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MotoGP | Bagnaia: "Le cadute non dipendono dall'essere in testa"

Il tema centrale della chiacchierata di Pecco Bagnaia nella conferenza stampa che ha aperto il GP di Spagna è stata la sua caduta di Austin. Il pilota della Ducati è tornato sui suoi passi, dicendo che la Desmosedici GP va benissimo così e che sarà lui a dover gestire meglio alcune situazioni. E ha risposto a chi gli ha fatto notare che era la quinta volta che scivolava da leader...

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Dopo dieci giorni, la delusione di Austin sembra essere meno cocente per Pecco Bagnaia. In Texas, il pilota della Ducati si è visto sfuggire una potenziale vittoria scivolando quando era al comando della corsa. Tra le altre cose, se in passato aveva sempre preso di petto la situazione, ammettendo i propri errori, dopo la corsa statunitense non aveva nascosto un certo disappunto, dicendo di non ritenersi responsabile di quanto accaduto.

Il campione del mondo in carica era convinto di aver fatto i conti con una Desmosedici GP che paradossalmente è addirittura fin troppo stabile ed ha finito per mandarlo a terra senza la minima avvisaglia. A distanza di quasi due settimane, dopo aver analizzato tutti i dati a sua disposizione, ha fatto invece una disamina più lucida di quanto accaduto nella conferenza stampa che ha aperto il weekend del Gran Premio di Spagna, spiegando però di volersi portare dietro soprattutto gli aspetti positivi di Austin.

"Sinceramente, in termini di performance quello di Austin è stato uno dei miei migliori weekend in MotoGP. Siamo stati molto veloci nella Sprint e lo eravamo anche nel Gran Premio di domenica. Dopo aver guardato i dati, posso dire che probabilmente ho sottostimato le condizioni della curva 2: in quel punto ero stato più veloce delle altre Ducati per tutto il weekend ed ho continuato ad esserlo anche in gara, ma forse non c'erano le condizioni per farlo. Però voglio pensare agli aspetti positivi e penso che fossimo molto competitivi. Dobbiamo provare a confermarci allo stesso livello in questo weekend, perché Jerez è una delle mie piste preferite. Inizio questo nuovo fine settimana con grande fiducia", ha detto Bagnaia.

Dopo la gara aveva detto appunto di aver bisogno probabilmente di una Ducati un po' meno stabile, ma un po' più "sincera". Ora però sembra aver cambiato idea, con la convinzione che sia lui a dover fare uno step per gestire meglio determinate situazioni.

"Ho imparato che il potenziale della nostra moto deve essere lo stesso, deve rimanere tale. Devo più che altro capire le situazione. Dopo la caduta ho parlato con la mia squadra, ne ho parlato anche a casa, e sinceramente è più difficile andare due decimi più piano di tuo che andare due decimi più piano a causa della moto. Ma in questo momento è meglio la prima opzione, perché se capisco la situazione come ho fatto a Portimao, o nella Sprint di Austin, posso avere un vantaggio. Quindi, è meglio continuare così e cercare di essere più furbo in alcune situazioni".

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Photo by: Bob Meyer

Qualcuno gli ha anche domandato se magari il problema non sia la pressione che sente quando è al comando della gara, visto che quella di Austin è stata la sua quinta scivolata da leader da quando corre nella classe regina. Il ducatista però ha respinto questa ipotesi.

"Quante gare ho vinto stando in testa? Quindi, credo che questa domanda non abbia una risposta corretta. Il mio modo normale di vincere è quello di stare in testa e controllare il distacco. Questo è il mio modo di vincere. Forse devo iniziare a lavorare su un modo diverso di farlo. Forse era meglio lasciar passare Alex (Rins) ad Austin e vedere cosa succedeva".

"Ma le mie vittorie sono queste, ho sempre vinto in questo modo anche in Moto2, non ho mai avuto cali di concentrazione o di prestazione. Non ho mai sentito la pressione di spingere troppo. Non credo che le mie cadute dipendano dal fatto di essere in testa".

Ora bisogna ripartire da Jerez, dove l'anno scorso centrò la prima delle sette vittorie che lo hanno lanciato verso il titolo, iniziando a dare una svolta ad un avvio di stagione deludente. Secondo Pecco però la situazione è differente in questo momento.

"E' una situazione totalmente diversa rispetto all'anno scorso. Ora abbiamo la moto più competitiva, mentre un anno fa non era così. Quest'anno il mio feeling è migliore in ogni area. E' più una questione di capire meglio la moto e di lavorare su me stesso per migliorare in alcune situazioni".

Lunedì poi ci sarà una giornata di test collettivi, ma non si aspetta grandi novità in arrivo da Borgo Panigale: "Non avremo molte cose da provare, perché siamo ancora all'inizio della stagione. Proveremo a migliorare il mio feeling con la moto, ma niente di troppo grosso".

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