MotoGP | Bagnaia sulle scie: "Non condivido la strategia di Marquez"
Il pilota della Ducati ha vissuto un venerdì travagliato a causa di una gomma posteriore che non ha lavorato a dovere, ma alla fine è riuscito comunque a qualificarsi per la Q2 con il nono tempo. Ma non ha nascosto un certo fastidio per il modo aggressivo con cui Marc Marquez va a caccia di un gancio per fare il tempo: "Sta portando la cosa ad un altro livello"
Per staccare il pass per la Q2 di domani mattina ha dovuto attendere l'ultimo istante della FP2, proprio sotto alla bandiera a scacchi, ma in realtà Pecco Bagnaia non si ritiene così in difficoltà come potrebbe sembrare da fuori al termine della prima giornata di prove del Gran Premio di Francia di MotoGP.
Il pilota della Ducati è nono nella classifica cumulativa, ma in mattinata aveva dato la sensazione di poter essere quello attrezzato meglio di tutti in termini di passo. Poi improvvisamente la sua Desmosedici GP ha cambiato faccia, iniziando a rendergli la vita difficile. Fortunatamente per lui, però, il problema non era sulla sua moto, ma sulla gomma posteriore che aveva usato per il time attack della FP1 e che poi si era portato all'inizio della FP2. Anche se ci è voluto quasi un turno per capirlo, averlo fatto ha fatto tirare un sospiro di sollievo al leader del Mondiale.
"L'ultimo run mi ha aiutato molto ad essere tranquillo, perché prima ero abbastanza preoccupato. Stamattina andava tutto benissimo, ma poi dal time attack in avanti è stato tutto difficile. Pensavo che fosse solo perché non avevo preparato abbastanza la gomma posteriore e che non fosse ancora pronta, ma poi pomeriggio sono ripartito con la stessa gomma e non riuscivo a fare le cose che volevo, andavo lungo. Perdevo tanto anche in accelerazione, perché c'era tanto spin", ha detto Bagnaia a fine giornata.
"Appena abbiamo messo una gomma nuova, tutto è tornato perfetto. Non sono riuscito ad essere veloce come avrei voluto perché avevo perso feeling, ma il run del time attack è l'unico in cui mi sono sentito di nuovo alla grande sulla mia moto nella FP2. Alla fine era solo una gomma che non andava come avrebbe dovuto, ma ho perso quasi 50 minuti di sessione. Per questo siamo abbastanza sicuri che domani andrà meglio e sono contento di essere nella top 10", ha aggiunto.
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Anche nella gara scorsa, in Spagna, aveva vissuto un venerdì complicato, ma il campione del mondo ha ribadito che i motivi non sono gli stessi: "La situazione qui è molto diversa rispetto a Jerez. In Spagna facevo proprio fatica a guidare. Qui invece il feeling era perfetto stamattina e nell'ultimo run, perché potevo spingere e fare tutto quello che volevo. E' stato solo un problema di grip al posteriore, ma penso dovuto ad una gomma che non performava come avrebbe voluto".
Inevitabilmente, è stato chiamato a commentare anche il comportamento del rientrante Marc Marquez, che nella FP2 lo ha costretto a rinunciare ad un time attack per evitare di dargli una scia che il pilota della Honda ha cercato con una certa insistenza.
"In Malesia l'anno scorso stava facendo la stessa cosa, ma poi io sono caduto e lui si è messo in prima fila da solo. E' Marc Marquez, tutti sappiamo la velocità di Marc Marquez, quindi è una strategia che non condivido. Io sono proprio diverso, voglio stare da solo in qualifica o quando faccio il time attack. Lui ha la sua strategia e la sta portando ad un altro livello secondo me: quando chiudi, lui rimane lì. Se tu ti fermi con i piedi per terra, lui fa la stessa cosa. E' una strategia ancora più evoluta nell'attaccarsi rispetto a prima".
Quando poi gli è stato chiesto se crede che sia un qualcosa che magari il #93 prova a fare anche per infastidire i suoi avversari, ha aggiunto: "Non saprei quale sia il motivo, ma si attacca a chi sa che deve fare un tempo per forza per stare nei dieci e sfrutta quello".
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