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MotoGP | Bagnaia commosso: "La mia vittoria più sofferta"

Il pilota della Ducati ha letteralmente dominato il Gran Premio di Spagna, battendo Fabio Quartararo sulla pista ideale per la sua Yamaha. Finalmente ha capito come sfruttare la Desmosedici GP22 e in questo modo si è messo alle spalle il difficilissimo inizio della stagione 2022 e sembra pronto a dare la caccia al francese nel Mondiale.

Francesco Bagnaia, Ducati Team, festeggia la vittoria del GP di Spagna

Gold and Goose / Motorsport Images

"E' una giornata bellissima e voglio godermela". Su questo c'è sicuramente poco da discutere con Pecco Bagnaia, che a Jerez de la Frontera si è finalmente messo alle spalle le difficoltà con cui ha iniziato la stagione 2022 ed ha mandato in scena un weekend perfetto.

Su una pista che fino ad un paio d'anni fa era considerata una bestia nera per la Ducati, il vice-campione del mondo si è tolto la soddisfazione di portarsi a casa un Grand Chelem, che vuol dire: pole, vittoria, giro veloce ed ogni singolo giro della gara in testa.

Proprio il tracciato andaluso ha dato la conferma che finalmente Pecco ha trovato la chiave per sfruttare il potenziale della Desmosedici GP22. Una moto che probabilmente ha delle esigenze differenti rispetto alla sua antenata, che se assecondate però possono tirare fuori un potenziale pazzesco.

E lo ha dimostrato questo fine settimana, battendo Fabio Quartararo su una pista su cui aveva ottenuto quattro pole (due nel 2020) e due vittorie negli ultimi tre anni. Su una pista che sulla carta doveva essere favorevole alla Yamaha. Un successo che sembra aver avuto un peso anche emotivo piuttosto importante per il ducatista.

"Prima, mentre facevo le interviste in inglese, mi sono commosso. Anche se l'anno scorso la vittoria di Aragon è stata la prima, quindi era importantissima, questa è stata più sofferta. Arrivavamo da un periodo molto difficile, nel quale avevamo lavorato tanto senza che si vedesse il nostro reale potenziale per tante situazioni", ha detto quando è arrivato ai microfoni di Sky Sport MotoGP HD.

"Questo weekend, con condizioni sempre buone, mi ha permesso di lavorare e di arrivare prontissimo alla gara, per lottare per la vittoria. Durante il weekend non ho potuto fare troppi giri per via della spalla, quindi abbiamo cercato di concentrare abbastanza il lavoro, però sapevo di essere pronto per fare bene in gara", ha aggiunto.

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Per quanto è andato forte in questo fine settimana, in effetti, il problema alla spalla destra, ancora dolorante dopo la brutta caduta delle qualifiche di Portimao, è passato in secondo piano, anche se qualche piccolo grattacapo sulla distanza di 25 giri glielo ha dato.

"Guidando per tutta la gara e cercando di limitare la fatica alla spalla, negli ultimi giri di gara avevo un po' male alla mano quando dovevo stringere. Questo mi ha dato un po' fastidio, ma non ha compromesso niente per fortuna".

Lui stesso poi ha sottolineato quanto sia stato grande il passo avanti rispetto al 2021, nonostante la Ducati avesse fatto doppietta anche un anno fa. Senza un problema di sindrome compartimentale del francese, però, avrebbero incassato un distacco pesante. Oggi invece almeno lui è riuscito a ad avere la con "El Diablo" in ottime condizioni e questo è sicuramente un segnale importante.

"L'anno scorso Fabio qui era imbattibile, ma per sua sfortuna poi ha avuto un problema al braccio e lo siamo andati a prendere. Oggi però ho dato dieci secondi al terzo, spingendo per tutta la gara e rimanendo costante su una pista molto guidata. E' un traguardo incredibile e sono veramente orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto fino a qui. Non solo qui in circuito, ma anche a casa".

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Dopo aver sottolineato che anche a Portimao era già scoccata la scintilla, ma che la cosa era stata un po' mascherata dalla sua posizione di partenza, ha ammesso che ora che ne ha capito i pregi, la nuova Ducati ha probabilmente superato la GP21 con cui aveva fatto faville nella seconda parte della passata stagione.

"Questa è una moto che va guidata in maniera diversa e ci ho messo un po' a capirlo. Nel momento in cui abbiamo smesso di cercare di adattarla, abbiamo iniziato a migliorare. Va guidata in maniera molto più dolce sul gas rispetto a prima, ma nelle piste guidate rende tanto perché è veramente agile e chiude davvero bene le linee, quindi è un passo in avanti", ha concluso Pecco, che ora sembra disporre delle armi per provare a gettarsi all'inseguimento di Fabio, che lo precede di 33 lunghezze.

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