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MotoGP GP della Malesia

MotoGP | Bagnaia: "Martin al posto di Enea nel '24? Non sarebbe giusto"

La corsa al titolo della MotoGP entra nella sua fase cruciale con l'avvio dell'ultima tripletta a Sepang e la pressione inizia a salire alle stelle, anche se per il leader iridato Pecco Bagnaia è una spinta a dare sempre il massimo. Il ducatista poi ha cercato di stare alla larga dai rumors legati ad un possibile scambio tra Enea Bastianini ed il suo rivale Jorge Martin nel 2024.

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Mancano solo tre gare al termine del Mondiale MotoGP 2023 ed è inevitabile che la pressione inizi a salire alle stelle, soprattutto per i contendenti al titolo. Pecco Bagnaia si presenta al via dell'ultima tripletta della stagione con 13 punti di vantaggio sul rivale Jorge Martin e con grandi ricordi legati alla pista che ospita il Circus delle due ruote questo fine settimana, il Sepang International Circuit.

Lo scorso anno il ducatista fece i conti con una qualifica complicata in Malesia, ma poi uscì vincitore nella gara di domenica. Una tappa fondamentale verso la conquista del suo primo titolo iridato nella classe regina. E chiaramente il piemontese spera che questa possa essere l'occasione per un bis, visto che nell'ultimo round in Thailandia il suo avversario gli ha lasciato solo le briciole, vincendo sia la Sprint che la gara lunga.

"E' una delle mie piste preferite, adoro sempre venire qui, perché ho dei bellissimi ricordi in tutte le categorie. Ci vorrà anche un po' di fortuna per le previsioni meteo, anche se credo che potremo essere competitivi in ogni situazione", ha detto Bagnaia nella conferenza stampa che ha aperto il weekend malese.

Per riuscire a tornare alla vittoria però sarà fondamentale riuscire a brillare in qualifica, aspetto sul quale Pecco ha faticato nelle ultime uscite. "Credo di sì. Su questo pista sarà diverso, perché la gomma da gara dovrebbe essere la media, che in realtà è la soft. L'ultima volta che siamo stati qui è stato per i test invernali e tutto era andato alla perfezione. Sarà interessante perché il livello su questa pista è sempre molto alto per ogni moto, non solo per la nostra. Ma spero di riuscire a partire più avanti per evitare battaglie come quelle che ho dovuto fare in Thailandia".

Come detto, la pressione inizia a farsi sentire. Secondo Bagnaia è inevitabile, ma è anche un qualcosa che garantisce un pizzico di spinta in più per dare sempre il massimo. Anche perché l'obiettivo non è semplice, visto che neanche big del calibro di Casey Stoner e Jorge Lorenzo sono mai riusciti nell'impresa di conquistare due titoli "back to back".

"E' un piacere avere questo tipo di pressione. Siamo in lotta per il titolo, quindi se non ci fosse, vorrebbe dire che non ci interessa molto del risultato e di quello che stiamo facendo. Credo che la pressione sia normale ed è un grande carburante dal mio punto di vista. Dobbiamo usarla per migliorare e per sentire la fame di essere di nuovo campione".

Quando poi gli è stato domandato se aver già vinto il titolo l'anno scorso potrà essere una vantaggio, ha aggiunto: "Non lo so, onestamente. L'anno scorso avevo avuto tanta pressione per tutto il weekend, però poi avevo vinto la gara. Ogni persona, ogni pilota, ha delle sensazioni diverse in termini di pressione. Ma è sempre una motivazione. Non so per Jorge, ma per quanto mi riguarda penso che l'esperienza possa sicuramente aiutarmi in qualche situazione, ma è anche totalmente diverso rispetto all'anno scorso".

Francesco Bagnaia, Ducati Team, Jorge Martin, Pramac Racing

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Francesco Bagnaia, Ducati Team, Jorge Martin, Pramac Racing

E a livello di pressioni si è parlato anche di quelle delle gomme, che inevitabilmente sono argomento di discussione da quando sono state introdotte le penalità per chi sta al di sotto di quelle imposte dalla Michelin. Martin si è già giocato il suo jolly in Thailandia (alla prima infrazione c'è solo un warning), mentre Pecco potrà ancora sfruttare il suo nelle ultime tre gare.

"Sappiamo perfettamente quanto possa cambiare se sei sotto al limite per tutta la gara, perché hai un gran vantaggio in termini di frenata. Se in partenza riesci a metterti davanti ed hai la fortuna che la pressione sale un pochino, è sicuramente un passo avanti. Questa gara è una di quelle in cui puoi giocarti questo jolly, però credo che in Qatar potrebbe essere meglio cercare di sfruttare questo vantaggio, perché fa freddo e c'è molta umidità. Però sì, è un qualcosa che potrebbe aiutarci in qualche situazione".

Se Martin dovesse ricadere in fallo, per lui scatterebbe quindi una penalità di 3" e questo potrebbe pesare nella corsa al titolo. Ma a prescindere da questo, il ducatista ha ribadito ancora una volta che questa regola non gli è mai piaciuta.

"A nessuno piace questa regola, perché può condizionare tanto lo stile di guida e credo che ci sia meno sicurezza, perché se sei un pochino più in là del limite puoi perdere l'anteriore e rischi anche di perdere la gara. Credo che non sia neanche facile prevedere come si comporterà la tua pressione in gara, perché magari parti con lo stesso valore degli altri, ma poi ti trovi in condizioni differenti in base a come sta andando la corsa. Il mio team sta facendo un lavoro incredibile per cercare di mantenerla costante, ma non è per niente facile".

Nella settimana di pausa, in Spagna sono impazzate le voci che vorrebbero la Ducati pronta a cambiare la line-up del suo team ufficiale il prossimo anno, portando Martin ad affiancare Bagnaia e declassando Enea Bastianini, reduce da una stagione costellata di infortuni, nel Prima Pramac Racing. Inevitabilmente, al leader iridato è stato chiesto un parere, anche se la sua risposta è stata molto politicamente corretta.

"Fate sempre delle domande difficili. Io non ho mai avuto voce in capitolo in questo tipo di decisioni e non voglio averla. Però credo che non sarebbe giusto nei confronti di Enea, vista la stagione che ha avuto. Però io sono qui soltanto per correre, quindi credo che sarebbe meglio chiedere a lui", ha concluso.

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