MotoGP | Albesiano: "Abbiamo circa 20 combinazioni diverse per la RS-GP"
Il responsabile tecnico dell'Aprilia ha fatto il punto sul lavoro fatto nei test di Sepang, spiegando che con tutto il materiale messo a disposizione dei piloti c'è la possibilità di allestire circa 20 combinazioni diverse della RS-GP, a riprova di quanto lo sviluppo prosegua a ritmo incessante. E la Casa di Noale ha stupito soprattutto per le sue novità aerodinamiche.
Se la Ducati ha impressionato per le sue doti velocistiche nei primi tre giorni del test collettivi della MotoGP 2024 a Sepang, il marchio che ha destato più curiosità è senza ombra di dubbio l'Aprilia. Da qualche tempo a questa parte i tecnici di Noale stanno provando a strappare ai rivali di Borgo Panigale la palma di reparto corse più innovativo e anche in Malesia le RS-GP hanno mostrato delle novità molto interessanti.
Su tutte il nuovo codone dotato di quello che ricorda molto da vicino un diffusore di F1. Ma non solo, perché per la prima volta si è visto anche un rastrello per le rilevazioni aerodinamiche su una moto della classe regina. Segno di quanto la Casa veneta abbia deciso di puntare con decisione su quella che ormai è a tutti gli effetti la nuova frontiera della MotoGP.
I test malesi sono stati anche l'occasione per un interessante briefing con il responsabile tecnico Romano Albesiano, che ha fatto il punto della situazione sullo sviluppo delle moto 2024 che saranno portate in gara non solo dai due piloti ufficiali, Aleix Espargaro e Maverick Vinales, ma anche da Miguel Oliveira.
"Il nostro programma prevedeva di far riprendere il ritmo ai nostri piloti, che infatti hanno cominciato con l'ultima versione della moto 2023. Una volta completato questo processo, sono saliti sulla RS-GP 2024 per cominciare le prove comparative, che riguardano non solo l'aerodinamica, ma anche altre componenti, perché con tutte le cose che abbiamo introdotto negli ultimi anni la moto è diventata un vero e proprio puzzle. Abbiamo circa una ventina di possibili combinazioni e sono davvero tante per tre giorni di test", ha detto Albesiano riguardo al programma di lavoro previsto a Sepang.
"Siamo partiti con una configurazione abbastanza vicina a quella della moto vecchia, allo scopo di capire se la nuova moto fosse ok dal punto di vista meccanico. Una volta che abbiamo avuto questa conferma, abbiamo avuto modo di cominciare a giocare con tutte queste parti", ha aggiunto.
Aprilia Racing Team tailpiece
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Sulla RS-GP sono piuttosto visibili le novità a livello aerodinamico, quindi ha incuriosito il fatto che l'Aprilia sia stata la prima ad introdurre il concetto dell'ala posteriore, ma che questa poi sia diventata un elemento diffuso sulle moto della concorrenza e tardi ad arrivare invece per quelli che ci hanno pensato per primi.
"Per diverse ragioni, sulla nostra moto non è così facile far funzionare l'ala posteriore. Abbiamo alcune idee, ma non ci è completamente chiaro il perché. L'abbiamo provata di nuovo anche qua, ma bisogna cambiare parecchio il bilanciamento della moto. La moto sembra non accettarla, quindi non c'è un beneficio immediato quando la montiamo. Probabilmente è un qualcosa di collegato alla distribuzione dei pesi della moto".
Parlando sempre di posteriore, sul "diffusore" che si è visto in Malesia, ha aggiunto: "Quando si aumenta il carico sul posteriore, bisogna cercare di compensare questa cosa sull'anteriore, ma il lavoro che abbiamo fatto serve a fare in modo che ci sia più contatto della gomma posteriore con il suolo. Portare carico sul posteriore comunque non è facile e se ci riesci è un qualcosa che ti può far fare uno step definitivo".
Nei giorni scorsi, come detto, non è passato inosservato il vistoso rastrello che è stato montato sulla RS-GP di Oliveira. Albesiano ne ha spiegato la funzione, che è esattamente la stessa di quelli che vediamo montati sulle monoposto di F1 durante i test invernali.
"Noi disegnamo la moto simulando i flussi attorno alla moto ed al pilota con dei programmi del computer. Questi ti permettono di fare delle previsioni, che però hanno bisogno di essere confermate come ogni altro calcolo con degli esperimenti. Questo strumento ci permette di capire se il computer dice la verità, fornendo una mappa delle pressioni che si generano sul posteriore della moto. Ovviamente poi anche la galleria del vento consente di avere una conferma dei valori virtuali, ma questa è una prova importante".
Miguel Oliveira, Squadra corse Trackhouse
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Lo scorso anno c'è stato un tema fondamentale che è stato quello dell'innalzamento della temperatura e della pressione della gomma anteriore, che rende le moto complicate da guidare, soprattutto quando sono in trenino. Un argomento che è stato al centro del lavoro fatto durante l'inverno dai tecnici di Noale.
"Questo è uno dei punti chiave dello sviluppo aerodinamico, perché bisogna disegnare dei device che evitino che il caldo del disco freno possa essere trasferito al cerchio e quindi alla gomma. Tutti i costruttori stanno lavorando su questo aspetto per limitare il surriscaldamento della gomma".
Guardando più in casa Aprilia invece c'è da trovare una soluzione anche per quanto riguarda le vampate di caldo che arrivano al pilota dal motore, che sono state un problema soprattutto quando è stato il momento di affrontare le gare asiatiche nella passata staigone.
"Ci stiamo lavorando, ma non abbiamo ancora risolto il problema. Abbiamo fatto una simulazione facendo girare tre moto insieme, ma abbiamo bisogno di fare ancora tanto lavoro prima delle gare asiatiche, altrimenti i nostri piloti saranno ancora in grande difficoltà", ha concluso.
Romano Albesiano, Aprilia Racing Team
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
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