MotoGP, Aragon, Libere 2: Miller suona la carica Ducati
Le Desmosedici GP occupano quattro delle prime sei posizioni con l'australiano che detta il ritmo e Bagnaia che scivola ma è sesto, ma stupisce anche Bastianini, nono. Ottima Aprilia, seconda con Aleix Espargaro e con Vinales che prosegue l'apprendistato in terza posizione. La sorpresa è Crutchlow con il terzo tempo. Quartararo viene punto da un insetto ed è settimo. Marquez invece cade e chiude 20esimo, ma è in Q2 con il tempo del mattino. Solamente 18esimo Rossi.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Che la musica fosse cambiata per le Ducati ad Aragon lo si era intuito questa mattina, ma il risultato della seconda sessione di prove libere della MotoGP sembra averlo scolpito nella pietra, con le quattro Desmosedici GP factory che si sono andate a piazzare tutte nelle prime sei posizioni.
La più veloce è stata quella di Jack Miller, che è riuscito a dare una zampata in 1'47"613, crono che gli ha permesso di distanziare di oltre due decimi gli inseguitori. Come detto, le Desmosedici GP però sono state davvero tutte molto competitive, perché in quarta, quinta e sesta posizione troviamo nell'ordine Johann Zarco, Jorge Martin e Pecco Bagnaia.
Il francese ha dato una scalata decisa alla classifica proprio nel finale, risultando l'ultimo tra i piloti capaci di infrangere il muro dell'1'48". Lo spagnolo ha fatto un bel balzo avanti rispetto alla FP1, dimostrando che aveva solo bisogno di prendere le misure a questo tracciato su una MotoGP per tornare ai livelli delle ultime uscite. L'italiano invece ha perso un po' di tempo per una scivolata alla curva 5, ma proprio all'ultimo giro si è portato a 419 millesimi dal compagno di squadra.
Tra le Ducati si sono messi in evidenza due outsider, anche se il primo ormai non possiamo più considerarlo così, visto che stiamo parlando di Aleix Espargaro: dopo il podio di Silverstone, il pilota dell'Aprilia ha iniziato con il piede giusto anche ad Aragon, piazzandosi secondo a 273 millesimi. Nell'altro lato del box della Casa di Noale è proseguito il lavoro di apprendistato di Maverick Vinales, sceso sotto il muro dell'1'49" e rimasto a meno di un secondo dal compagno con un tempo che però gli vale solo la 19esima posizione.
La vera sorpresa di questa FP2 è stata Cal Crutchlow, che alla quarta gara dopo il rientro sembra aver ritrovato tutti i meccanismi, piazzando la sua Yamaha ufficiale in terza posizione. Il collaudatore britannico è stato addirittura più veloce del leader iridato Fabio Quartararo, che si è dovuto accontentare del settimo tempo a quattro decimi con l'altra M1. Va detto però che "El Diablo" è stato probabilmente punto da un insetto quando è stato il momento di fare il time attack e quindi la sua prestazione andrà rivalutata domattina.
Dopo aver brillato in mattinata, hanno fatto decisamente più fatica le Honda: la migliore è stata quella di Takaaki Nakagami in ottava posizione, mentre bisogna scorrere la classifica addirittura fino alla 20esima per trovare Marc Marquez. L'otto volte iridato è caduto alla curva 16 nelle prime fasi del turno, danneggiando sensibilmente la sua RC213V e, avendo già usato la gomma soft stamani, non ha fatto il time attack nel finale. Al momento comunque sarebbe in Q2 con il tempo della FP1, alle spese di Pol Espargaro, che si ritrova a fare i conti con un decimo tempo "inutile".
Davanti a "Polyccio" c'è un'altra delle altre rivelazioni odierne, ovvero Enea Bastianini: il pilota della Avintia Esponsorama è stato pochi millesimi più lento delle Ducati ufficiali con una vecchia GP19 e quindi merita che la sua prestazione venga sottolineata. E' stata una FP2 difficile invece per le Suzuki e le KTM, che al momento non sarebbero rappresentate in Q2. Alex Rins ha sfiorato la top 10 con l'11esimo tempo, mentre Joan Mir si ritrova addirittura in 21esima e penultima posizione. Passando alle KTM, la migliore delle RC16 è stata quella di Brad Binder in 12esima posizione, mentre Danilo Petrucci ha chiuso un paio di posizioni più indietro.
Continua a faticare parecchio Valentino Rossi, autore del 18esimo tempo con la sua Yamaha Petronas, staccato di poco più di un secondo. Il "Dottore" non ha mai amato questa pista e lo si sta vedendo una volta di più. Ha fatto poco meglio invece suo fratello Luca Marini, che occupa la 15esima posizione con la Ducati di Sky VR46 Avintia.
Cla | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | Jack Miller | Ducati | 17 | 1'47.613 | 169.875 | ||
2 | Aleix Espargaro | Aprilia | 19 | 1'47.886 | 0.273 | 0.273 | 169.445 |
3 | Cal Crutchlow | Yamaha | 19 | 1'47.897 | 0.284 | 0.011 | 169.428 |
4 | Johann Zarco | Ducati | 18 | 1'47.988 | 0.375 | 0.091 | 169.285 |
5 | Jorge Martin | Ducati | 17 | 1'48.023 | 0.410 | 0.035 | 169.230 |
6 | Francesco Bagnaia | Ducati | 15 | 1'48.032 | 0.419 | 0.009 | 169.216 |
7 | Fabio Quartararo | Yamaha | 17 | 1'48.034 | 0.421 | 0.002 | 169.213 |
8 | Takaaki Nakagami | Honda | 19 | 1'48.057 | 0.444 | 0.023 | 169.177 |
9 | Enea Bastianini | Ducati | 17 | 1'48.086 | 0.473 | 0.029 | 169.131 |
10 | Pol Espargaro | Honda | 16 | 1'48.166 | 0.553 | 0.080 | 169.006 |
11 | Alex Rins | Suzuki | 20 | 1'48.267 | 0.654 | 0.101 | 168.849 |
12 | Brad Binder | KTM | 17 | 1'48.278 | 0.665 | 0.011 | 168.832 |
13 | Alex Marquez | Honda | 19 | 1'48.314 | 0.701 | 0.036 | 168.775 |
14 | Danilo Petrucci | KTM | 17 | 1'48.351 | 0.738 | 0.037 | 168.718 |
15 | Luca Marini | Ducati | 18 | 1'48.456 | 0.843 | 0.105 | 168.554 |
16 | Iker Lecuona | KTM | 18 | 1'48.526 | 0.913 | 0.070 | 168.446 |
17 | Miguel Oliveira | KTM | 20 | 1'48.623 | 1.010 | 0.097 | 168.295 |
18 | Valentino Rossi | Yamaha | 17 | 1'48.649 | 1.036 | 0.026 | 168.255 |
19 | Maverick Viñales | Aprilia | 20 | 1'48.755 | 1.142 | 0.106 | 168.091 |
20 | Marc Márquez Alenta | Honda | 15 | 1'48.827 | 1.214 | 0.072 | 167.980 |
21 | Joan Mir | Suzuki | 16 | 1'48.886 | 1.273 | 0.059 | 167.889 |
22 | Jake Dixon | Yamaha | 17 | 1'49.987 | 2.374 | 1.101 | 166.208 |
Guarda i risultati completi |
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