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MotoGP | Bagnaia: "Masi cacciato in F1, è ora di cambiare anche qui"

Il pilota della Ducati deve fare i conti con uno zero pesantissimo a Barcellona dopo essere stato travolto da Nakagami alla prima curva. Pecco è convinto che il giapponese, essendo anche recidivo, avrebbe meritato una punizione, ma la Direzione Gara ha considerato il tutto un'incidente di gara. Il vice-campione del mondo quindi non ha fatto sconti a chi prende le decisioni...

Lo scontro tra Takaaki Nakagami, Team LCR Honda e Alex Rins, Team Suzuki MotoGP, Francesco Bagnaia, Ducati Team behind

Lo scontro tra Takaaki Nakagami, Team LCR Honda e Alex Rins, Team Suzuki MotoGP, Francesco Bagnaia, Ducati Team behind

Gold and Goose / Motorsport Images

Essere signori anche nei momenti più bui non è una cosa da tutti e oggi Pecco Bagnaia a Barcellona ha dimostrato di esserlo. Nel commentare il clamoroso errore di Takaaki Nakagami che lo ha estromesso dal Gran Premio di Catalogna dopo poche centinaia di metri, il pilota della Ducati è partito dicendosi sollevato per le condizioni del pilota della Honda LCR.

Il giapponese è arrivato lunghissimo alla prima staccata, perdendo l'anteriore della sua RC213V, ma nella dinamica è andato a sbattere violentemente con il casco contro la gomma posteriore della Desmosedici GP dell'italiano, disarcionandolo. Fortunatamente gli accertamenti a cui è stato sottoposto Taka in ospedale hanno escluso conseguenze gravi, anche se potrebbe esserci una frattura su una clavicola. Ed è proprio da qui che è partito nella sua analisi il ducatista.

"Per prima cosa, sono contento che lui stia bene. Questa è la cosa più importante, vista l'entità dell'incidente. Ha detto una bella botta con la faccia sulla mia moto e mi ha fatto cadere, ma fortunatamente non si è fatto niente a parte un problema ad una spalla", ha detto Bagnaia.

Poi è passato ad analizzare l'accaduto e l'occasione sprecata: "Non puoi passare 12 moto in una frenata. Era già partito bene e non ho capito dove volesse andare, anche perché se non ci fossi stato io, sarebbe arrivato nella ghiaia ed avrebbe finito la sua gara lì. Abbiamo buttato via altri punti, perché oggi la possibilità di vincere c'era ed era anche buona. Abbiamo un test molto importante domani e al Sachsenring secondo me possiamo fare una bella gara, perché per me siamo veramente forti in questo momento".

Un'occasione sprecata che fa ancora più male, perché ad imporsi è stato il leader iridato Fabio Quartararo e quindi ora il gap nei confronti del pilota della Yamaha è di ben 66 punti. Un distacco che non sarà semplice colmare in 11 gare, anche se sicuramente lui ci vuole provare.

"E' dura, però i duri continuano a lottare sempre. Ci proveremo fino a quando ci sarà la possibilità matematica. L'anno scorso avevo la determinazione di provare a recuperare 70 punti in cinque gare. Quest'anno ce ne sono un po' di più e magari ce la facciamo. Sarà durissima, perché Fabio e la Yamaha sono in grande forma. Sicuramente 66 punti sono tanti, ma fino ad Assen mi piacerebbe recuperare per proiettare il recupero dopo la pausa".

 

Poi è stato inevitabile tornare su quanto accaduto oggi, anche perché Nakagami è abbastanza recidivo ad episodi di questo tipo, quindi forse sarebbe stato meglio che dalla Direzione Gara arrivasse un freno, invece l'episodio è stato considerato un normale episodio di gara. E non è servito neppure il reclamo della Suzuki, che a sua volta ha avuto Alex Rins coinvolto nella carambola, per cambiare questa posizione.

"Anche Lucio Cecchinello (team manager di Nakagami) stesso si è lamentato, dicendo che sperava che con l'arrivo di Freddie Spencer in Direzione Gara ci sarebbe stata più competenza, ma non è così. Ci vorrebbe un po' più di buonsenso. O almeno ci si aspetta che in un campionato del mondo ci sia una competenza un po' più di livello".

"Non serve andare a vedere i dati di Nakagami, è abbastanza chiaro che abbia frenato al momento sbagliato: se tutti frenano, tu non puoi rimanere ancora in pieno, ma neanche tagliare la strada ad altre moto ed arrivare alla prima staccata così".

"Lui è in MotoGP da prima di me e ci si aspetta che abbia almeno la competenza e la capacità di non buttare nessuno per terra alla prima curva. Se guardiamo il suo storico, tutte le volte che era davanti non ha mai finito una gara. Forse sarebbe arrivato il momento di prendere un provvedimento per vedere se capisce che non va bene così".

Pecco quindi ha ribadito la sua sorpresa per la decisione di non punire la manovra di Nakagami, che secondo lui aveva tutti i crismi per essere considerata una guida irresponsabile. E nel farlo non ha risparmiato una frecciatina a Freddie Spencer.

"Alla prima gara dell'anno anche io ho fatto un errore e sono caduto portando giù con me Martin. Ma non era al primo giro e alla prima curva, quando tutti sanno che bisogna tenersi un po' di margine, soprattutto quando sei uno ripetitivo, perché non è la prima volta che si trova in situazioni di questo tipo".

"Io credo che sia una guida irresponsabile abbastanza importante questa, quindi quando ho visto che non ci sarebbero state azioni nei suoi confronti sono rimasto sorpreso, soprattutto perché c'è un ex pilota a capo dei commissari, quindi non lo trovo molto accettabile. Penso che ne parleremo in Safety Commission".

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Infine, non ha fatto sconti quando gli è stato domandato se a questo punto non ritenga che sia il caso di cambiare qualcosa in Direzione Gara o nel panel dei commissari che valutano ciò che avviene durante le gare.

"Abbiamo visto in Formula 1 che Michael Masi l'anno scorso ha commesso degli errori ed è stato mandato via. Credo che i piloti dovrebbero avere più voce in capitolo su queste cose. Non mi ero mai permesso di dire niente su questo argomento, essendo uno degli ultimi arrivati, ma sono anni che si discute di questa cosa e costantemente vengono prese delle decisioni particolari. Quindi forse bisogna cambiare qualcosa".

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