MotoGP | Bagnaia: "Siamo eroi, bisogna ricordarselo qualche volta"
Il ducatista ha stretto i denti con la gamba destra dolorante dopo l'incidente di Barcellona, ed è riuscito a portarsi a casa un terzo posto nella Sprint che vale molto di più del risultato in sé proprio per il percorso che ha dovuto affrontare per arrivarci.
Pecco Bagnaia vorrebbe sempre vincere. E' così di carattere. Ma un podio come quello conquistato nella Sprint di Misano è un qualcosa che va indubbiamente al di là del valore del risultato. Appena sei giorni fa il pilota della Ducati è stato vittima di un terribile incidente a Barcellona, con la KTM di Binder che gli è passata sulla gamba, ed oggi è riuscito a giocarsela con i migliori.
Sulla gamba destra c'è ancora un'ematoma che va dal ginocchio al piede, ma il leader del Mondiale ha stretto i denti e si è regalato un sabato di quelli da ricordare. Dopo aver centrato contro ogni pronostico la prima fila, nella Sprint è riuscito a confermare il terzo posto, limitando i danni nei confronti dei suoi principali inseguitori nel Mondiale, Jorge Martin e Marco Bezzecchi, che lo hanno preceduto alla bandiera a scacchi.
"E' un bel boost motivazionale, perché non era per niente scontato. Sarebbe stato più facile prendersi un weekend di riposo per tornare al 100%, anche perché porterà un po' di complicazioni a livello fisico. Però era troppo importante non lasciarsi andare, come ho detto ieri. Sono molto soddisfatto ed orgoglioso di ciò che abbiamo ottenuto", ha detto Pecco a fine giornata, senza nascondere di avere bisogno di riposo dopo una giornata impegnativa come quella di oggi.
Cosa che era già stata piuttosto evidente appena finita la Sprint, visto che è immediatamente scappato per sottoporsi a dei trattamenti: "Sono andato a fare terapia al mio camion, a mettere il ghiaccio. Dopo la gara ho avuto un momento un po' critico, però eravamo preparati a tutto perché sapevamo che poteva andare così. Era giusto conservarci per la gara di domani sull'aspetto fisico e il ghiaccio è la cosa più importante che ci sia".
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Tra le altre cose, per lui è stata una gara molto impegnativa fino alla fine, perché si è dovuto difendere dal ritorno della KTM di uno scatenato Dani Pedrosa, che a 37 anni riesce ancora a guidare come un ragazzino. Nonostante i problemi fisici, il piemontese si è mostrato fortissimo in staccata e per questo è stato fatto un paragone con la difesa di Carlos Sainz nel GP d'Italia.
"Sainz a Monza ha fatto sicuramente una buona opera difensiva, è stato molto bravo. Ma è un'abilità che ho da un po' fortunatamente: riesco a frenare forte e quando mi vedo in difficoltà, che c'è qualcuno che prova a sorpassarmi, provo sempre a frenare il più forte possibile".
Bezzecchi, che a sua volta non è a posto fisicamente, perché ha una mano dolorante, nel suo debrief ha detto che probabilmente Pecco si è un po' preservato per la gara lunga di domani. Quando è stato detto al diretto interessato, ha concordato sul fatto che la gomma media al posteriore potrebbe aiutarlo rispetto alla soft utilizzata oggi, aggiungendo però che non bisogna dare nulla per scontato e che deve come favorito Martin, che oggi ha ridotto il gap a 45 punti.
"Io ho fatto quello che ho potuto. Domani sicuramente sarà diverso, potrò essere più competitivo perché corriamo con una gomma che preferisco, perché rende la moto più stabile. Però passare da terzo a secondo o primo è comunque difficile. Vedremo. Martin in questo momento è avvantaggiato sotto tutti i punti di vista: è velocissimo, ha una gran costanza e non è infortunato. Quindi è ad un livello superiore e sarà difficile batterlo. Sicuramente è un weekend in cui è importante prendere punti e fare il massimo che si può. Se si può ottenere qualche punto in più, ben venga. Ma non deve essere una cosa forzata".
Quando poi è stato sottolineato quello che lui e Bezzecchi sono riusciti a fare nonostante le loro condizioni precarie, ha proseguito: "Siamo degli eroi, questa è la verita. Siamo dei supereroi. Penso che bisogna ricordarselo qualche volta".
Il suo carattere è venuto fuori però anche quando gli è stato domandato se lunedì avrebbe firmato per finire sul podio oggi: "Non sarei stato contento, ma l'avrei accettato. Sono fatto un po' così. Quello che conta di più non è tanto il risultato in sé, ma come ci siamo arrivati che mi rende orgoglioso e felice".
Infine, ha raccontato come è nato il casco celebrativo che indossa questo fine settimana: "E' una collaborazione con un artista, Gianpiero D'Alessandro, che ha un marchio insieme a Justin Bieber e ad altri. Secondo me è una persona fantastica. L'ho conosciuto al Ranch e gli ho chiesto subito di inventarci qualcosa insieme. Il casco è solo l'inizio di una nostra collaborazione, che vedrà altre cose che usciranno più avanti. Però mi piace molto e sono molto contento", ha concluso.
Francesco Bagnaia, Ducati Team helmet
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Top Comments
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.