MotoGP | Aprilia aveva nascosto l’ala a Sepang per evitare copie
Aprilia ha montato questo sabato a Portimao un nuovo pacchetto aerodinamico che aveva già portato ai test di Sepang ma che non aveva provato per evitare che venisse copiato.
Il team Aprilia ha montato questo sabato pomeriggio, durante la prima giornata di test ufficiali pre-stagionali a Portimao, un kit aerodinamico completamente nuovo sulla moto di Aleix Espargaro. In questo pacchetto spicca un piccolo alettone nella parte frontale che non si era mai visto prima su una moto da corsa.
Uno dei massimi responsabili di ingegneria della Casa di Noale, Marco De Luca (Capo del Dipartimento di dinamica dei veicoli di Aprilia Racing) è il “padre” dell’idea e l’incaricato di portarla avanti. De Luca si trova alla sua quarta stagione in MotoGP, dove è arrivato grazie a Massimo Rivola, e proviene dal mondo dell’automobilismo. Dopo aver frequentato ingegneria aerospaziale a Roma, la sua carriera professionale è iniziata in Formula 1 nel team Minardi nel 1990, passando poi per Benetton F1 e Ferrari (2000-2001). È diventato il massimo responsabile dell’aerodinamica sia in Formula 1 sia in GT, nel DTM con Mercedes e McLaren, dove è stato prima di arrivare in Aprilia.
“Il lavoro aerodinamico della nostra moto non si ispira direttamente alle auto, l’aerodinamica è un concetto globale e noi stiamo lavorando a soluzioni originali per ottenere ciò che chiedono i piloti”, spiega De Luca a Motorsport.com. “Che si tratti di una migliore stabilità in frenata, un miglior inserimento in curva, che la moto non si muova ad alte velocità, eccetera. La MotoGP ha delle moto sempre più sofisticate e potente, hanno bisogno di un’aerodinamica precisa perché si mantengano in linea”, aggiungi l’ingegnere.
Aprilia RS-GP, Aleix Espargaró
Photo by: Germán Garcia Casanova
Evitare lo “spionaggio”
L’aspetto curioso di questo nuovo pacchetto aerodinamico, in cui spicca questa piccola aletta all’altezza della gomma anteriore, è che fosse pronto per essere provato già nei test dello scorso mese di febbraio in Malesia.
“Lo avevamo portato a Sepang e tutto era pronto per montarlo sulla moto”, ha spiegato Aleix Espargaro venerdì a Motorsport.com. “Ma alla fine abbiamo deciso di non tirarlo fuori affinché non ci copiassero”, ha detto riferendosi al resto dei team ed evitando così il classico spionaggio nel paddock.
Infatti, Aprilia ha lavorato anche sull’ala posteriore sopra il codone, una soluzione totalmente diversa da quella della Ducati e disposta in forma orizzontale come quella di un’auto. Questa soluzione è stata imitata da Yamaha, anche se il pezzo continua ad essere conservato in una scatola.
“Sappiamo che Yamaha ha fatto un’ala come la nostra, questo ci consente di sapere cosa cercano”, ha spiegato un ingegnere Aprilia. “L’ala di Ducati, a forma di cresta, è per migliorare la stabilità al momento di fermare la moto. L’ala orizzontale invece ha lo scopo di trovare un passo migliore in curva, che è ciò che cerca Yamaha”, ha sottolineato.
Al momento bisognerà attendere per vedere l’ala della M1, una soluzione per ottenere passo in curva, virtù che questa moto aveva ma che si è persa negli ultimi anni.
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