MotoGP | Aprilia: c'è una presa per il raffreddamento del pilota
Dopo il ritiro di Vinales in Thailandia per il crollo fisico dovuto alle temperature generate dalla sua RS-GP, la squadra di Noale, per un altro appuntamento molto caldo come Sepang, ha introdotto un'inedita presa che canalizza l'aria dal cupolino fino al casco dei piloti. La soluzione è stata resa disponibile per tutti i quattro rider del marchio, aprendo una nuova via di sviluppo a tutela dei propri conduttori che hanno apprezzato la modifica.
L’Aprilia Racing è molto impegnata non solo a evolvere la RS-GP da un punto di vista tecnico, ma i tecnici diretti da Romano Albesiano stanno lavorando anche per mettere i loro piloti nella migliore condizione di sopportare l’afa degli appuntamenti più caldi, proprio come la Malesia, che si somma alle temperature che vengono generate dalle moderne MotoGP.
Sulla RS-GP si sta discutendo del divieto scattato a Sepang di utilizzare quella che è stata definita la frizione semi-automatica che dall’Australia dovrebbe essere stata a disposizione dei piloti del team ufficiale, ma ha suscitato una certa curiosità anche la cura con cui il team di Noale ha cercato di intervenire per “rinfrescare” i propri piloti.
Sul lato sinistro del cupolino, infatti, è facile osservare la presenza di una presa di forma ellittica, lunga e stretta, che serve a pescare l’aria e convogliarla in un condotto flessibile che arriva sopra al serbatoio della RS-GP per aprirsi in uno sfogo che permette al pilota di trovarsi in un “ambiente” meno ostico e più ventilato.
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Maverick Vinales, Aprilia Racing Team
L’Aprilia, infatti, ha fatto tesoro del ritiro di Maverick Vinales in occasione del GP della Thailandia al Chang International Circuit, dove con una temperatura dell’aria di 32 gradi e il 65% di umidità non era riuscito a concludere la gara: "Non sono riuscito a finire la gara – aveva ammesso un Maverick stremato -. C'era un caldo infernale che proveniva dalla moto e ho fatto due o tre giri in cui non riuscivo nemmeno a respirare. Ho deciso di fermarmi perché non aveva senso continuare”.
Lo spagnolo aveva voluto spiegare che a mandarlo in crisi fisica non erano state le condizioni ambientali difficili: "No, no. Si trattava del calore che si sprigionava dalla moto: dobbiamo migliorare questo aspetto, perché altrimenti non sarò in grado di finire la gara a Sepang".
Detto e fatto: a Sepang nelle prove libere c’erano 33 gradi e in Malesia si aggiunge sempre un alto gradiente di umidità a peggiorare il percepito dei piloti, ma per questo appuntamento l’Aprilia è corsa ai ripari mettendo a disposizione dei suoi rider una soluzione studiata apposta: il flusso che viene convogliato verso il casco ha la funzione di allontanare il calore prodotto dalla meccanica.
Le attuali MotoGP, molto vestite, con carrozzerie studiate per il massimo sfruttamento dell’aerodinamica e del carico aerodinamico, per non rovinare i flussi sviluppati in galleria del vento con le perdite, tendono a smaltire il calore in prossimità del pilota. Avere un vantaggio nelle forme non serve a niente se poi chi è in sella va in difficoltà respiratoria come Maverick in Thailandia: la trovata dei tecnici Aprilia è una prima soluzione interessante…
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Aprilia air duct system, Maverick Vinales, Aprilia Racing Team
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