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MotoGP, Austria, Libere 1: Zarco già sotto alla pole di Martin

Il francese della Ducati Pramac è uno dei pochi a montare la gomma soft, ma rifila quasi un secondo alle due Suzuki e scende subito sotto alla pole della settimana scorsa del compagno di squadra. Il più veloce con le medie è Nakagami, quarto, mentre Quartararo accusa un problema tecnico ed è sesto dietro all'Aprilia di Espargaro. Bagnaia chiude ottavo, Rossi 14esimo dietro a Bastianini e Marini.

Johann Zarco, Pramac Racing

A distanza di cinque giorni dal Gran Premio di Stiria, i piloti della MotoGP sono tornati in pista al Red Bull Ring per la prima sessione di prove libere del Gran Premio d'Austria e non si può di certo dire che non si sia visto che è la seconda gara sullo stesso tracciato.

Johann Zarco e la Ducati, infatti, hanno fatto una grande differenza: è vero che il francese è uno dei pochi ad aver montato una gomma soft sulla sua Desmosedici GP del Pramac Racing, ma con il suo 1'22"827, nuovo primato della pista, è riuscito addirittura a scendere subito sotto alla pole position realizzata la scorsa settimana dal compagno Jorge Martin, che invece stavolta ha iniziato più in sordina, con il decimo tempo a 1"2.

Il due volte iridato della Moto2 ha fatto veramente il vuoto alle sue spalle, perché ha rifilato rispettivamente quasi otto e nove decimi alle due Suzuki di Joan Mir ed Alex Rins, con gli spagnoli che sono gli unici ad avere montato la gomma soft oltre a lui, ma anche gli unici ad aver pagato un distacco di poco infereriore al secondo.

Il primo di quelli che invece hanno continuato a lavorare con la gomma media al posteriore è Takaaki Nakagami, che anche oggi sembra essersi confermato il riferimento in casa Honda dopo il bel quinto posto di domenica. Buona però anche la prestazione del suo compagno di box Alex Marquez, che è settimo ma davvero una manciata di millesimi più indietro.

Tra le due RC213V griffate LCR troviamo invece due piloti che hanno anche accusato dei problemi tecnici: si tratta di Aleix Espargaro e di Fabio Quartararo. Sull'Aprilia dello spagnolo pare ci sia stato un guasto alla pompa della benzina, ma poi nel finale è stato bravo a scalare la classifica fino al quinto posto. Il leader del Mondiale invece ha spento la sua M1 in seguito ad un warning, rimanendo fermo a bordo pista.

Per entrambi bisogna ricordare poi che sono gli unici portacolori dei loro team in questo fine settimana, con Lorenzo Savadori che è stato operato in seguito alla frattura al malleolo destro rimediata domenica scorsa nell'incidente con Dani Pedrosa, mentre Maverick Vinales è stato sospeso dalla Yamaha con l'accusa di aver tentato di danneggiare deliberatamente la sua M1 nel GP di Stiria.

Tornando a scorrere la classifica, per una Ducati che vola, quelle ufficiali sono un po' più in difficoltà: per trovare quella di Pecco Bagnaia bisogna scendere fino all'ottava posizione, con un ritardo di un secondo, ma anche il piemontese ha lavorato solo con la gomma media al posteriore. Stesso discorso che vale anche per Jack Miller, che però si ritrova addirittura 17esimo a 1"7 e si è anche reso protagonisti di un drittone nella ghiaia della curva 4, ripartendo comunque senza conseguenze.

Nono ed 11esimo tempo per le due Honda della HRC, rispettivamente con Marc Marquez e Pol Espargaro. C'è stato anche qualche attimo di apprensione per l'otto volte campione del mondo, che è rientrato ai box toccandosi la spalla destra, alla quale aveva già avuto problemi prima della frattura dell'omero destro che lo ha tenuto quasi un anno lontano dalla pista. Tuttavia, pochi minuti più tardi Marc è rientrato in pista, apparentemente senza strascichi.

Buona la prestazione delle due Ducati di Enea Bastianini e Luca Marini, che si sono issate in 12esima e 13esima posizione. Non bisogna dimenticare infatti che parliamo di due vecchie GP19. 14esimo tempo poi per Valentino Rossi, che è distanziato di circa un secondo e mezzo con la sua Yamaha Petronas, ma alla fine è meno di mezzo dalla M1 ufficiale di Quartararo.

Nonostante l'introduzione della nuova gomma anteriore dura, che si pensava potesse rappresentare un vantaggio, hanno continuato a faticare parecchio invece le KTM, con le RC16 che occupano quattro delle ultime sei posizioni, capitanate da quella di Miguel Oliveira in 15esima piazza. Alle loro spalle c'è solo Cal Crutchlow, che continua a faticare come sostituto dell'infortunato Franco Morbidelli in sella alla Yamaha Petronas.

Cla Pilota Moto Giri Tempo Gap Distacco km/h
1 France Johann Zarco Ducati 22 1'22.827     188.025
2 Spain Joan Mir Suzuki 20 1'23.625 0.798 0.798 186.231
3 Spain Alex Rins Suzuki 22 1'23.730 0.903 0.105 185.997
4 Japan Takaaki Nakagami Honda 21 1'23.790 0.963 0.060 185.864
5 Spain Aleix Espargaro Aprilia 16 1'23.841 1.014 0.051 185.751
6 France Fabio Quartararo Yamaha 21 1'23.865 1.038 0.024 185.698
7 Spain Alex Marquez Honda 20 1'23.881 1.054 0.016 185.663
8 Italy Francesco Bagnaia Ducati 23 1'23.903 1.076 0.022 185.614
9 Spain Marc Márquez Alenta Honda 22 1'23.967 1.140 0.064 185.472
10 Spain Jorge Martin Ducati 21 1'24.044 1.217 0.077 185.302
11 Spain Pol Espargaro Honda 22 1'24.097 1.270 0.053 185.186
12 Italy Enea Bastianini Ducati 22 1'24.237 1.410 0.140 184.878
13 Italy Luca Marini Ducati 23 1'24.330 1.503 0.093 184.674
14 Italy Valentino Rossi Yamaha 23 1'24.335 1.508 0.005 184.663
15 Portugal Miguel Oliveira KTM 22 1'24.347 1.520 0.012 184.637
16 South Africa Brad Binder KTM 24 1'24.492 1.665 0.145 184.320
17 Australia Jack Miller Ducati 22 1'24.528 1.701 0.036 184.241
18 Italy Danilo Petrucci KTM 21 1'24.755 1.928 0.227 183.748
19 Spain Iker Lecuona KTM 21 1'24.792 1.965 0.037 183.668
20 United Kingdom Cal Crutchlow Yamaha 21 1'25.295 2.468 0.503 182.585

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