MotoGP | Bagnaia: "Avevamo bisogno di una vittoria così e ce la meritiamo"
Il pilota della Ducati ha reagito alla grande delusione di ieri con una grande rimonta dal 13° posto in griglia che gli è fruttata la sesta vittoria stagionale. Un successo che gli serviva dopo un momento molto complicato, che arriva proprio nel giorno del primo errore del suo rivale Jorge Martin dopo tanto tempo, cosa che gli ha permesso di tornare leader con 18 punti di margine.
Nella vita, a volte bastano 24 ore per cambiare completamente umore e prospettive. A maggior ragione può capitare in quella di un pilota e per avere conferma basta chiederlo oggi a Pecco Bagnaia, alla conclusione del Gran Premio d'Indonesia. Ad un sabato da dimenticare, con l'eliminazione in Q1 ed appena un ottavo posto nella Sprint, che avevano permesso a Jorge Martin di scavalcarlo di otto lunghezze, il pilota della Ducati ha fatto seguire una domenica che possiamo davvero definire l'altro lato della medaglia.
Scattato benissimo dalla 13° casella dello schieramento, il campione del mondo in carica si è riportato terzo nello spazio di appena tre giri. Quando a metà gara Martin si è steso quando era in fuga solitaria, il piemontese ha fatto uno sforzo extra per andare a riprendere l'Aprilia di Maverick Vinales, lanciandosi verso una vittoria, la sua sesta stagionale, che solo ieri sembrava pura utopia. E che invece lo rilancia in vetta alla classifica iridata con 18 punti di margine sul madrileno del Prima Pramac Racing.
"Dopo Barcellona ne abbiamo passate tante, quindi c'era davvero bisogno di un risultato così. Abbiamo lottato tantissimo e non mi sono trovato bene in diverse situazioni. Quando è così, fai fatica a spingere quanto vorresti", ha detto Bagnaia, commentando il suo successo ai microfoni di Sky Sport MotoGP.
"Dunque, io ho ringraziato tantissimo la mia squadra, soprattutto gli elettronici, perché stamattina siamo riusciti a fare un ultimo step che mi ha aiutato tantissimo a spingere quanto avrei voluto. Siamo riusciti a trovare una soluzione ed è fantastico. Ce lo meritavamo davvero tanto e sono davvero orgoglioso", ha aggiunto.
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Dopo una batosta come quella di ieri, non deve essere stato facile mantenere la calma a livello mentale, quindi a Pecco è stato domandato quale sia stata la chiave per reagire così alla grande oggi.
"Cerco sempre di circondarmi sempre di persone che mi vogliono bene e devo dire che sono fortunato, perché ne ho veramente tante. Mi ha fatto bene sfogarmi appena finita la Sprint, mi ha fatto bene parlare con la squadra, con la mia famiglia, con Valentino, con Domizia (la fidanzata) e con tutti quanti. Soprattutto Domizia mi cazzia sempre quando vede che magari non riesco a dare il massimo e mi è servito tutto".
"Le parole di tutti aiutano tanto per chi ha bisogno di una vicinanza mentale come posso essere io. Poi è stato utile anche svagarsi e parlare d'altro: ieri Domizia era a fare le sue commissioni in giro e parlare di quello mi ha un po' distolto dai miei pensieri. Ma prima di andare a letto, l'ultima cosa a cui ho pensato è che avevo davvero bisogno di un risultato come questo".
Se questo è stato l'aspetto mentale, ovviamente ha lavorato anche su quello tecnico per evitare di ritrovarsi bloccato nel traffico come nella Sprint di ieri e poter essere più incisivo nelle manovre di sorpasso.
"Questa mattina nel Warm-Up ho cercato di capire cosa fare di diverso, perché non potevo fare un'altra gara rimanendo dietro. Devo dire che la gomma media su questo mi ha aiutato un po', perché spingeva meno rispetto alla soft e mi permetteva di forzare un po' di più sulla gomma anteriore. Credo che sia stato un grande aiuto oggi, ma oggi è servito davvero tutto".
"E' servita anche la gara di ieri, per capire in cosa facevano la differenza anche gli altri. Anche il sorpasso su Vinales è stato fantastico, perché sono partito da lontano e mi ha dato gusto. Ieri purtroppo ero molto più in difficoltà con la pressione della gomma davanti, ma anche a livello di guida in generale".
Infine, gli è stato domandato come mai nelle ultime due curve avesse permesso a Vinales e a Fabio Quartararo di avvicinarsi tantissimo: "Ho rallentato perché sulla gomma davanti non c'era proprio più niente, quindi era meglio tenermi un po' di margine. A destra la gomma era proprio finita", ha concluso.
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