MotoGP, Aragon: Marquez senza rivali, che rimonta Dovizioso!
Il pilota della Honda scappa fin dai primi giri e centra l'ottavo successo stagionale. Dietro di lui però Dovizioso sfodera una grande rimonta dal decimo posto in griglia. Bene le Ducati, perché terzo c'è Miller davanti a Vinales. Super Aleix Espargaro, settimo con l'Aprilia davanti a Rossi.
Foto di: Motogp.com
Il numero otto è un numero ricorrente nella domenica di Marc Marquez a Motorland Aragon. Otto come le vittorie ottenute in questa stagione in MotoGP, ma soprattutto otto come i titoli iridati che ormai sono veramente ad un passo. Tra due settimane, in Thailandia, il pilota della Honda si giocherà infatti il suo primo match point per il sesto sigillo nella classe regina.
Il GP d'Aragon è stato una pratica che il pilota della Honda ha archiviato nello spazio di una manciata di giri. E' partito con un ritmo dell'1'48" che è stato insostenibile per tutti i suoi inseguitori e si è subito costruito un margine che poi ha amministrato senza difficoltà, allontanando i fantasmi del clamoroso errore che aveva commesso ad Austin (caduto quando era in fuga solitaria), che aveva evocato più volte nel weekend.
Dopo una qualifica complicata, le Ducati hanno rialzato la testa in gara, con Andrea Dovizioso e Jack Miller che sono andati a completare il podio. In particolare, è stata strepitosa la rimonta del forlivese, che prendeva il via dal decimo posto sulla griglia, ma non ha perso la calma ed ha gestito alla grande il ritmo con la gomma soft al posteriore.
Ad uno ad uno, "Desmodovi" ha infilato tutti i suoi avversari, arrivando a riprendere a tre giri dal termine il codone della Yamaha di Maverick Vinales, "sverniciata" di motore sul lungo rettilineo opposto del tracciato aragonese.
La prova di Miller invece è stata più costante, perché nelle prime fasi era stato lui a comandare il gruppetto degli inseguitori di Marquez, prima di cedere lo scettro a Vinales. Una volta arrivato alle sue spalle Dovizioso, "Jackass" gli ha dato strada e questa si è rivelata una scelta vincente, perché pure lui è riuscito ad andare a riprendere lo spagnolo, infilandolo alla curva 1 all'ultimo giro e conquistando il terzo podio stagionale dopo quelli di Austin e Brno.
In casa Yamaha quindi questa volta sono rimasti a bocca asciutta, forse traditi anche dalla scelta della gomma dura al posteriore che non sembra aver dato i dividendi sperati. Se Vinales si è giocato il podio fino alla fine, Fabio Quartararo questa volta ha perso subito il trenino dei migliori e si è dovuto accontentare del quinto posto finale, ma più staccato.
E' andata decisamente peggio ai due italiani, Valentino Rossi e Franco Morbidelli: il "Dottore" è rimasto nel gruppetto di testa solo per pochi passaggi, poi ha perso diverse posizioni fino a chiudere ottavo. "Morbido" invece è stato steso al primo giro alla curva 12 da Alex Rins, poi punito per questo con una Long Lap Penalty e nono al traguardo con la sua Suzuki. Lo spagnolo dopo la gara si è andato subito a scusare con Franco, che a sua volta ha reagito con grande fair play.
Davanti a Valentino, Aleix Espargaro è stato senza dubbio uno degli eroi della domenica di Aragon: il quinto posto in griglia di ieri non è stato un bluff per lui e per l'Aprilia, perché è arrivato a meno di 5" dal podio, chiudendo in settima posizione, alle spalle anche della Honda LCR di Cal Crutchlow.
Top 10 sfiorata anche per Andrea Iannone, 11esimo dietro all'altra Honda LCR di Takaaki Nakagami e davanti alla Ducati di un Danilo Petrucci che a differenza di Dovizioso non è riuscito a raddrizzare una qualifica da dimenticare. Una brutta gara (ha chiuso a quasi 30" dal compagno) che gli è costata anche il terzo posto nel Mondiale a favore di Alex Rins.
Complice l'infortunio di Pol Espargaro, operato questa mattina a Barcellona, la migliore delle KTM è stata quella di Miguel Oliveira in 13esima posizione. Dispiace invece per Pecco Bagnaia, rimasto fuori dai punti per un soffio, in 16esima posizione con la sua Ducati Pramac.
Da dimenticare la gara di Jorge Lorenzo: il maiorchino della Honda non è riuscito neanche ad inserirsi in zona punti, chiudendo 20esimo con il solo Hafizh Syahrin alle spalle, ma soprattutto pagando ancora 46" nei confronti di Marc Marquez. Un vero e proprio disastro...
Cla | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | Marc Márquez Alenta | Honda | 23 | 41'57.221 | 166.9 | 25 | |||
2 | Andrea Dovizioso | Ducati | 23 | 42'02.057 | 4.836 | 4.836 | 166.6 | 20 | |
3 | Jack Miller | Ducati | 23 | 42'02.651 | 5.430 | 0.594 | 166.6 | 16 | |
4 | Maverick Viñales | Yamaha | 23 | 42'03.032 | 5.811 | 0.381 | 166.6 | 13 | |
5 | Fabio Quartararo | Yamaha | 23 | 42'06.145 | 8.924 | 3.113 | 166.4 | 11 | |
6 | Cal Crutchlow | Honda | 23 | 42'07.611 | 10.390 | 1.466 | 166.3 | 10 | |
7 | Aleix Espargaro | Aprilia | 23 | 42'07.662 | 10.441 | 0.051 | 166.3 | 9 | |
8 | Valentino Rossi | Yamaha | 23 | 42'20.844 | 23.623 | 13.182 | 165.4 | 8 | |
9 | Alex Rins | Suzuki | 23 | 42'25.219 | 27.998 | 4.375 | 165.1 | 7 | |
10 | Takaaki Nakagami | Honda | 23 | 42'28.463 | 31.242 | 3.244 | 164.9 | 6 | |
11 | Andrea Iannone | Aprilia | 23 | 42'29.845 | 32.624 | 1.382 | 164.8 | 5 | |
12 | Danilo Petrucci | Ducati | 23 | 42'30.264 | 33.043 | 0.419 | 164.8 | 4 | |
13 | Miguel Oliveira | KTM | 23 | 42'30.284 | 33.063 | 0.020 | 164.8 | 3 | |
14 | Joan Mir | Suzuki | 23 | 42'30.584 | 33.363 | 0.30 | 164.8 | 2 | |
15 | Tito Rabat | Ducati | 23 | 42'33.579 | 36.358 | 2.995 | 164.6 | 1 | |
16 | Francesco Bagnaia | Ducati | 23 | 42'38.516 | 41.295 | 4.937 | 164.3 | ||
17 | Mika Kallio | KTM | 23 | 42'40.204 | 42.983 | 1.688 | 164.1 | ||
18 | Karel Abraham | Ducati | 23 | 42'41.101 | 43.880 | 0.897 | 164.1 | ||
19 | Bradley Smith | Aprilia | 23 | 42'41.50 | 44.279 | 0.399 | 164.1 | ||
20 | Jorge Lorenzo | Honda | 23 | 42'43.308 | 46.087 | 1.808 | 163.9 | ||
21 | Hafizh Syahrin | KTM | 23 | 42'44.529 | 47.308 | 1.221 | 163.9 | ||
Franco Morbidelli | Yamaha | 0 | |||||||
Guarda i risultati completi |
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