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MotoGP | Aleix Espargaro scrive la storia dell'Aprilia in Argentina!

Prima storica affermazione per la Casa di Noale e per il pilota di Granollers a Termas de Rio Hondo. Ora Aleix è anche in testa al Mondiale, quindi si può sognare. Martin ci prova fino alla fine, ma si deve accontentare del secondo posto. Bene le Suzuki, terza e quarta con Rins e Mir. Bagnaia rimonta fino al quinto posto, mentre Quartararo chiude solo ottavo.

Aleix Espargaro, Aprilia Racing Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Il Gran Premio d'Argentina 2022 resterà nella storia della MotoGP, ma non lo farà per il ritardo del cargo dei materiali o per il format del weekend ridotto a soli due giorni. Lo farà perché a Termas de Rio Hondo è arrivata, meritatissima, la prima vittoria nella classe regina dell'Aprilia, che è anche la prima di uno strepitoso Aleix Espargaro.

Un marchio che aveva fatto incetta di trionfi nelle classi minori, ma alla quale era sempre mancato il colpo in quella più importante. E che colpo, perché contemporaneamente al successo è arrivata anche la leadership nella classifica iridata per il piota di Granollers, a riprova del fatto che questa RS-GP è già una moto versatile e capace di essere competitiva su varie tipologie di circuito.

Dopo la bellissima pole position di ieri, arrivata a 22 anni dall'ultima della Casa di Noale in 500cc, e con il passo che Aleix aveva mostrato nelle prove, in molti lo davano come grande favorito. Tuttavia, Jorge Martin gli ha fatto sudare le proverbiali sette camicie per prendersi il gradino più alto del podio.

Al via è stato infatti il portacolori della Ducati Pramac a prendere il comando delle operazioni, con Espargaro che però è sempre rimasto nel codone della sua Desmosedici GP, dando vita ad una fuga in tandem. Ad otto giri dal termine, Aleix poi ha iniziato le prove generali del sorpasso, con un paio di attacchi andati a vuoto alla curva 5, quando la sua RS-GP è finita lunga in staccata.

Quando ne mancavano cinque alla bandiera a scacchi, però, Espargaro ha trovato il giusto riferimento in staccata ed ha chiuso la curva davanti a "Martinator". A quel punto ha controllato fino al penultimo giro, quando è riuscito a dare uno strappetto che gli ha permesso di vivere con serenità l'ultima tornata per andare a scrivere una pagina di storia del motociclismo.

Martin comunque torna a casa con nuove certezze dopo i due zero delle prime due gare. Oggi ha corso da protagonista e si è preso 20 punti che potranno essere pesanti nel proseguimento della stagione.

E' stata una giornata decisamente positiva anche per la Suzuki, che ha piazzato le due GSX-RR in terza e quarta posizione. Alex Rins ha completato il podio, seguito dal compagno di squadra Joan Mir. Probabilmente il passo dei due piloti avrebbe potuto consentire anche qualcosa in più, ma una partenza ed una qualifica non troppo brillante hanno complicato la loro corsa.

Discorso che può valere anche per Pecco Bagnaia, che nel suo piccolo è riuscito finalmente a dare una svolta positiva alla sua stagione con il quinto posto. Il passo mostrato oggi dal ducatista è stato davvero interessante e, se non fosse partito 13°, probabilmente avrebbe potuto battagliare per il podio, visto che ha perso anche parecchio tempo nella battaglia con Luca Marini.

Buona anche la gara di Brad Binder, che con il sesto posto mantiene la sua KTM al secondo posto nel Mondiale, seppur staccata di sette lunghezze da Espargaro. Peccato invece per l'altra Aprilia di Maverick Vinales, che finalmente ha corso da protagonista, ma si è visto soffiare la top 5 proprio negli ultimi due giri, dovendosi accontentare del settimo posto. Il passo avanti in sella alla RS-GP comunque è stato evidente, anche se ora va riconfermato ad Austin.

Difficilissima invece la domenica della Yamaha: Fabio Quartararo è precipitato in classifica nelle prime fasi della corsa, ritrovandosi addirittura 13° ad un certo punto, anche se poi ci ha messo una pezza risalendo fino all'ottavo posto. Sfortunatissimi invece Franco Morbidelli ed Andrea Dovizioso, fermati rispettivamente da una gomma bucata e dall'abbassatore anteriore bloccato dopo la partenza.

E' andata anche peggio alla Honda: Pol Espargaro è caduto quando era in battaglia per le posizioni da podio, quindi alla fine la migliore delle RC213V è stata quella di Takaaki Nakagami, 12° al traguardo. Davanti a lui c'è un terzetto di italiani composto da Marco Bezzecchi, alla prima top 10 in MotoGP, Enea Bastianini e Marini.

Il rookie del Mooney VR46 Racing Team è stato bravissimo a rimontare dal 17° posto in griglia. Discorso inverso per il suo compagno di box, precipitato 11° con il passare dei giri dopo aver preso il via dalla prima fila. Senza un drittone alla curva 5 avrebbe potuto fare qualcosina in più "Bestia", che comunque è sempre terzo nel Mondiale, a -9. Ritirato invece il suo compagno di squadra Fabio Di Giannantonio, caduto proprio nel finale. Male pure Jack Miller, solo 14° con la sua Ducati.

Cla Pilota Moto Giri Tempo Gap Distacco km/h Punti
1 Spain Aleix Espargaro Aprilia 25 -       25
2 Spain Jorge Martin Ducati 25 0.807 0.807 0.807   20
3 Spain Alex Rins Suzuki 25 1.330 1.330 0.523   16
4 Spain Joan Mir Suzuki 25 1.831 1.831 0.501   13
5 Italy Francesco Bagnaia Ducati 25 5.840 5.840 4.009   11
6 South Africa Brad Binder KTM 25 6.192 6.192 0.352   10
7 Spain Maverick Viñales Aprilia 25 6.540 6.540 0.348   9
8 France Fabio Quartararo Yamaha 25 10.215 10.215 3.675   8
9 Italy Marco Bezzecchi Ducati 25 12.622 12.622 2.407   7
10 Italy Enea Bastianini Ducati 25 12.987 12.987 0.365   6
11 Italy Luca Marini Ducati 25 13.962 13.962 0.975   5
12 Japan Takaaki Nakagami Honda 25 14.002 14.002 0.040   4
13 Portugal Miguel Oliveira KTM 25 14.456 14.456 0.454   3
14 Australia Jack Miller Ducati 25 14.898 14.898 0.442   2
15 Spain Alex Marquez Honda 25 23.472 23.472 8.574   1
16 Spain Raul Fernandez KTM 25 25.862 25.862 2.390    
17 Australia Remy Gardner KTM 25 28.711 28.711 2.849    
18 South Africa Darryn Binder Yamaha 25 28.784 28.784 0.073    
19 Germany Stefan Bradl Honda 25 31.943 31.943 3.159    
20 Italy Andrea Dovizioso Yamaha 22 1'21.442 3 Laps 3 Laps    
  Italy Fabio Di Giannantonio Ducati 22          
  Spain Pol Espargaro Honda 14          
  Italy Franco Morbidelli Yamaha 7          
  France Johann Zarco Ducati 5          

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