MotoGP | A Valencia vince Rins, ma Bagnaia è sul tetto del mondo!
La Suzuki si congeda con una clamorosa vittoria, ma a fare festa è la Ducati: Bagnaia corre con intelligenza, stando lontano dai guai e con il nono posto è campione del mondo. Anche perché il rivale Quartararo non riesce a fare meglio del quarto posto, un risultato che non gli bastava. Sul podio salgono anche Brad Binder e Martin, mentre Bastianini con l'ottavo posto è terzo nel Mondiale, mentre Aleix Espargaro si ritira.
Pecco Bagnaia e la Ducati sono sul tetto del mondo. Quella di Valencia è stata un'ultima gara ad alta tensione, nella quale magari il piemontese non è stato protagonista quanto avrebbe voluto. Ma il nono posto sotto alla bandiera a scacchi gli è bastato per laurearsi campione del mondo della MotoGP per la prima volta nella sua carriera, scrivendo una pagina di storia del motociclismo.
Erano 50 anni infatti che un pilota italiano non riusciva a vincere il titolo della classe regina in sella ad una moto nostrana. E non si va a scomodare un binomio banale, perché parliamo di Giacomo Agostini e della MV Agusta. Ma Pecco è anche il primo italiano a riportare il Mondiale a casa nostra dopo un'altra leggenda, Valentino Rossi, che era stato campione per l'ultima volta nel 2009.
E non può mancare poi il riferimento ad un altro mito, Casey Stoner, che fino ad oggi era stato l'unico campione in sella alla Rossa. Insomma, anche se è solo il secondo titolo della sua carriera, dopo quello del 2018 in Moto2, Bagnaia oggi è già entrato nella storia.
Il suo compito probabilmente lo ha fatto al meglio nelle primissime fasi della corsa, con una buonissima partenza dalla terza fila che lo ha portato subito nella scia del rivale Fabio Quartararo. Al secondo giro poi è arrivato il tanto atteso duello tra i due contendenti, nel quale c'è scappato anche un contatto che ha fatto saltare un'aletta della Desmosedici GP.
In questo frangente però Pecco è stato intelligente, perché battagliando con "El Diablo" gli ha fatto perdere terreno con il gruppetto di testa, impedendogli di fatto di andare ad inseguire quella vittoria che per lui era l'unica chance per laurearsi campione.
Da qui in avanti, la sua è stata una gara di pure gestione, perché Bagnaia ha preferito lasciare spazio a tutti i piloti che si affacciavano nel codone della sua Ducati, arretrando alla fine fino alla nona posizione più dolce della sua carriera probabilmente, che ha subito festeggiato in pista con tutti i vertici della Ducati, ma anche con gli amici della VR46 Riders Academy, compreso il "Dottore". A Borgo Panigale si festeggia quindi la Tripla Corona, visto che i precedenza erano già arrivati anche il titolo Costruttori e quello Team per la squadra ufficiale.
A Quartararo però va dato il merito di averci provato fino alla fine ad andare a riprendere il gruppetto di testa, anche se poi si è dovuto accontentare di chiudere al quarto posto, cedendo il trono di campione del mondo al rivale, che è anche andato ad abbracciare sportivamente al parco chiuso.
Ma è stata una domenica da ricordare per tanti ed in particolare per la Suzuki, che si congeda alla MotoGP con la bellissima vittoria di Alex Rins, la seconda nelle ultime tre gare, con lo spagnolo che ha comandato praticamente dal via fino alla bandiera a scacchi. In negativo invece per Marc Marquez e Jack Miller: il pilota della Honda è scivolato quando era nel gruppetto di testa e per la prima volta chiude un'annata senza vittorie. L'australiano invece si è congedato dalla Ducati con una scivolata nel finale, quando poteva ancora artigliare il podio.
Bellissima invece la gara di Brad Binder, che probabilmente se all'inizio non fosse stato estremamente cauto nel tentare di superare Bagnaia avrebbe potuto vincere. Nella seconda parte di gara era infatti il più veloce in pista e alla fine è arrivato quasi a riprendere anche a Rins, dopo aver passato di forza tutti gli avversari che gli si paravano davanti. A completare il podio poi c'è Jorge Martin, finalmente riuscito a concretizzare anche in gara il grande potenziale mostrato in qualifica.
Nella lotta per il terzo posto nel Mondiale a spuntarla è stato invece Enea Bastianini, al quale è bastato l'ottavo posto per raggiungere l'obiettivo. Il rivale Aleix Espargaro è stato purtroppo costretto al ritiro dopo poche tornate, apparentemente per un problema tecnico. Il 2022 quindi si chiude con una grande delusione per l'Aprilia, che fino a poche settimane fa sognava addirittura il Mondiale e ora invece si ritrova giù dal podio finale.
Cla | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | Alex Rins | Suzuki | 27 | - | 25 | |||
2 | Brad Binder | KTM | 27 | 0.396 | 0.396 | 0.396 | 20 | |
3 | Jorge Martin | Ducati | 27 | 1.059 | 1.059 | 0.663 | 16 | |
4 | Fabio Quartararo | Yamaha | 27 | 1.911 | 1.911 | 0.852 | 13 | |
5 | Miguel Oliveira | KTM | 27 | 7.122 | 7.122 | 5.211 | 11 | |
6 | Joan Mir | Suzuki | 27 | 7.735 | 7.735 | 0.613 | 10 | |
7 | Luca Marini | Ducati | 27 | 8.524 | 8.524 | 0.789 | 9 | |
8 | Enea Bastianini | Ducati | 27 | 12.038 | 12.038 | 3.514 | 8 | |
9 | Francesco Bagnaia | Ducati | 27 | 14.441 | 14.441 | 2.403 | 7 | |
10 | Franco Morbidelli | Yamaha | 27 | 14.676 | 14.676 | 0.235 | 6 | |
11 | Marco Bezzecchi | Ducati | 27 | 17.655 | 17.655 | 2.979 | 5 | |
12 | Raul Fernandez | KTM | 27 | 24.870 | 24.870 | 7.215 | 4 | |
13 | Remy Gardner | KTM | 27 | 26.546 | 26.546 | 1.676 | 3 | |
14 | Takaaki Nakagami | Honda | 27 | 26.610 | 26.610 | 0.064 | 2 | |
15 | Fabio Di Giannantonio | Ducati | 27 | 31.819 | 31.819 | 5.209 | 1 | |
16 | Cal Crutchlow | Yamaha | 27 | 1'28.870 | 1'28.870 | 57.051 | ||
17 | Alex Marquez | Honda | 26 | 45.055 | 1 Lap | 1 Lap | ||
Jack Miller | Ducati | 22 | ||||||
Johann Zarco | Ducati | 15 | ||||||
Maverick Viñales | Aprilia | 15 | ||||||
Marc Marquez | Honda | 9 | ||||||
Pol Espargaro | Honda | 4 | ||||||
Darryn Binder | Yamaha | 4 | ||||||
Aleix Espargaro | Aprilia | 3 | ||||||
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