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MotoGP | Bagnaia: "Tre Ducati in lotta? Almeno non parlano di team order"

Il leader del Mondiale deve reagire dopo che la caduta in India ha riaperto il Mondiale. A Borgo Panigale hanno lavorato tanto per cercare di risolvere i suoi problemi in staccata e per la FP1 di domani sono già pronti due nuovi set-up. E sembra aver trovato anche un aspetto positivo alla lotta tutta in "famiglia" con Martin e Bezzecchi...

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Quello di Motegi sarà un weekend cruciale per la stagione di Pecco Bagnaia. Con la caduta del Buddh International Circuit di domenica scorsa, il pilota della Ducati ha visto ridursi a soli 13 punti il margine nei confronti di un Jorge Martin in grande forma, che non sembra troppo semplice da arginare in questo momento.

Anche perché, nelle ultime uscite, il campione del mondo in carica ha avuto delle grosse difficoltà in staccata con la sua Desmosedici GP e quindi l'obiettivo primario per il Gran Premio del Giappone è proprio quello di riportarla sui binari giusti dal punto di vista del setting, permettendogli di tornare a sfruttare quello che è sempre stato il suo punto di forza.

"Credo che la strada che abbiamo intrapreso sia quella giusta. Abbiamo parlato sia ieri che oggi con il mio team e loro pensano che il lavoro che stiamo facendo sia nella direzione giusta. Il mio obiettivo è quello di ritrovare il feeling in frenata e sono fiducioso che ci riusciremo", sono state infatti le prime parole di Bagnaia nella conferenza stampa che ha aperto il fine settimana nipponico.

Quando poi gli è stato domandato di scendere più nei dettagli delle differenze che ha incontrato in staccata, ha proseguito: "La mia sensazione è che freno allo stesso modo, ma non riesco a fermare la moto, e non è una cosa che mi capitava prima. Anche quando sono caduto, il posteriore all'improvviso è tornato in linea con l'anteriore e me lo ha fatto perdere. Le mie derapate in ingresso di curva erano troppo instabili e per questo era difficile controllarle. Ci stiamo lavorando e sono sicuro al 100% che domattina saremo già a posto".

Queste sono state giornate molto intense per Pecco, che ha cercato una soluzione insieme alla sua squadra ed anche agli ingegneri che sono operativi a Borgo Panigale. Un lavoro che a quanto pare è stato fruttuoso, visto che domani inizierà la FP1 con a disposizione due differenti soluzioni d'assetto da valutare per provare a risolvere la situazione.

"Lunedì sera sono stato fino alle 3 di notte a guardare tutti i video dei punti di staccata sia di Buddh, che di Misano e Barcellona, per cercare di comprendere cosa andasse storto. L'unica cosa che è emersa è che nelle ultime gare il posteriore si è comportato in maniera piuttosto strana. Di solito ho una derapata normale, che riesco a controllare, mentre su queste piste era oltre il limite".

"Abbiamo lavorato su questo aspetto e anche gli ingegneri da casa ci stanno dando una bella mano: abbiamo deciso di intraprendere una strada differente per questo weekend e cominceremo con due assetti diversi per poi capire su quale strada proseguire. Ma per noi è abbastanza chiaro cosa dobbiamo fare per progredire in quell'area".

Francesco Bagnaia, Ducati Team, dopo la caduta

Francesco Bagnaia, Ducati Team, dopo la caduta

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

I punti persi ovviamente pesano, anche perché dopo la Sprint di Barcellona il suo vantaggio era arrivato a toccare quota 66 punti, quindi quasi due GP completi, ma la competitività che ha mostrato anche nelle difficoltà è la cosa che gli sta permettendo di mantenere la calma.

"Onestamente, se guardo agli ultimi tre weekend di gara, ho avuto un po' di sfortuna a Barcellona per quello che è accaduto, anche se sono stato pure fortunato nella sfortuna (non si è fratturato nonostante la KTM di Brad Binder sia passata sulla sua gamba destra). Poi ho perso dei punti a Misano, perché non ho corso nelle migliori condizioni fisiche. Lo scorso weekend è stato uno dei più difficili in assoluto, però siamo riusciti ad essere competitivi alla domenica, perché ero secondo davanti a Jorge, quindi stavo guadagnando dei punti, ma poi sono caduto. Siamo riusciti ad essere sempre competitivi, ma abbiamo perso diversi punti per tutta questa situazione. Ad ogni modo, anche nelle difficoltà riusciamo sempre ad essere abbastanza competitivi e questo è l'aspetto più importante".

Lo scorso anno era stato lui a dover recuperare 91 punti a Fabio Quartararo, mentre in questa stagione la situazione si è completamente ribaltata, perché è lui a vestire i panni della lepre. Ma ora ha anche una consapevolezza completamente diversa rispetto a 12 mesi fa.

"Al momento mancano 14 gare (contando anche le Sprint), quindi non sento di avere più pressione addosso. L'anno scorso è stato più intenso, perché era un titolo che mancava alla Ducati da 15 anni e la situazione era diversa. Ora so perfettamente che se tutto è a posto possiamo lottare per la vittoria. E se siamo in un brutto momento concludiamo comunque al secondo o al terzo posto. Quindi dobbiamo concentrarci sul cercare di essere perfetti e sul fare quello che sappiamo di dover fare. Non sono preoccupato al momento e non voglio sentire la pressione".

L'errore in India è stato pesante, ma la cosa più importante è stata averlo compreso, quindi il suo approccio al fine settimana non cambierà e sarà fondamentale voltare pagina fin da domani mattina.

"Dovrò sgombrare la mente correndo e dovrò farlo il prima possibile. Corriamo questo weekend ed è sempre utile capire perché sei caduto e tornare subito in pista. Io penso di poter dire tranquillamente di non avere in testa la caduta della settimana scorsa, perché so perfettamente dove ho sbagliato, quanto sono forti i miei avversari e quanto sono forte io. Se mi dovessi ritrovare in quella situazione, tornerei a forzare come ho fatto la settimana scorsa. Il mio stile di guida è quello e la mia strategia è quella di spingere, quindi continuerò così. Cercherò di trovarmi nella miglior posizione possibile, di vincere, e poi vedremo. L'anno scorso era una situazione diversa, ma il passato è il passato e noi guardiamo avanti".

Infine, gli è stato domandato cosa cambia rispetto allo scorso anno con il fatto che siano solamente dei piloti Ducati a contendersi la corona di campione del mondo.

"La cosa migliore è che in questo modo nessuno può dire che ci sono degli ordini di scuderia. L'anno scorso era stata una cosa con cui mi avevano martellato fin troppo. L'altro aspetto è che lottando con altre Ducati tutti sappiamo dove possono fare la differenza gli altri. Poi preferisco che siamo tre Ducati a giocarcela, perché credo che sia più difficile", ha concluso.

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Francesco Bagnaia, Ducati Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

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