MotoGP | Bagnaia non ha rivali al Red Bull Ring, terzo c'è Bezzecchi
Il pilota della Ducati concede il bis dopo il successo della Sprint di ieri, conquistando il 16° successo in MotoGP e scappando nel Mondiale: ora è a +62 su Martin, settimo dopo la long lap penalty. Alle sue spalle si conferma secondo Binder con la KTM, mentre Bezzecchi trova il riscatto con il terzo posto davanti al compagno Marini. Quartararo chiude ottavo e ritrova la zona punti anche Marc Marquez, 12°.
Molti lo indicavano come il grande favorito nella giornata di giovedì e Pecco Bagnaia non ha deluso le aspettative, perché è stato l'assoluto dominatore del Gran Premio d'Austria: il pilota della Ducati ha firmato la pole position, poi si è portato a casa sia la Sprint che la gara lunga del Red Bull Ring, per di più comandando ogni singolo giro disputato.
Un trionfo pesante per il campione del mondo in carica, perché si tratta della sua quinta affermazione stagionale (la metà dei GP disputati), ma anche della 16° della sua carriera in MotoGP, che lo rende il terzo italiano più vincente di sempre nella classe regina in solitaria. Ma anche perché gli permette di dare uno strappo importante in classifica, perché ora il più vicino degli inseguitori, che è sempre Jorge Martin, è distanziato di ben 62 punti.
Il copione è stato molto simile a quello della Sprint di ieri, con il leader del Mondiale che è scattato benissimo dalla pole position e si è subito messo al comando davanti alle due KTM di Brad Binder e di Jack Miller. La sua idea anche oggi era quella di stare davanti per evitare che si impennasse la pressione della gomma anteriore, anche se era fondamentale gestire anche l'usura di quella posteriore.
Un esercizio che è riuscito alla perfezione al piemontese, con il solo Binder che per qualche giro ha provato a rimanere al gancio della sua Desmosedici GP. Verso metà gara però è stato abbastanza chiaro che il sudafricano aveva probabilmente chiesto troppo alle sue gomme, perché il suo gap ha iniziato ad incrementarsi costantemente, fino ad arrivare a toccare addirittura i 5". Nel finale poi Bagnaia ha amministrato molto bene, portandosi a casa un successo meritatissimo davanti ad un Binder che comunque ha regalato un doppio podio alla KTM sulla sua pista di casa.
Se davanti non c'è stata storia, la lotta per il gradino più basso del podio invece è stata molto accesa. Dopo la consueta grande partenza, Miller è crollato proprio come ieri, al punto che ha finito la sua gara addirittura fuori dalla zona punti. Quella per il gradino più basso del podio è diventata quindi una battaglia tutta in famiglia Ducati tra Alex Marquez, Marco Bezzecchi e Luca Marini.
Per buona parte della gara è stato lo spagnolo del Gresini Racing a mantenersi terzo, ma a spuntarla alla fine è stato Bezzecchi. Dopo essere finito due volte lungo tentando l'attacco alla curva 1, il portacolori della Mooney VR46 ha trovato il varco giusto alla curva 9 a sette giri dal termine. In questo modo ha quindi riscattato i due zero consecutivi arrivati tra la gara lunga di Silverstone e la Sprint di ieri, nella quale era stato steso incolpevolmente nella carambola della prima curva.
Alle sue spalle poi il compagno Marini è riuscito a sua volta ad avere la meglio su Marquez, infilandolo alla curva 1 quando mancavano 3 giri, dopo che un giro prima c'era stato anche un leggero contatto tra la curva 6 e la curva 7. Un bel riscatto per la squadra di Valentino Rossi dopo la doppia caduta dei suoi piloti di ieri. Ma anche una grande festa tricolore, perché in questo modo sono ben tre i piloti italiani nelle prime quattro posizioni. E quattro le Ducati nella top 5.
Ancora una volta, Maverick Vinales ha compromesso le sue chance di podio alla partenza, non trovando lo scatto giusto dalla prima fila. Il pilota dell'Aprilia era finito addirittura fuori dalla top 10, poi ha lottato per scalare la classifica, ma si è dovuto accontentare del sesto posto. Così come ha dovuto rimontare Jorge Martin, che ha dovuto fare i conti con una long lap penalty essendo stato ritenuto colpevole dell'incidente di ieri al via.
Il pilota della Prima Pramac Racing è risalito fino al settimo posto ma, come detto, ha visto salire a 62 lunghezze il suo ritardo in classifica nei confronti di Bagnaia. Inoltre, ora Bezzecchi è di nuovo a soli 6 punti da lui, a -68. Quarto poi c'è sempre Binder, ma il gap del pilota della KTM è di 91 punti.
Continuando a scorrere la classifica, in ottava posizione c'è Fabio Quartararo, che comunque ha vissuto la sua miglior gara dopo la pausa estiva, anche se ancora una volta la Yamaha non è stata all'altezza delle posizioni di vertice, come testimonia il ritardo di 19". Se non altro, questa volta è riuscito a giocarsela fino alla fine con l'Aprilia di Aleix Espargaro, nono.
Dopo una buona partenza, ha via via perso terreno anche Enea Bastianini, che evidentemente non riesce ancora a trovare il feeling che vorrebbe con la sua Desmosedici GP e il distacco di ben 20" dal compagno di box ne è la prova. A punti poi c'è anche Franco Morbidelli, anche se questa volta ha lasciato la palma di miglior pilota dei marchi giapponesi al compagno Quartararo.
Finalmente invece riesce almeno a portarsi a casa 4 punticini Marc Marquez, mettendo fine ad un'astinenza che durava da troppo per un otto volte campione del mondo. E' chiaro però che per lui e per la Honda c'è poco da festeggiare per un 12° posto, anche perché il suo compagno Joan Mir invece è incappato nell'ennesimo ritiro per una scivolata alla curva 3.
Per quanto riguarda gli altri italiani, Fabio Di Giannantonio ha chiuso al 17° posto, mentre la wild card dell'Aprilia, Lorenzo Savadori, si è presentato 21° alla bandiera a scacchi.
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