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MotoGP GP della Malesia

MotoGP | Bagnaia: "Io e Martin siamo i più veloci in ottica gara"

L'ottavo posto della prima giornata di prove in Malesia è bugiardo per il leader del Mondiale, che ha trovato subito un grande feeling con la sua Ducati e questa volta è convinto di avere le carte in regola per puntare alla prima fila e per battagliare con il rivale Jorge Martin in gara.

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Vedere Pecco Bagnaia in ottava posizione farebbe presagire un venerdì in linea con quelli vissuti nelle ultime gare dal campione del mondo in carica, ovvero alla ricerca del feeling ideale con la sua Ducati. Per una volta però la classifica è bugiarda, perché il leader del Mondiale è così indietro solamente perché il suo miglior time attack è stato rovinato dalla bandiera gialla generata dalla caduta di Raul Fernandez.

Diversamente, si sarebbe potuto infilare nelle prime tre posizioni e la giornata inaugurale del Gran Premio della Malesia avrebbe avuto tutto un altro sapore. Anche se, quando si è presentato alle interviste di rito con i giornalisti, il piemontese è parso molto tranquillo, perché questa volta il comportamento della sua Desmosedici GP gli è piaciuto praticamente da subito.

"A me è mancato solo un po' il secondo time attack, perché ho preso la bandiera gialla, altrimenti potevamo essere più vicini e dentro alle prime tre posizioni. Avrebbe comunque aiutato, perché sarebbe stato bello essere subito davanti", ha spiegato Bagnaia, che ha incassato un ritardo di circa mezzo secondo nei confronti del miglior crono di giornata di Alex Marquez.

"Però sono veramente molto contento del feeling, perché era da un po' che non lo trovavo così da subito ed è il primo venerdì in cui non chiedo modifiche alla squadra per sabato, quindi sono soddisfatto. Forse non succedeva da prima di Barcellona, ma domani mattina possiamo fare ancora un altro step, senza toccare la moto e lavorando io sul mio stile di guida", ha aggiunto.

Durante il suo debrief con i media, il rivale Jorge Martin, che invece ha staccato il secondo tempo, si è detto convinto che siano proprio loro due quelli messi meglio in termini di passo gara e che quindi domenica si potrebbe finalmente assistere ad un vero e proprio duello tra di loro. Un pensiero che sembra essere condiviso dal piemontese.

Jorge Martin, Pramac Racing, Francesco Bagnaia, Ducati Team

Photo by: MotoGP

Jorge Martin, Pramac Racing, Francesco Bagnaia, Ducati Team

"Sul passo gara siamo stati molto veloci oggi, ho perso solo due o tre decimi quando sono tornato in pista con la gomma usata. Penso che sia vero, siamo i più veloci in vista della gara. Anche Alex Marquez sta andando abbastanza bene, soprattutto nel time attack a sfruttare la gomma nuova. In questo momento mi sembra che noi tre siamo i più forti, ma è sempre molto difficile. Anche Binder è migliorato molto durante la giornata", ha analizzato.

Nell'avvicinamento a quest'ultima tripletta, Pecco ha sottolineato che per lui uno degli aspetti più importanti sarà tornare a brillare in qualifica come nella prima parte della stagione. L'obiettivo per le qualifiche di domani, dunque, è piuttosto semplice da indovinare.

"Sarà fondamentale partire in prima fila, anche se qui non fa tantissima differenza tra prima e seconda fila, perché c'è un rettilineo molto lungo e se freni forte riesci a metterti davanti. Però mettersi in prima fila credo che sarebbe un obiettivo giusto e da prendere. E' evidente che Martin ha fatto un passo avanti sul time attack e ora tocca a noi ritrovare quel feeling che c'era prima di Barcellona".

Riguardo alla lotta per il titolo, Martin ha spiegato che il suo obiettivo sarebbe quello di essere leader dopo il GP del Qatar. Forte dei suoi 13 punti di vantaggio, Bagnaia invece pensa solo a rimanere davanti: "Io credo che sia sempre positivo. A me va bene essere primo qui, in Qatar e poi anche a Valencia (ride)".

Infine, ha spiegato cosa cambia quest'anno nella lotta iridata, anche se pure l'anno scorso ha dovuto sudare fino all'ultima gara per laurearsi campione: "E' molto diverso. L'anno scorso eravamo in lotta con Quartararo, che era in un momento difficile e non riusciva a performare quanto avrebbe voluto e come faceva nella prima parte della stagione. Noi invece eravamo fortissimi. Adesso abbiamo due moto uguali, possiamo vedere i nostri dati, quindi è molto più livellato", ha concluso.

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