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MotoGP | Bagnaia: "E' strano come abbiamo staccato le GP23 senza avere novità"

Alla vigilia del Gran Premio d'Austria, il campione del mondo in carica è intervenuto sul dibattito sull'attuale differenza prestazionale tra Ducati GP24 e GP23, sottolineando che anche lui fatica a darle una spiegazione, visto che sull'ultima Desmosedici GP non sono arrivate novità rilevanti dopo i test.

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Il ritorno in pista della MotoGP è stato un pizzico amaro per Pecco Bagnaia. Il campione del mondo in carica era arrivato a Silverstone da leader, con 10 lunghezze di vantaggio nei confronti di Jorge Martin ma, complice la caduta nella Sprint ed il terzo posto nella gara lunga, il pilota della Ducati ha subito il controsorpasso dello spagnolo del Prima Pramac Racing, che grazie a due secondi posti in Gran Bretagna ora lo precede di tre lunghezze.

All'orizzonte però c'è una buona occasione per provare a ribaltare nuovamente la situazione, perché questo fine settimana si corre in Austria, dove lo scorso anno il piemontese era stato capace di piazzare una bellissima doppietta. Al suo arrivo al Red Bull Ring, infatti, non ha fatto un mistero del suo gradimento per il saliscendi della Stiria, sottolineando soprattutto che ci tiene a fare bene nella Sprint.

"Sicuramente è una delle piste migliori della nostra moto, che si addice perfettamente a questo layout. Però io adoro quando ci sono delle staccate come su questa pista, perché devi frenare molto forte ed in maniera molto precisa. Mi piace molto, ma vediamo", ha detto Bagnaia nella conferenza stampa che ha aperto il weekend.

"Sicuramente in questo momento non è così importante essere in testa al campionato: è un po' come ripartire da zero, perché mancano ancora dieci gare e ci sono solo 3 punti tra noi due. E' vero che in questa seconda parte di stagione dovremo cercare di migliorare nelle Sprint, perché è lì che Jorge sta facendo la differenza. Dovremo cercare di essere perfetti ogni volta", ha aggiunto.

Se lui e Martin sono vicinissimi, in terza posizione c'è un Enea Bastianini che è reduce da una bellissima doppietta a Silverstone, ma è staccato di 49 lunghezze. Marc Marquez invece ne paga addirittura oltre 60. Secondo Pecco però è presto per ipotizzare una battaglia a due limitata a lui ed il madrileno.

"E' molto difficile prevedere cosa accadrà. In questo momento è vero che io e Jorge siamo i due più costanti, ma anche noi abbiamo commesso molti errori nelle gare. Se Enea e Marc troveranno la costanza, dunque, potranno lottare con noi fino alla fine. Ora come ora comunque è difficile dire se sarà una battaglia solo tra noi due".

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Così come è convinto che sia ancora troppo presto per iniziare a fare calcoli pensando al campionato, visto che la stagione è solamente al giro di boa: "Al momento il campionato è molto combattuto e non è il momento adatto per cominciare a pensare ai rischi. Bisogna solo spingere e dare sempre il 100%. Penso che sarà così fino agli ultimi tre o quattro weekend di gara. Anche l'anno scorso ricordo che in Giappone, a poche gare dalla fine, siamo arrivati primi e secondo in una gara 'flag to flag' sotto alla pioggia e quindi piena di rischi. Dipende dalla situazione, dal momento della stagione, ma questo non è ancora il momento di gestire i rischi".

Prima della conferenza, Bagnaia si è intrattenuto anche ai microfoni di DAZN ed ha rilasciato delle dichiarazioni interessanti riguardo al dibattito sulla differenza prestazionale tra la GP24 e la GP23, che secondo lui in questo momento è molto complicata da spiegare.

"Su tutto quello che dirò, so che non mi crederanno, perché ognuno ha la sua idea, ma a me non interessa nulla. Ho provato entrambe le moto e non c'è niente di meglio della GP22. È stata la moto più equilibrata di tutte. È un po' strano che, fino a Le Mans, la GP23 sia stata sempre in lotta per la vittoria, mentre da allora a oggi le abbiamo staccate, senza che noi avessimo alcun miglioramento. Non abbiamo avuto alcuna evoluzione dopo i test. Eppure la GP23 ha avuto due o tre evoluzioni dall'inizio dell'anno. Ma alla fine sono molto simili. So che nessuno mi ascolterà, ma questa è la realtà".

Infine, è tornato sulle dichiarazioni che ha rilasciato al sito ufficiale della MotoGP riguardo all'arrivo di Marc Marquez come suo compagno di box nella prossima stagione.

"Può essere positivo perché siamo entrambi intelligenti: possiamo mantenere questo clima di serenità e combattere in pista. E può essere un disastro, perché quando metti due galli nello stesso pollaio, può essere un disastro. Ma io punto di più sul fatto che siamo due persone intelligenti. La cosa più importante sono i risultati. Io voglio battere lui e lui vuole battere me. Questo è fuori discussione. Ma fuori dalla pista dovremo lavorare insieme. L'anno prossimo avremo una GP25 in meno e meno dati, quindi sarà importante lavorare nella stessa direzione".

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