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MotoGP | Bagnaia: "Cado quando non spingo, devo stare più concentrato"

Il pilota della Ducati, autore del miglior tempo oggi ad Assen, ha cercato di andare in profondità sul tema delle sue cadute ed ha tracciato un'analisi molto interessante, che spera lo possa condurre a fare un passo avanti personale da questo punto di vista.

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Capire un problema è un primo passo importante per avvicinarsi alla soluzione. La domenica del Sachsenring ha lasciato degli interrogativi a Pecco Bagnaia, relativi all'effettiva causa della sua caduta, ma ha anche permesso alla Ducati di fare una sorta di lavoro introspettivo, che lo ha portato a ragionare sui motivi che lo portano a commettere degli errori. Un lavoro mirato proprio a cercare di migliorarsi e a spazzare via questi errori.

E le risposte che ha trovato dentro di sé bisogna dire che dire sono state molto interessanti, almeno per come le ha raccontate oggi ai giornalisti ad Assen, dopo aver concluso al comando la prima giornata di prove del Gran Premio d'Olanda. L'analisi è partita spiegando che l'evoluzione delle gomme ha portato la MotoGP a non consentire momenti di pausa.

"Fino ad un po' di tempo fa, in gara dovevi amministrare per una ventina di giri e poi dare tutto negli ultimi cinque. Era una cosa che dipendeva dalla costruzione delle gomme. Ora è totalmente differente, perché devi spingere dall'inizio alla fine, adattando tre o quattro volte il tuo stile di guida alle condizioni per cercare di rimanere il più costante possibile", ha detto Bagnaia.

"Questo probabilmente è uno dei motivi che mi hanno portato a cadere al Sachsenring. Se guardiamo al quadro generale, sono caduto molto di più di Fabio, che mi sembra l'unico che ha capito perfettamente questa situazione. Ho passato due giorni pensando a questa cosa, perché voglio cercare di migliorarmi, anche se non è facile, perché la gara è l'unico momento in cui fai così tanti giri di fila", ha aggiunto.

Poi ha passato in rassegna le tre cadute di cui è stato protagonista nelle prime dieci gare dell'anno. Dall'elenco è esclusa quella di Barcellona, perché è stata causata da un'imprudenza di Takaaki Nakagami, ma Pecco ha spiegato anche che quella di Lusail è stata molto differente da quelle di Le Mans e del Sachsenring.

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Photo by: Dorna

"In Qatar stavo spingendo, perché ero indietro ed avevo bisogno di recuperare. Le altre due volte invece sono caduto quando ero secondo, nel momento in cui mi sono detto che sarei stato più calmo prima di tornare ad attaccare. La mia sensazione quindi è che quando non spingi a dovere sulle gomme, è più facile cadere. E' difficile da credere, ma è una delle cose che mi vengono in mente quando penso a perché sono caduto".

Il piemontese però non scarica tutta la responsabilità sulla Desmosedici GP. Anzi, il passaggio più interessante è proprio quello che arriva ora: "Forse è anche una questione di concentrazione. Vorrei dire che non la perdo mai, ma probabilmente calmarmi e respirare è una cosa che non mi aiuta. Perché se guardiamo alle gare in cui riesco a partire davanti, non ho mai questo tipo di problema e controllo il gap su chi mi insegue. Devo rimanere più concentrato in quelle situazioni in cui non sono primo".

"E' una cosa su cui devo lavorare, perché anche le mie otto vittorie in Moto2 sono tutte arrivate quando riuscivo a mettermi davanti e a fare il ritmo. Penso di essere bravo anche nella lotta, perché ho fatto delle belle rimonte, ma devo rimanere più concentrato nelle situazioni di gara più stabilizzate. So per certo che devo lavorare di più su me stesso e che la squadra mi darà una mano per riuscirci e fare un passo avanti".

Tornando invece a parlare dell'attualità, anche lui, come tanti altri colleghi, si è lamentato delle condizioni in cui è stata disputata la prima sessione di prove libere, perché in alcuni punti si scivola tanto con il bagnato e anche la visibilità è scarsa. La cosa positiva è che la sua Ducati sembra aver fatto uno step importante anche sul bagnato, oltre ad essersi confermata molto veloce sull'asciutto.

"Mi sono sentito bene anche questa mattina sul bagnato e mi era mancato solo l'ultimo giro a causa del traffico, ma il feeling sul bagnato era ok, migliore di quello di Portimao o di Mandalika. Sono contento di questo".

"Sull'asciutto mi aspettavo di essere competitivo, perché lo sono sempre stato nelle ultime gare. La cosa più impressionante è essere riuscito ad essere solo un decimo più lento rispetto al mio giro veloce in gara dell'anno scorso. Le condizioni non erano le migliori, ma siamo riusciti a fare un buon lavoro anche in termini di setting e sono molto felice id questo".

Inoltre, con la veste aerodinamica 2022, la moto sembra essere migliorata nelle curve veloci e sui cambi di direzione, quindi pronta a tenere testa a Fabio Quartararo ed alla Yamaha: "Sicuramente Fabio proverà a scappare, ma proverò a rimanere con lui. Con i miglioramenti che abbiamo fatto in termini di handling possiamo essere più veloci quest'anno. Proverò a sfruttarli per cercare di lottare più di quanto non sia riuscito a fare lo scorso anno".

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