MotoGP | Bagnaia: "Stavo rivivendo l'incubo del 2023, ne siamo venuti fuori con la soft"
Il pilota della Ducati ha dato la sensazione di essere a rischio di rimanere fuori dalla Q2 per quasi tutto il venerdì di Mandalika, faticando molto ad essere competitivo con la gomma media. Quando però ha montato la soft per il time attack, ha ritrovato il feeling ed è risalito fino al quarto posto, spazzando via l'incubo del 2023.
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Pecco Bagnaia deve aver tirato davvero un gran sospiro di sollievo quando è riuscito a raddrizzare il venerdì del Gran Premio d'Indonesia di MotoGP. La giornata, infatti, stava prendendo in maniera quasi sinistra la piega di quella vissuta a Mandalika 12 mesi fa, quando non riuscì a centrare l'accesso diretto alla Q2. Cosa che poi compromise un po' anche il resto del weekend, almeno fino a domenica, quando invece centrò una clamorosa vittoria dopo aver preso il via dalla 13° casella dello schieramento.
La situazione oggi pareva molto simile, con il campione del mondo in carica che viaggiava con un ritardo di circa un secondo rispetto ai piloti con cui battaglia abitualmente, senza riuscire a trovare il bandolo della matassa. Quando è stato il momento di andare a fare il time attack, montando la gomma soft, il comportamento della sua Ducati però si è improvvisamente normalizzato, permettendogli di scalare la classifica fino al quarto posto, poco distante dal miglior tempo del compagno di squadra Enea Bastianini. Per questo, il diretto interessato ha preferito non fare drammi a fine giornata.
"Stavamo rivivendo l'incubo dell'anno scorso, con tutta la pressione annessa anche per la squadra, ma fortunatamente è bastato montare una gomma soft nuova per venirne fuori. Stamattina abbiamo deciso di andare con una strategia di elettronica che non funzionava. Oggi pomeriggio abbiamo rimesso quella standard, ma non riuscivo comunque ad essere veloce. Avevo tanti problemi nelle curve a destra, nelle quali non riuscivo a frenare o ad accelerare", ha detto Bagnaia.
"Abbiamo provato tante cose e non ha funzionato niente, ma come abbiamo messo la gomma soft nuova alla fine tutto è tornato alla normalità e questo è stato un bell'aiuto. Non era possibile: Martin e Bastianini con la mia stessa gomma giravano in 1'30"6-1'30"7, io invece giravo in 1'31"5. Un secondo di differenza era davvero difficile da capire. Mi dava fastidio, ma sapevo che mettendo una gomma soft nuova tutto sarebbe tornato normale", ha aggiunto.
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
E' chiaro che in ottica gara lunga la gomma media potrebbe continuare ad essere un problema, ma domani intanto si correrà con la soft e quindi c'è il tempo per provare a rimediare: "Per domani sono tranquillo, perché domani mattina lavoreremo con la soft usata nelle libere e nella Sprint credo che correremo con la soft. Per la gara lunga, stamattina Martin e Bastianini avevano un ritmo fantastico, ma anche Morbidelli. Però penso che anche noi siamo più vicini di quanto si sia visto, non voglio pensare troppo a quello che è successo oggi".
Anche perché, come aveva già detto nella conferenza stampa di ieri, avendo 24 punti da recuperare nei confronti di Jorge Martin, in questa fase del campionato è obbligato ad attaccare: "Non posso essere conservativo in questo momento. Questo però è il mio momento preferito della stagione, perché mi piace tantissimo fare tante gare vicine e fuori dall'Europa. Mi diverto sempre molto e spero di farlo anche quest'anno. Sappiamo che 24 punti non sono pochi, ma Martin li ha recuperati l'anno scorso, quindi possiamo farlo anche noi".
Una volta terminata la sessione pomeridiana, abbiamo anche avuto modo di assistere ad un simpatico siparietto, perché Bagnaia è rimasto senza benzina nella zona delle prove di partenza e a soccorrerlo, spingendolo fino al box, è arrivato il futuro compagno di box Marc Marquez: "Spero che il prossimo anno non ci sia bisogno di taxi (ride). Non sono riuscito neanche a provare la partenza perché ho finito la benzina, ma è stato un aiuto perché rimanere lì fermo sotto al sole non sarebbe stato il massimo. Marc mi ha visto che non avevo benzina e mi ha aiutato subito".
Quando poi gli è stato domandato se si aspettasse che questo aiuto potesse arrivare proprio da lui, ha concluso: "Io penso che tra piloti ci rispettiamo ed è difficile che qualcuno non si sarebbe fermato. Marc era lì e fortunatamente mi ha aiutato".
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