MotoGP, Andalusia: Quartararo nel tris Yamaha, Rossi terzo
Fabio va a punteggio pieno con le Yamaha che monopolizzano il podio e Valentino che chiude terzo. Peccato per Bagnaia, tradito dalla Ducati quando era secondo.
Si dice che quando il gatto non c'è, i topi ballano. Se il felino è Marc Marquez, che ci ha provato, ma si è dovuto arrendere di fronte all'omero appena operato, la parte del roditore è toccata a Fabio Quartararo, che bisogna dire che ha ballato veramente alla grande.
Tutti indicano il francese della Yamaha Petronas come il futuro della MotoGP, ma in queste prime due uscite stagionali ha dimostrato di essere già anche il presente con due pole position ed altrettante cavalcate trionfali.
Quella del Gran Premio d'Andalusia è stata ancora più perentoria di quella della settimana scorsa: scattato benissimo dalla prima casella dello schieramento, ha subito messo la sua M1 davanti a tutti ed ha impostato un ritmo insostenibile per gli inseguitori, involandosi verso una vittoria che vale un emblematico 50-0 nei confronti di Marquez.
Forse l'unico che avrebbe potuto avere il ritmo per provare a stargli dietro è Pecco Bagnaia, che oggi avrebbe meritato sicuramente più fortuna. Il pilota della Ducati Pramac non è partito benissimo, ma con il passare dei giri si è sbarazzato di tutti gli avversari e al 12esimo passaggio ha infilato un ottimo Valentino Rossi, secondo fino a quel momento.
L'ex campione del mondo della Moto2 sembrava lanciatissimo verso il suo primo podio in carriera, ma al 19esimo giro la sua Ducati è andata in fumo come i sogni di gloria del torinese, spalancando così le porte ad una tripletta Yamaha, ma anche ad un grande duello tra Rossi e Maverick Vinales.
Il "Dottore" ha tenuto duro fino al penultimo giro, ma poi non ha potuto fare nulla quando lo spagnolo gli è entrato con decisione alla curva 10, mettendo una bella pezza ad una gara che si stava mettendo decisamente male nella parte centrale, quando era finito alle spalle di altri piloti che poi hanno dovuto cedere alla malasorte.
Stiamo parlando di Jack Miller, caduto rovinosamente ma senza conseguenze alla curva 9 all'11esimo giro. Ma soprattutto di Franco Morbidelli, che ha visto la sua Yamaha ammutolirsi all'inizio del 17esimo giro quando era incollato al codone della M1 di Rossi, quindi pienamente in lotta per il podio.
Un podio che Rossi è riuscito a ritrovare dopo un'astinenza di ben 17 gare. Se la prestazione disastrosa della settimana scorsa aveva fatto riaffiorare dubbi sulla sua voglia di continuare, oggi il 9 volte iridato ha dimostrato di avere ancora tanto da dire in MotoGP, perché è vero che ci sono stati tanti ritiri, ma lui non è mai stato più in basso del terzo posto.
Ai piedi del podio ci ha pensato Takaaki Nakagami a tenere in alto l'onore della Honda. Senza Marquez e con Cal Crutchlow acciaccato, il giapponese della Honda LCR ha sfoderato il miglior weekend della sua carriera in MotoGP, mancando il podio per appena mezzo secondo. Top 5 per la Suzuki con Joan Mir, ma è innegabile che dalla Casa di Hamamatsu ci si sarebbe aspettati di più.
Dal 14esimo posto in griglia, Andrea Dovizioso ha rimontato fino al sesto, che lo ha reso ancora una volta la migliore delle Ducati, anche se va detto che le altre sono state costrette al ritiro, compresa quella di Danilo Petrucci. Il forlivese si era rifatto sotto alla zona podio, ma poi non ha trovato la zampata e la classifica dice già -24 su Quartararo nonostante l'assenza di Marquez.
Settima la prima delle KTM, che è stata quella di Pol Espargaro, ma per la Casa austriaca la gara si è messa subito in salita, con Miguel Oliveira che ha visto vanificare la sua miglior qualifica in MotoGP dal futuro compagno di squadra Brad Binder, poi a sua volta vittima di un highside verso metà gara.
Il portoghese della KTM Tech 3, che scattava dalla quinta posizione, è stato centrato dal sudafricano alla prima staccata ed è stato lanciato in un highside. Top 10 anche per Alex Marquez, che è riuscito a concludere ottavo, davanti alla Ducati Avintia di Johann Zarco.
Stoici invece gli infortunati Alex Rins e Cal Crutchlow, che hanno stretto i denti nonostante il caldo infernale, tagliando il traguardo in decima ed in 13esima posizione.
Finita nella ghiaia della via di fuga anche la gara dell'Aprilia di Aleix Espargaro, che quindi nuovamente non è riuscito a mostrare il potenziale in gara della nuova RS-GP. Discorso che vale anche per Bradley Smith, coinvolto pure lui nell'incidente delle due KTM alla prima curva e 12esimo al traguardo.
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Cla | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | Fabio Quartararo | Yamaha | 25 | 41'22.666 | 160.3 | 25 | ||
2 | Maverick Viñales | Yamaha | 25 | 41'27.161 | 4.495 | 4.495 | 160.0 | 20 |
3 | Valentino Rossi | Yamaha | 25 | 41'28.212 | 5.546 | 1.051 | 159.9 | 16 |
4 | Takaaki Nakagami | Honda | 25 | 41'28.779 | 6.113 | 0.567 | 159.9 | 13 |
5 | Joan Mir | Suzuki | 25 | 41'30.359 | 7.693 | 1.580 | 159.8 | 11 |
6 | Andrea Dovizioso | Ducati | 25 | 41'35.220 | 12.554 | 4.861 | 159.5 | 10 |
7 | Pol Espargaro | KTM | 25 | 41'40.154 | 17.488 | 4.934 | 159.2 | 9 |
8 | Alex Marquez | Honda | 25 | 41'42.023 | 19.357 | 1.869 | 159.0 | 8 |
9 | Johann Zarco | Ducati | 25 | 41'46.189 | 23.523 | 4.166 | 158.8 | 7 |
10 | Alex Rins | Suzuki | 25 | 41'49.757 | 27.091 | 3.568 | 158.6 | 6 |
11 | Tito Rabat | Ducati | 25 | 41'56.294 | 33.628 | 6.537 | 158.1 | 5 |
12 | Bradley Smith | Aprilia | 25 | 41'58.972 | 36.306 | 2.678 | 158.0 | 4 |
13 | Cal Crutchlow | Honda | 24 | 42'08.349 | 1 Lap | 1 Lap | 151.1 | 3 |
Francesco Bagnaia | Ducati | 19 | 31'28.905 | 6 Laps | 5 Laps | 160.1 | ||
Franco Morbidelli | Yamaha | 16 | 26'32.951 | 9 Laps | 3 Laps | 159.9 | ||
Brad Binder | KTM | 12 | 20'08.345 | 13 Laps | 4 Laps | 158.1 | ||
Danilo Petrucci | Ducati | 11 | 18'20.066 | 14 Laps | 1 Lap | 159.2 | ||
Jack Miller | Ducati | 10 | 16'37.234 | 15 Laps | 1 Lap | 159.6 | ||
Aleix Espargaro | Aprilia | 8 | 13'23.222 | 17 Laps | 2 Laps | 158.5 | ||
Iker Lecuona | KTM | 5 | 8'28.029 | 20 Laps | 3 Laps | 156.7 | ||
Miguel Oliveira | KTM | 0 | ||||||
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