MotoGP, Assen, Libere 1: Quartararo nell'1-2 Yamaha, brutto volo per Lorenzo
Il francese del Team Petronas continua a stupire e precede Vinales. Terzo Petrucci con la Ducati dopo un highside, mentre sono indietro Rossi e Dovizioso. Lorenzo cade ad alta velocità alla curva 7 e finisce al centro medico.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Le Yamaha hanno monopolizzato le prime due posizioni nella sessione inaugurale del weekend del GP d'Olanda di MotoGP. Dopo aver conquistato il suo primo podio a Barcellona, Fabio Quartararo ha iniziato alla grande anche il weekend di Assen, perché ha messo tutti in fila in 1'33"909, anche se va detto che il francese ha sfruttato una gomma nuova nel finale.
Alle sue spalle c'è Maverick Vinales, che probabilmente invece è quello che ha dato la sensazione di avere il passo migliore, perché è stato davanti praticamente per tutti i 45 minuti a disposizione, vedendosi scavalcara solo a pochi secondi dal termine. Lo spagnolo è il solo ad essere sceso sotto all'1'34" oltre a Quartararo con il suo 1'33"986.
Non è stata una sessione altrettanto positiva per le altre due M1, perché Valentino Rossi e Franco Morbidelli si sono dovuti accontentare invece della 12esima e della 17esima posizione, con il "Dottore" che però ha perso diversi minuti all'inizio del turno, a causa di un problema con il sensore della velocità della ruota anteriore.
Questa FP1 è stata segnata anche dalla bruttissima caduta di cui è stato vittima Jorge Lorenzo alla curva 7: il maiorchino è scivolato ad altissima velocità ed è stato portato al Centro Medico perchè ha manifestato dolore alla schiena, oltre ad essere parso piuttosto rintronato. Come se non bastasse, ha letteralmente demolito la Honda con il telaio rinforzato in carbonio che oggi portava per la prima volta in un weekend di gara. In queste condizioni, il 18esimo tempo è una cosa che passa quasi in secondo piano.
Lo spagnolo però non è stato il solo a finire ruote all'aria, perché anche Danilo Petrucci è incappato in un brutto highside ad alta velocità alla curva 14 nei primi minuti. Il pilota della Ducati però ha reagito alla grande, perché proprio sotto alla bandiera a scacchi si è portato in terza posizione, staccato di 260 millesimi dal miglior tempo di Quartararo.
Decisamente più attardato il suo compagno Andrea Dovizioso, che non è andato oltre al 13esimo tempo. Con un weekend che non promette pioggia, il forlivese però ha sfruttato questa sessione per portare avanti il lavoro di comparazione con il nuovo telaio con rinforzo in carbonio della Ducati, quindi non deve preoccupare troppo il suo distacco di otto decimi.
Continuando a scorrere la classifica, in quarta posizione c'è la Suzuki di Alex Rins, che paga però mezzo secondo dalla vetta, tallonata da Takaaki Nakagami. Il giapponese si è preso a sorpresa la palma di miglior pilota Honda, nonostante nei primissimi minuti del turno si sia reso protagonista di una scivolata alla curva 8. Va detto poi che Marc Marquez e Cal Crutchlow sono subito nella sua scia, nell'arco di circa un decimo, con il leader del Mondiale che ha portato fino alla fine del turno una coppia di gomme morbide, per di più con un ottimo passo.
Una delle sorprese della mattinata è l'ottavo tempo di Karel Abraham con la Ducati Avintia, mentre Pol Espargaro si è proposto ancora una volta come una presenza ormai quasi fissa nella top 10, staccando il nono tempo con la sua KTM, davanti ad un'altra Ducati, ma con i colori del Pramac Racing, quella di Jack Miller.
Positivo l'inizio del weekend di Andrea Iannone: il pilota di Vasto è stato costantemente nelle prime posizioni con la sua Aprilia e alla fine è rimasto fuori dalla top 10 per appena 24 millesimi, chiudendo 11esimo, davanti a due big come Rossi e Dovizioso.
C'è stato qualche attimo di apprensione invece per il suo compagno di squadra Aleix Espargaro, caduto alla curva 5. La sua è stata una scivolata banale, ma bisogna ricordare che era al rientro dopo le due piccole fratture alla gamba sinistra rimediate a Barcellona. In ogni caso, il pilota di Granollers è poi tornato in sella alla sua RS-GP, quindi non sembrano esserci state complicazioni.
Inizio in salita invece per Pecco Bagnaia e la cosa stupisce, visto che Assen è una delle sue piste preferite: il campione del mondo della Moto2 non ha trovato il feeling con l'anteriore della sua Ducati Pramac e quindi si ritrova in coda al gruppo.
Cla | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | Fabio Quartararo | Yamaha | 22 | 1'33.909 | 174.117 | |||
2 | Maverick Viñales | Yamaha | 23 | 1'33.986 | 0.077 | 0.077 | 173.974 | |
3 | Danilo Petrucci | Ducati | 16 | 1'34.169 | 0.260 | 0.183 | 173.636 | |
4 | Alex Rins | Suzuki | 20 | 1'34.423 | 0.514 | 0.254 | 173.169 | |
5 | Takaaki Nakagami | Honda | 17 | 1'34.441 | 0.532 | 0.018 | 173.136 | |
6 | Marc Márquez Alenta | Honda | 21 | 1'34.522 | 0.613 | 0.081 | 172.988 | |
7 | Cal Crutchlow | Honda | 20 | 1'34.589 | 0.680 | 0.067 | 172.865 | |
8 | Karel Abraham | Ducati | 17 | 1'34.596 | 0.687 | 0.007 | 172.852 | |
9 | Pol Espargaro | KTM | 18 | 1'34.659 | 0.750 | 0.063 | 172.737 | |
10 | Jack Miller | Ducati | 19 | 1'34.674 | 0.765 | 0.015 | 172.710 | |
11 | Andrea Iannone | Aprilia | 22 | 1'34.698 | 0.789 | 0.024 | 172.666 | |
12 | Valentino Rossi | Yamaha | 19 | 1'34.746 | 0.837 | 0.048 | 172.579 | |
13 | Andrea Dovizioso | Ducati | 20 | 1'34.756 | 0.847 | 0.010 | 172.561 | |
14 | Aleix Espargaro | Aprilia | 17 | 1'34.921 | 1.012 | 0.165 | 172.261 | |
15 | Tito Rabat | Ducati | 21 | 1'34.988 | 1.079 | 0.067 | 172.139 | |
16 | Joan Mir | Suzuki | 21 | 1'35.134 | 1.225 | 0.146 | 171.875 | |
17 | Franco Morbidelli | Yamaha | 22 | 1'35.500 | 1.591 | 0.366 | 171.216 | |
18 | Jorge Lorenzo | Honda | 16 | 1'35.661 | 1.752 | 0.161 | 170.928 | |
19 | Johann Zarco | KTM | 17 | 1'35.759 | 1.850 | 0.098 | 170.753 | |
20 | Miguel Oliveira | KTM | 20 | 1'35.769 | 1.860 | 0.010 | 170.735 | |
21 | Francesco Bagnaia | Ducati | 19 | 1'36.168 | 2.259 | 0.399 | 170.027 | |
22 | Hafizh Syahrin | KTM | 19 | 1'36.321 | 2.412 | 0.153 | 169.757 | |
Guarda i risultati completi |
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