a questa parte, Pecco Bagnaia non riesce a vivere un venerdì sereno. Dopo Mandalika, anche a Phillip Island il leader del Mondiale sarà costretto a passare dalla Q1, mentre il rivale Jorge Martin ha già staccato il pass per la Q2.

Una situazione che aggiunge tensione ad un sabato che sarà particolarmente impegnativo per i piloti della MotoGP, che dovranno affrontare le qualifiche e poco più tardi la gara lunga. Il quadro meteo, infatti, è abbastanza preoccupante per la giornata di domenica e questo ha spinto la Dorna ad invertire la corsa principale, che scatterà quindi alle 15:10 locali di sabato, con la Sprint che invece si disputerà alle 14 locali di domenica, se le condizioni lo permetteranno.

A fine giornata, il campione del mondo in carica si è ritrovato 11° in classifica, escluso dalla Q2 per poco meno di due decimi. E ancora una volta è stato un venerdì interlocutorio, perché Pecco ha ottenuto delle buone indicazioni dalla sua Ducati fino a quando ha lavorato sul passo gara, ma la situazione è cambiata in maniera piuttosto radicale quando è stato il momento di andare a fare il time attack.

"Abbiamo iniziato la sessione con la gomma media al posteriore, per cercare di portarla il più avanti possibile, e il mio feeling era molto buono. Anche il passo era uno dei migliori con questa mescola, ma quando siamo passati sulla soft per il time attack abbiamo iniziato ad avere problemi. Forse quindi la strategia giusta era quella che hanno fatto gli altri, che sono partiti con la soft per analizzarne le reazioni", ha detto Bagnaia.

"Io fatico troppo in accelerazione ed in ingresso delle curve veloci: la mia moto è troppo aggressiva, molto nervosa. Per esempio, tra l'ultima curva e la linea del traguardo perdo due decimi da Martin e questo è incredibile. Mi manca trazione un po' in tutta la pista e questo è il problema, ma come a Mandalika il feeling con la moto non è male come si potrebbe pensare e questo è strano", ha aggiunto.

Il guaio è che ormai questa situazione si ripresenta con una certa frequenza: "Ogni volta che ci spostiamo da un tracciato all'altro partiamo con lo stesso set-up e per me non funziona. E' più o meno tutta la stagione che al venerdì fatichiamo parecchio, sabato miglioriamo la situazione e poi la domenica siamo i più veloci. In questo caso avremo un giorno in meno per essere i più veloci, ma è anche vero che su questa pista è difficile avere un chiaro vantaggio".

"Guardando al passo, siamo stati già tra i migliori, anche in termini di costanza con le gomme. Credo che abbiamo fatto un buon lavoro, dobbiamo però migliorare per cercare di iniziare il weekend con un feeling migliore. Ma qui le rimonte sono possibili: nel 2019 partivo 13° o 14° ed ho finito la gara quarto. Ed ora penso di essere migliorato rispetto al 2019".

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Il ducatista sembra anche favorevole alla scelta della Dorna di invertire le due corse del fine settimana, anche se non nasconde che in questo modo la giornata di sabato rischia di diventare quasi una sorta di endurance.

"Considerato quello che ho visto nelle previsioni meteo, credo che sia giusto, perché domenica potrebbe essere molto difficile anche solo aprire il box. Sono 14 giri in più da fare. Il problema è che domani mattina sarà importantissimo portare avanti una gomma per vedere come potrà andare. Lo abbiamo già fatto con la media e mi sono trovato abbastanza bene, anche con tanti giri, quindi bisognerà provare la soft, anche se ho visto che molti piloti hanno alzato i tempi girando con quella".

"Sarà interessante, è un'incognita per tutti, però non mi spaventa come cosa. Anche nel 2019 avevamo fatto tutto alla domenica e comunque eravamo andati bene. Sarà una giornata difficile, perché io passerò anche dalla Q1, quindi si faranno davvero tanti giri, ma siamo pronti a tutto".

Infine, ha parlato anche del comportamento in pista degli altri piloti nei minuti conclusivi del turno, che non gli è piaciuto affatto, perché ha spiegato di aver trovato almeno una decina di piloti che procedevano molto lentamente per cercare la sua scia.

"Ovviamente quando vai forte, tutti cercano la tua ruota, anche perché sanno perfettamente che io sono uno che spinge in ogni caso. Me ne sono sempre sbattutto di chi avevo dietro, spesso battendoli anche nonostante fossero in scia".

"Penso che non sia cambiato troppo, però sta cambiando in generale la MotoGP: oggi vedere 10 piloti quasi fermi in traiettoria per aspettare una scia di cui non c'è bisogno per me non è giusto e non è accettabile. In Safety Commission rompiamo le scatole per i piloti di Moto3 e poi siamo i primi a farlo, quindi è sbagliato", ha concluso.

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