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MotoGP | Bagnaia: "Essere otto Ducati ci aiuta tanto"

Il campione del mondo ha commentato il dominio delle Rosse in Germania ed è stato onesto nell'ammettere che la condivisione dei dati tra otto piloti è stata fondamentale per la scalata al vertice: "Altrimenti non saremmo progrediti così in fretta".

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Assen c'è l'ha addirittura tatuata sulla pelle, quindi è inevitabile che per Pecco Bagnaia quello olandese sia un weekend diverso dagli altri. E' stata la pista della sua prima vittoria nel Mondiale, ma è anche quella dove è salito sul gradino più alto del podio in tutte le classi. In MotoGP lo ha fatto l'anno scorso, con la gara che ha dato il via alla svolta della sua stagione e che lo ha portato a laurearsi campione del mondo. La speranza, infatti, è quella di poter ripetere il percorso del 2022.

"Questo weekend è speciale, è uno dei miei preferiti perché adoro questo tracciato e non vedo l'ora di cominciare domani. Sono convinto che la nostra moto si adatterà bene. L'anno scorso avevamo lavorato alla perfezione per preparare la gara e speriamo di fare la stessa cosa quest'anno. La moto nuova sembra perfetta per questo tipo di pista, quindi vedremo", ha spiegato il leader del Mondiale durante la conferenza stampa che ha aperto il fine settimana.

Il ducatista ha raccontato come è nata la sua passione per Assen: "Quando sono arrivato nel Mondiale, in Moto3, dicevo sempre che avevo grande rispetto per questa pista. La prima vittoria è arrivata proprio qui, con la Mahindra, ed è stato incredibile. In Moto2 ho vissuto un weekend perfetto, vincendo dopo essere stato in testa per tutte le sessioni".

"L'anno scorso è stato grandioso: è vero che i due avversari principali erano usciti di scena, ma siamo riusciti ad essere competitivi e a fare la pole position. Per noi sarà importante ripeterci per arrivare alla pausa estiva di buon umore, anche se sappiamo che non sarà semplice. La nostra ambizione comunque è di essere competitivi come l'anno scorso. Mi piacerebbe fare un'altra battaglia come quella del Sachsenring, ma con un risultato diverso", ha detto, facendo riferimento al duello di domenica scorsa con Jorge Martin.

Quando poi gli è stato chiesto quali siano i suoi punti preferiti della "Cattedrale", ha aggiunto: "Ogni volta che inizia questo weekend, ho le stesse sensazioni che ho al Mugello alla prima frenata. Quando arrivo alle curve 6 e 7 mi vengono i brividi al primo giro: cominci a sentire che l'anteriore si sta chiudendo, ma poi devi cambiare direzione. Ti prendi un bello spavento, ma è uno dei miei punti preferiti. Poi il terzo settore è uno dei tratti più belli del calendario secondo me".

La Ducati è reduce da un risultato storico al Sachsenring, dove ha fatto la sua prima cinquina, ma ha piazzato addirittura otto moto nelle prime nove posizioni. Con grande onestà, Pecco ha parlato di quello che ritiene essere il punto di forza della Casa di Borgo Panigale: "Sicuramente essere in otto ci aiuterà tanto. Anche i piloti che soffrono di più possono guardare i dati di chi va meglio e migliorare. Il motivo principale per cui siamo sempre in così tanti davanti è perché siamo in otto e possiamo tutti migliorare insieme".

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Quando gli è stato fatto notare che di fatto l'uomo di punta è lui e tutti gli altri vedono i suoi dati, ha risposto: "E' la strategia Ducati e la condivido, anche perché è sempre stato così. Ed è giusto che sia così, altrimenti non saremmo progrediti così in fretta secondo me".

E dal suo punto di vista, il fatto che i principali avversari abbiano tutti la sua stessa moto (ci sono quattro Ducati ai primi quattro posti nel Mondiale) non deve cambiare l'approccio: "Lo vivo come un campionato Mondiale classico. Gli altri hanno la mia stessa moto, ma sono tutti piloti con caratteristiche diverse, quindi la vivo come se fosse una lotta normale".

In una recente intervista, Gigi Dall'Igna, ha detto che la cosa più importante è che questa lotta interna sia corretta e leale. Un pensiero che che il campione del mondo in carica sembra sposare alla perfezione: "E' giusto anche questo, spero di non dover mai arrivare a fare a sportellate o ad insultarci. Siamo tutti piloti intelligenti e sappiamo quanto siano importanti la lealtà ed il rispetto".

Recentemente si è parlato anche della possibilità che al format del weekend possa essere apportata una nuova modifica, facendo in modo che sia solo la FP2 a valere per l'accesso diretto alla Q2, proprio su proposta dei piloti, che vorrebbero lavorare più serenamente nella FP1.

"Mi piacerebbe, ma dovremmo anche avere più gomme anteriori, perché ora abbiamo 10 gomme anteriori e 12 posteriori. Se vogliamo usare la FP1 per lavorare per la gara, ci sarà bisogno di una o magari due gomme anteriori in più. Però potrebbe essere una buona idea, perché sarebbe l'unica sessione nella quale potremo lavorare un po'".

"Ora nella FP2 inizi a fare il time attack negli ultimi 25 minuti e sinceramente non mi piace fare il time attack già dalla FP1, perché è una sessione nella quale dovresti iniziare ad approcciare il weekend e a cercare di approntare una strategia della gara. Invece bisogna già pensare troppo ad entrare nella top 10, quindi bisognerebbe un po' alleviare la pressione su quella sessione per potersi un po' concentrare sulla gara", ha concluso.

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Francesco Bagnaia, Ducati Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Photo by: Alexander Trienitz

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