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MotoGP | Aleix Espargaro: “Dovrò operarmi per una fibrosi al braccio”

Il pilota Aprilia è stato costretto a chiudere in anticipo i test a Portimao a causa del dolore al braccio che lo affligge da ieri. Aleix Espargaro si è sottoposto a un’ecografia che ha rilevato una fibrosi muscolare al braccio, pertanto sta valutando l’idea di operarsi già domani.

Aleix Espargaro, Aprilia Racing Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

I test di Portimao sono stati agrodolci per Aleix Espargaro, contento dei progressi e delle novità portate da Aprilia, ma decisamente meno soddisfatto dal punto di ista fisico. Un dolore al braccio destro infatti lo ha costretto a fermarsi in anticipo sia nella prima giornata sia in quella conclusiva, arrivando ad affermare di aver bisogno di un’operazione.

“Sfortunatamente non ho potuto fare molti giri, non ho forza nel braccio, come ieri”, conferma il catalano. Già nella giornata di ieri aveva lamentato il dolore al braccio che non gli consentiva di avere forza sufficiente per guidare. “Ho fatto solo un paio di run per provare un po’ di geometrie e qualcosa per la gara. Non abbiamo lavorato sullo sviluppo per il futuro, ma sono stato comunque veloce e sono positivo. Ma non guido bene e non ho forza, posso fare giusto due giri e basta”.

Insospettito e preoccupato dai sintomi, Espargaro si è subito sottoposto a un’ecografia, che ha rilevato una fibrosi che preme sul muscolo. Il pilota di Granollers aveva infatti escluso la sindrome compartimentale, che si manifesta con il passare dei giri, dopo aver fatto molto sforzo sul braccio. Nel suo caso invece il dolore è apparso sin da subito: “Ho fatto un’ecografia e ho una grande fibrosi che spinge sul muscolo, per questo non ho forza nel braccio. Sembra che debbano aprire di nuovo, non dovrebbe essere un’operazione troppo invasiva, ma domani alle 10 sarò alla Clinica Dexeus per fare altri esami. Mi preoccupa perché non è un arm-pump, non avevo forza già dal primo giro, è molto strano. Si vede una grande infiammazione nella zona interessata, è un po’ frustrante”.

Aleix Espargaro, Aprilia Racing Team

Aleix Espargaro, Aprilia Racing Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

“I medici dicono che può essere stata causata da un colpo nella caduta o uno stress eccessivo sul braccio. In Malesia non ho avuto alcun problema, zero. Qui all’improvviso mi hanno fatto un’ecografia e si vede questa fibrosi grande. Penso che nemmeno loro possano sapere da dove viene. È come una contrattura, poi aver fatto un movimento sbagliato ma non puoi individuare precisamente. Sì, potrebbe venire dalla caduta, quando sono caduto alla Curva 1, ma secondo me non è conseguenza di quella”, spiega Aleix ipotizzando le cause di questa fibrosi.

Al netto del problema fisico, Aprilia è stata una grande protagonista di questi test, in cui si è mostrata la seconda forza in campo dietro una Ducati dominatrice. Le soluzioni portate dalla Casa di Noale sono state interessanti e il catalano ne è soddisfatto: “Per l’omologazione è tutto ok. Io e Maverick usiamo cose diverse e ognuno omologherà la sua. Un’altra cosa che abbiamo provato ieri è una cosa che non ha niente a che vedere con l’omologazione perché non sono appendici che escono dalla carena. Ossia, si possono mettere e togliere in base alle esigenze. Dipende dalle piste o se si fa una gara o una qualifica. Non è il primo anno che abbiamo le ali, ma da poco abbiamo tante appendici, quindi stiamo imparando. Ci saranno alcune piste in cui le avremo magari in qualifica per il giro secco e non per la gara in modo che la moto sia un po’ più maneggevole”.

Inoltre, il maggiore dei fratelli Espargaro sta lavorando alla sperimentazione del Mips, un sistema di protezione ulteriore del casco che evita danni permanenti al cervello in caso di impatto. Nel ciclismo è già molto usato e lo spagnolo lo sta portando in MotoGP, dove diventerà obbligatorio fra qualche anno: “Mips è un sistema di plastica che funziona come un puzzle, si inserisce tra la calotta e la spuma del casco. Quando questo riceve un impatto molto forte, il mips distribuisce l’energia per non mandare il colpo al cervello ed evita danni permanenti. Io sono ambasciatore della marca che lo sperimenta, sui caschi da bici già è in uso da qualche anno e non capisco perché ci stiamo mettendo tanto a introdurlo. È una soluzione molto interessante, da noi sarà obbligatorio entro tre o quattro anni. Questo è il primo anno che si sviluppa e io sono molto contento di sperimentarlo”.

 

Proprio a proposito di sicurezza, Aleix Espargaro è stato interpellato sulla questione ghiaia. Questa, per via della sua conformazione molto grossa, ha causato un trauma cranico a Fabio Di Giannantonio, costretto a fermarsi nella giornata odierna. Il portacolori Aprilia, da sempre in prima linea sulla sicurezza, non si tira indietro e dice la sua: “Non voglio più parlare di questa cosa. Ne parliamo da quattro anni e non ci ascolta nessuno. L’abbiamo detto tante volte, ieri anche Maverick ha avuto un problema con la ghiaia, come Diggia. Anche a Jerez ne abbiamo parlato mille volte prima che cambiassero”.

“Cosa facciamo, li ammazziamo? Non c’è nulla che possiamo fare. Diciamo quello che pensiamo e poi non possiamo fare molto altro. La cosa sbagliata sarebbe stare in silenzio, ma noi ne parliamo anche in Safety Commission. Non c’è alcuna reazione, perciò non so. Cambiarla per il gran premio? Dicono sempre che le cose sono previste, sarà vero? La cambieranno per la gara forse, non so”, conclude.

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