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MotoGP GP dell'Emilia Romagna

MotoGP | Bagnaia piega Martin e si prende la Sprint nella sua Misano

Martin parte meglio anche questa volta, ma Bagnaia non ne vuole sapere di arrendersi e lo pressa, portandolo all'errore a sei giri dal termine e scavalcandolo: ora tra i due ci sono solamente 4 punti di differenza. Sul podio c'è anche Bastianini, mentre Marquez rimonta, ma chiude quarto staccato. Acosta primo degli "altri" con la KTM.

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Questa volta a Jorge Martin non è bastato neanche partire meglio di Pecco Bagnaia, perché la voglia del campione del mondo in carica di vincere nella sua Misano, soprattutto dopo non esserci riuscito nel Gran Premio di San Marino, era troppo forte. Un quarto successo stagionale in una Sprint pesante per il pilota della Ducati, che lancia un messaggio al rivale nella corsa al titolo, accorciando a 4 lunghezze il gap in classifica.

Proprio come due settimane fa, il piemontese non è stato brillantissimo in partenza, perché al via della gara breve del Gran Premio dell'Emilia Romagna non è stato sopravanzato solamente da Martin, ma anche dalla KTM di Brad Binder. Sebbene gli siano servite appena poche curve per sbarazzarsi del sudafricano, questa sono bastate a "Martinator" per provare subito a creare un piccolo gap.

Nulla però che fosse incolmabile per Bagnaia, che nello spazio di un paio di tornate ha incollato la sua Desmosedici GP al codone di quella del Prima Pramac Racing. Il copione sembrava destinato ad essere simile a quello della scorsa Sprint, quando l'italiano aveva provato a tallonare lo spagnolo, arrendendosi al fatto che stare troppo vicino era rischioso per l'innalzamento della temperatura e della pressione della gomma davanti.

Questa volta però Pecco ha provato a mettere pressione al rivale e la mossa ha pagato, perché prima Martin ha ricevuto un track limits warning e poi ha commesso un errore a sei giri dal termine, andando largo alla curva 13. E Pecco è stato bravo a farsi trovare pronto per sfruttare l'occasione e prendersi una leadership che non ha più mollato fino alla bandiera a scacchi, riuscendo anche a tenere il rivale ad un piccolo margine di sicurezza.

Alle spalle dei due contendenti al titolo, Enea Bastianini ha fatto un po' da spettatore. Pure lui si è sbarazzato quasi subito di Binder, ma poi è rimasto per tutta la gara a circa un secondo dal tandem di testa, portandosi alla fine a casa l'ennesimo piazzamento a podio di una stagione nella quale la costanza sembra essere la sua arma principale.

Marc Marquez è riuscito in parte a mettere una pezza alla brutta qualifica di stamani. Con una buona partenza, si è portato subito in quinta posizione e poi ha superato abbastanza rapidamente Binder. Una volta quarto, però, è stato evidente che il suo ritmo non fosse all'altezza di quello dei primi tre e lo conferma chiaramente il distacco di oltre cinque secondi rimediato al traguardo.

Alle spalle delle "solite" quattro Ducati c'è stata battaglia in famiglia tra le KTM, con Pedro Acosta che non ha usato esattamente i guanti di velluto per avere la meglio su Binder con un bel sorpasso concretizzato alla curva 10. La Casa austriaca, dunque, si è presa la palma di inseguitrice delle Rosse oggi, anche se nella loro scia c'era nuovamente Fabio Quartararo.

Il passo avanti della Yamaha ha trovato un'altra conferma oggi, con "El Diablo" che ha tenuto il passo delle RC16 e si è messo dietro le due Ducati di Marco Bezzecchi e Franco Morbidelli, quest'ultimo deludente dopo il podio nella Sprint di due settimane fa. Ora però questi progressi della M1 dovranno essere confermanti anche tra una settimana a Mandalika, su una pista diversa da quella di Misano.

Le Aprilia, dunque, sono rimaste fuori dalla zona punti, con il terzetto composto da Maverick Vinales, Miguel Oliveira ed Aleix Espargaro che occupano le posizioni comprese tra l'11° e la 13°, seguite da Fabio Di Giannantonio, che ha stretto i denti con la sua spalla dolorante, ma ha chiuso lontano dai migliori.

Piccola gioia anche per Luca Marini, che nel suo piccolo ha vinto la "Coppa Honda", chiudendo 16° come migliore tra i piloti della Casa giapponese. Il gap di 20 secondi in appena 13 giri di gara dice però che il lavoro da fare per migliorare la RC213V resta ancora tanto.

   
1
 - 
5
   
   
1
 - 
2
   
Cla Pilota # Moto Giri Tempo Distacco km/h Ritirato Punti
1 Italy F. Bagnaia Ducati Team 1 Ducati 13

-

      12
2 Spain J. Martin Pramac Racing 89 Ducati 13

+0.285

0.285

0.285     9
3 Italy E. Bastianini Ducati Team 23 Ducati 13

+1.319

1.319

1.034     7
4 Spain M. Marquez Gresini Racing 93 Ducati 13

+5.386

5.386

4.067     6
5 Spain P. Acosta Tech 3 31 KTM 13

+6.580

6.580

1.194     5
6 South Africa B. Binder Red Bull KTM Factory Racing 33 KTM 13

+8.143

8.143

1.563     4
7 France F. Quartararo Yamaha Factory Racing 20 Yamaha 13

+8.405

8.405

0.262     3
8 Italy M. Bezzecchi Team VR46 72 Ducati 13

+8.965

8.965

0.560     2
9 Italy F. Morbidelli Pramac Racing 21 Ducati 13

+9.271

9.271

0.306     1
10 Spain M. Viñales Aprilia Racing Team 12 Aprilia 13

+9.538

9.538

0.267      
11 Portugal M. Oliveira Trackhouse Racing Team 88 Aprilia 13

+11.542

11.542

2.004      
12 Spain A. Espargaro Aprilia Racing Team 41 Aprilia 13

+12.049

12.049

0.507      
13 Italy F. Di Giannantonio Team VR46 49 Ducati 13

+14.819

14.819

2.770      
14 Spain A. Marquez Gresini Racing 73 Ducati 13

+16.566

16.566

1.747      
15 Australia J. Miller Red Bull KTM Factory Racing 43 KTM 13

+19.411

19.411

2.845      
16 Italy L. Marini Repsol Honda Team 10 Honda 13

+20.101

20.101

0.690      
17 France J. Zarco Team LCR 5 Honda 13

+20.598

20.598

0.497      
18 Spain R. Fernandez Trackhouse Racing Team 25 Aprilia 13

+20.742

20.742

0.144      
19 Japan T. Nakagami Team LCR 30 Honda 13

+25.394

25.394

4.652      
20 Spain A. Fernandez Tech 3 37 KTM 13

+25.431

25.431

0.037      
21 Spain J. Mir Repsol Honda Team 36 Honda 13

+27.208

27.208

1.777      

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