MotoGP | Aprilia: il telaio in carbonio è un'opzione per il 2024
Il collaudatore Luca Savadori ha avuto il privilegio di portare al debutto nei test svolti a Misano Adriatico nei giorni scorsi la RS-GP dotata di telaio in materiali compositi. Due i vantaggi rispetto al perimetrale in alluminio: meno peso e più rigidezza. Marco De Luca, Head of Vehicle Dept di Aprilia Racing, ci sta pensando da due anni: ora i tempi sono maturi per lanciare un progetto che viaggia parallelo allo sviluppo della moto attuale. Potrebbe diventare un'opzione da giocare l'anno prossimo...
Ce lo aspettavamo e non ha disilluso le aspettative: Marco De Luca è da un paio di anni che pensa a reintrodurre un telaio in carbonio in MotoGP. Luca Savadori, tester dell’Aprilia, nei giorni scorsi a Misano Adriatico ha avuto il privilegio di portare in pista la prima GP-RS dotata di un telaio in materiali compositi destando molta curiosità nel paddock di Silverstone, dove la novità, ovviamente, non si è vista.
La squadra di Noale ha deciso di spingere molto forte nella ricerca nella categoria regina del MotoMondiale: lo staff di Massimo Rivola non è soltanto protagonista in campo aerodinamico con nuove soluzioni che puntualmente vengono validate in uno dei due wind tunnel di Toyota Motorsport a Colonia e copiate dalla concorrenza (come i profili sugli steli della forcella), ma il direttore tecnico Romano Albesiano crede che sia maturo il tempo per il ritorno a un telaio in carbonio.
L’unico precedente in MotoGP era stato quello della Ducati: dal 2009 al 2011 la squadra di Borgo Panigale si era affidata a un telaio monoscocca disegnato dall’ingegner Filippo Preziosi che comprendeva anche l’airbox del motore che aveva funzione portante. Una soluzione molto innovativa che fu bocciata dall’arrivo alla Ducati di Valentino Rossi che spinse per il ritorno a un telaio perimetrale in alluminio.
Da allora il composito è servito essenzialmente a dare un “vestito” all’aerodinamica. Marco De Luca, Head of Vehicle Dept di Aprilia Racing, invece, ha voluto riprendere un concetto che era stato riposto nel cassetto: il telaio della GP-RS ha rinunciato alla costruzione in metallo per passare ai compositi, senza certe esasperazioni che aveva la Ducati.
Due gli aspetti importanti: il peso minore e la maggiore rigidezza. Si passa da un telaio perimetrale in alluminio caratterizzato da spessori variabili del metallo, ai materiali compositi con fibre orientate in modo specifico con resine epossidiche dalle caratteristiche diverse. Si tratta di un nuovo filone di ricerca facilitato dall’evoluzione dei sistemi CFD che consentono simulazioni al computer: la GP-RS tutta “nera” è a tutti gli effetti un prototipo che l’Aprilia Racing schiererà anche nei prossimi collaudi del test team.
Nei piani della Casa veneziana non c’è il debutto in gara in questa stagione: per ora è e resta un progetto parallelo allo sviluppo della RS-GP, ma se i risultati delle prossime apparizioni in pista saranno in linea con i dati di simulazione, l’opzione del telaio in carbonio potrebbe diventare allettante per la moto 2024.
È evidente che l’Aprilia Racing ha aperto una nuova strada: scopriremo nei prossimi mesi se diventerà un percorso che anche gli avversari dovranno analizzare e studiare. Non ci stupiremmo affatto se nel paddock ci sia qualcun altro che si è fatto ingolosire dalle tecnologie di F1…
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