MotoGP | Assen, Libere 1: Bezzecchi fa la differenza, Bagnaia fatica
Il pilota della Mooney VR46 comanda praticamente dall'inizio alla fine e chiude con un margine di oltre tre decimi nei confronti dell'Aprilia di un ritrovato Vinales e di Alex Marquez. Bagnaia non prova il time attack, ma la sua molto è molto nervosa ed è 12° ad oltre un secondo. Quartararo chiude quinto nonostante un alluce fratturato, mentre il rientrante Marc Marquez è staccatissimo.
La prima sessione di prove libere del Gran Premio d'Olanda di MotoGP ha avuto un grande protagonista e il suo nome è Marco Bezzecchi. Il pilota della Mooney VR46 ha conquistato proprio ad Assen il suo primo podio nella classe regina nella passata stagione e stamani ha dimostrato che non è stata affatto una cosa casuale.
"Bez" ha messo la sua Ducati davanti a tutti fin dalle primissime fasi del turno e si è costantemente migliorato, riallargando la forbice sui rivali ogni qual volta che provavano ad avvicinarsi. Alla fine, ha fermato il cronometro su un tempo di 1'32"246, rifilando ben 314 millesimi al diretto inseguitore. Ma per inquadrare quanto abbia fatto la differenza basta dire che ci sono solo 9 piloti nello spazio di un secondo, pochi per la MotoGP odierna.
Alle sue spalle, c'è stato un segnale importante da Maverick Vinales ed è curioso che anche per lo spagnolo e per l'Aprilia sia tornato a brillare il sole proprio sulla pista su cui hanno centrato il primo podio insieme 12 mesi fa. Tra le altre cose, non sembra affatto male neanche il passo che è riuscito a mettere insieme prima del time attack in sella alla sua RS-GP.
Ancora una volta, però, sono state le Ducati a fare la parte del leone, con la Casa di Borgo Panigale che al momento avrebbe portato cinque moto in Q2. A seguire, in terza ed in quarta posizione ci sono infatti le Desmosedici GP di Alex Marquez e Johann Zarco, con il francese che nel finale ha scalato la classifica nonostante una scivolata ad alta velocità alla curva 15.
Sesto poi c'è Luca Marini ed ottavo il dominatore del Gran Premio di Germania, lo spagnolo Jorge Martin, che a tempo scaduto è rimasto a piedi, a secco di benzina. All'appello quindi manca il leader iridato Pecco Bagnaia: è vero che il campione del mondo non ha montato la gomma soft nel finale e questo spiega in parte la sua 12° posizione a 1"2. Ma lo è altrettanto che la sua Desmosedici GP non pare per niente a posto, perché prima non riusciva a fermarla, poi ha dato la sensazione di essere molto instabile nei cambi di direzione.
Chi invece può tirare un sospiro di sollievo è Fabio Quartararo. Il pilota della Yamaha è arrivato ad Assen con l'alluce sinistro fratturato mentre faceva una corsetta ad Amsterdan (sarà rivisto dopo la sessione per questo), ma non sembra avere grossi problemi, visto che è riuscito a chiudere con il quinto tempo, staccato di poco meno di mezzo secondo su una pista che in passato era sempre stata amica per lui e per la M1.
Il quadro dei piloti che al momento avrebbero accesso diretto alla Q2 contempla anche la Honda LCR di Takaaki Nakagami, autore del settimo tempo, con la KTM di Jack Miller e l'Aprilia di Aleix Espargaro ad occupare rispettivamente la nona e la decima piazza. Al momento quindi Bagnaia sarebbe in buona compagnia in Q1, visto che anche Brad Binder lo precede solamente in 11° posizione con la sua KTM.
Ma out c'è anche il suo compagno di squadra Enea Bastianini, solamente 17° dopo essere incappato in una caduta alla curva 10, ma soprattutto Marc Marquez. Il pilota della Honda, tornato in sella dopo il forfait di domenica scorsa in Germania, pare effettivamente in grande difficoltà. Oltre alla frattura del pollice sinistro diagnosticata subito dopo la caduta del Warm-Up del Sachsenring, ha scoperto di avere una costola incrinata e stamani ha chiuso solo 21° a 1"8. Il fatto che Iker Lecuona, sostituto dell'infortunato Joan Mir, sia solo a tre decimi da lui dice molto della situazione.
Per quanto riguarda gli altri italiani, Fabio Di Giannantonio è 14°, mentre Franco Morbidelli è 16°, ma va detto che gli è stato cancellato il suo miglior tempo e con quello probabilmente sarebbe stato nella top 10. In pista poi c'è anche il collaudatore Aprilia, Lorenzo Savadori, che ha chiuso 20°. Bisogna segnalare poi le scivolate senza conseguenze di Augusto Fernandez (13°) alla curva 10 e di Miguel Oliveira (15°) alla curva 1.
Cla | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | Marco Bezzecchi | Ducati | 20 | 1'32.246 | 177.256 | ||
2 | Maverick Viñales | Aprilia | 20 | 1'32.560 | 0.314 | 0.314 | 176.655 |
3 | Alex Marquez | Ducati | 20 | 1'32.614 | 0.368 | 0.054 | 176.552 |
4 | Johann Zarco | Ducati | 16 | 1'32.762 | 0.516 | 0.148 | 176.270 |
5 | Fabio Quartararo | Yamaha | 18 | 1'32.804 | 0.558 | 0.042 | 176.190 |
6 | Luca Marini | Ducati | 19 | 1'32.881 | 0.635 | 0.077 | 176.044 |
7 | Takaaki Nakagami | Honda | 20 | 1'32.981 | 0.735 | 0.100 | 175.855 |
8 | Jorge Martin | Ducati | 20 | 1'33.067 | 0.821 | 0.086 | 175.692 |
9 | Jack Miller | KTM | 20 | 1'33.087 | 0.841 | 0.020 | 175.655 |
10 | Aleix Espargaro | Aprilia | 19 | 1'33.421 | 1.175 | 0.334 | 175.027 |
11 | Brad Binder | KTM | 19 | 1'33.486 | 1.240 | 0.065 | 174.905 |
12 | Francesco Bagnaia | Ducati | 17 | 1'33.498 | 1.252 | 0.012 | 174.882 |
13 | Augusto Fernandez | KTM | 18 | 1'33.588 | 1.342 | 0.090 | 174.714 |
14 | Fabio Di Giannantonio | Ducati | 18 | 1'33.633 | 1.387 | 0.045 | 174.630 |
15 | Miguel Oliveira | Aprilia | 18 | 1'33.673 | 1.427 | 0.040 | 174.556 |
16 | Franco Morbidelli | Yamaha | 18 | 1'33.893 | 1.647 | 0.220 | 174.147 |
17 | Enea Bastianini | Ducati | 15 | 1'33.902 | 1.656 | 0.009 | 174.130 |
18 | Raul Fernandez | Aprilia | 18 | 1'33.941 | 1.695 | 0.039 | 174.058 |
19 | Stefan Bradl | Honda | 20 | 1'33.989 | 1.743 | 0.048 | 173.969 |
20 | Lorenzo Savadori | Aprilia | 20 | 1'34.055 | 1.809 | 0.066 | 173.847 |
21 | Marc Marquez | Honda | 19 | 1'34.111 | 1.865 | 0.056 | 173.743 |
22 | Iker Lecuona | Honda | 21 | 1'34.363 | 2.117 | 0.252 | 173.279 |
23 | Jonas Folger | KTM | 16 | 1'34.741 | 2.495 | 0.378 | 172.588 |
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