MotoGP | Bagnaia: "Non considero questo weekend un match point"
Anche se l'aritmetica gli consegna una prima chance, il leader del Mondiale ritiene che siano troppi 23 punti da guadagnare su Martin nel solo weekend del Qatar e che quindi la contesa arriverà a Valencia. Il suo obiettivo quindi è cercare di stare davanti al rivale e di provere ad allargare la forbice in vista del gran finale.
La tensione inizia a sentirsi e non potrebbe essere diversamente. A due gare dal termine ci sono solo 14 punti a dividere Pecco Bagnaia e Jorge Martin, e il fatto che entrambi abbiano a disposizione una Ducati rende ancora più incerto l'esito del Mondiale MotoGP 2023, che rischia di essere deciso ancora una volta nella tappa conclusiva di Valencia, esattamente come 12 mesi fa.
Prima di pensare al round conclusivo, però, c'è da affrontare il Gran Premio del Qatar, quest'anno in un'insolita posizione nel calendario. Quello che solitamente è l'appuntamento di apertura della stagione, è la penultima tappa. E la notturna aggiunge ancora più fascino alla sfida dei ducatisti, che hanno iniziato il loro weekend con un momento distensivo, perché nella conferenza stampa gli sono state mostrate le immagini di quando erano compagni di squadra in Moto3 ai tempi della Mahinda. "Non sembra che siano passati solo 7 anni da allora", ha scherzato Bagnaia.
Quando poi si è iniziato a parlare seriamente, al campione del mondo in carica è stato ricordato che in realtà l'aritmetica gli concederebbe la possibilità di chiudere i giochi già a Lusail. Uno scenario che però il piemontese vede almeno improbabile, perché avrebbe bisogno di un weekend quasi perfetto e di uno da dimenticare per il suo rivale.
"Non considero questo weekend come un match point. Dovrei guadagnare 23 punti e sono troppi in un solo fine settimana, anche perché Jorge sta facendo un ottimo lavoro. C'è una piccola chance, ma è difficile che succeda, perché Jorge dovrebbe avere un problema o commettere un errore, altrimenti è impossibile guadagnare tutti quei punti che servono per vincere il titolo", ha detto Pecco durante la conferenza stampa del giovedì, che questa volta ospitava solo lui ed il rivale del Prima Pramac Racing.
"In questo momento è più importante pensare sessione dopo sessione, come abbiamo fatto lo scorso weekend a Sepang e cercare di essere sempre competitivi. Sono di nuovo tornato veloce nel time attack e ci potrà essere un punto di domanda per le gomme, però è un tracciato che mi piace molto. Sono sempre stato competitivo a parte l'anno scorso, che la gara era capitata nel momento sbagliato della stagione per noi. Penso che la nostra moto sia adatta a questa pista comunque", ha aggiunto.
Lui infatti si aspetta un duello molto equilibrato fino alla fine: "14 punti non sono nulla, perché ce ne sono ancora troppi in palio. La cosa più importante è lavorare bene, mantenere la calma e cercare di portare a casa il massimo, un po' come abbiamo fatto la settimana scorsa, che abbiamo perso due punti al sabato e poi ne abbiamo recuperati tre alla domenica. E' una situazione molto equilibrata, quindi penso che ci possa attendere un altro testa a testa".
A livello di pressione invece sembra essere ancora tutto abbastanza sotto controllo, anche se è solo giovedì, quindi ci può stare. "Io vivo questo weekend come uno normale. So benissimo che la pressione può arrivare da un momento all'altro, ma per essere incoronato campione del mondo devo stare davanti a Jorge. Non è che sia molto diversa la pressione rispetto a quella provavo un anno fa a Valencia. Cercherò di fare del mio meglio, magari facendo di nuovo la pole position e godendomi la gara".
Le pressioni che hanno fatto discutere di più in Malesia sono state quelle delle gomme, che rischiano di avere un peso anche nella corsa al titolo ora che sia Pecco che Martin sono incappati nel warning per essere stati al di sotto dei valori consentiti dalla Michelin. Questo vorrebbe dire che, in caso di un'altra infrazione, per loro scatterebbe una penalità di tre secondi.
"In questa stagione ho fatto molte gare con una pressione un po' alta all'anteriore. Non penso che questo cambierà molto in queste ultime due gare. Ormai sono abituato a girare con 0,2-0,3 bar di pressione in più, ma non è un segreto che non la regola non mi piace, perché non credo che sia d'aiuto a qualcosa. Probabilmente tutti proveranno a girare vicino al limite, ma bisogna stare attenti perché tre secondi possono fare la differenza in termini di risultati. Oppure puoi spingere per avere più di tre secondi di margine, ma è difficile, quindi il rischio è di perdere quattro o cinque posizioni se prendi una penalità".
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Rispetto al passato, la data non è l'unica novità, perché è stato steso anche un nuovo asfalto, che rappresenta un'incognita per tutti. La Ducati però potrebbe avere un piccolo vantaggio, potendo raccogliere i dati con otto piloti. E' anche vero che pure in questo però Bagnaia e Martin saranno alla pari.
"Con il nuovo asfalto possono cambiare tante cose. In passato bisognava gestire molto le gomme per poi attaccare negli ultimi giri, quindi questa sarà sicuramente una bella sfida, ma anche molto interessante. Sarebbe bello comunque vedere una grande bagarre come c'è stata anche in passato. Noi siamo otto piloti con la stessa moto e questo sicuramente aiuta anche a provare cose differenti, magari a livello di scelte delle gomme. Ma magari ci saranno moto che si adatteranno meglio della nostra al circuito, vediamo cosa succederà quando inizia il weekend".
Lo scorso anno c'era stato un contatto molto ravvicinato, anche troppo, tra i due: Bagnaia aveva perso l'anteriore alla curva 1 durante un tentativo di sorpasso e la sua caduta aveva messo fine alla gara di entrambi. Ovviamente l'augurio è di non concedere il bis.
"Ero al limite e stavo faticando molto. Ho perso l'anteriore ed è stato un incidente più spaventoso per Jorge, che ha rischiato di farsi davvero male. Però sicuramente era stato un inizio di stagione un po' problematico".
Per il leader iridato invece è andato decisamente meglio il corpo a corpo di domenica scorsa in Malesia, nel quale ha risposto colpo su colpo al rivale, con tanto di sorpasso all'esterno della lunga curva 5 che è destinato a rimanere come una delle immagini chiave di questo 2023 se l'ago della bilancia alla fine penderà salla sua parte.
"E' anche bello sorpassare all'esterno, ti fa sentire bene. Ci ho provato in Thailandia e non ci sono riuscito. Il fatto di avercela fatta, anche in una curva difficile, in Malesia, è stata proprio una bella sensazione e mi sono goduto il momento. Ma rispetto al sorpasso è stato più importante avere un buon passo ed essere in grado di allungare su Jorge".
Domenica scorsa abbiamo assistito anche al ritorno alla vittoria del suo compagno di squadra Enea Bastianini, finalmente competitivo dopo un 2023 fin qui da dimenticare. Quando gli è stato chiesto se si aspetta un aiuto da lui in questi ultimi due weekend, Bagnaia ha detto: "Sono stato molto chiaro con il team. Come dico e dirò sempre, se Enea si trova nella condizione di vincere, deve provarci. Però sarà bello anche lavorare assieme durante i turni. Io di solito preferisco lavorare da solo, ma credo che sia arrivato il momento di provare a darsi una mano".
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Top Comments
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.