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MotoGP Test di Novembre a Valencia

MotoGP | Test Valencia, è già 2024: occhi puntati su Marquez e Marini

Neanche 48 ore dopo l'incoronazione di Pecco Bagnaia come campione del mondo, la MotoGP è già pronta a tornare in pista per il primo test del 2024. Tante le novità, ma su tutte spiccano il debutto di Marc Marquez sulla Ducati e quello di Luca Marini nei panni di pilota ufficiale Honda. La sessione durerà dalle 10 alle 17 e Motorsport.com la seguirà in diretta per tutta la giornata.

Luca Marini, Repsol Honda Team

Sono passate poco più di 24 ore da quando Pecco Bagnaia ha conquistato il suo secondo titolo iridato consecutivo della MotoGP, ma il pilota della Ducati non potrà cullarsi sugli allori troppo a lungo perché da domani sarà già il momento di iniziare a pensare al 2024. A Valencia infatti andrà in scena il primo test collettivo in vista della prossima stagione.

Un test che si è riempito di fascino grazie al mercato piloti veramente infuocato che ha caratterizzato le ultime settimane. Ed è inevitabile che gli occhi saranno puntati soprattutto su Marc Marquez, che salirà per la prima volta sulla Ducati del Gresini Racing, ma soprattutto per la prima volta da quando è sbarcato sul pianeta MotoGP non sarà in sella ad una Honda e non vestirà i colori Repsol.

In tanti sono pronti a scommettere che l'otto volte campione del mondo farà immediatamente faville in sella alla moto migliore della griglia, che avrà a disposizione in versione 2023, mentre lui ci va molto più cauto, visto che viene da diverse stagioni da dimenticare con una Honda al di sotto delle aspettative. Domani comunque inizieremo ad avere le prime risposte.

Il #93 però non sarà la sola novità in orbita Ducati, perché nel Prima Pramac Racing, accanto al vice-campione in carica Jorge Martin arriva un altro pilota in cerca di riscatto, ovvero Franco Morbidelli. Il romano trapiantato a Tavullia è reduce da due anni deludenti in sella alla Yamaha e con la Desmosedici GP in versione factory della squadra di Paolo Campinoti spera di poter tornare quello che nel 2020 è stato vice-campione del mondo.

L'ultima novità sullo scacchiere Ducati riguarda il cambio di colori di Fabio Di Giannantonio: il pilota romano sembrava estromesso dalla griglia dopo che Marquez gli ha "rubato" il posto al Gresini Racing, ma poi con il suo grande finale di stagione, con tanto di vittoria in Qatar, si è guadagnato la firma con la Mooney VR46, che lo schiererà al posto del partente Marini.

Marc Marquez, Gresini Racing

Photo by: German Garcia

Marc Marquez, Gresini Racing

Per due che arrivano in Ducati, ce ne sono due che invece se ne vanno ed entambi lo fanno in direzione Honda. La sorpresa è senza ombra di dubbio Luca Marini, che è stato scelto dalla Casa giapponese proprio come erede di Marquez, puntando sulle sue capacità tecniche, nella speranza che possano aiutarla a riportare la RC213V al livello delle moto migliori del lotto, sfruttando al meglio anche le concessioni. Nel team LCR invece ci sarà Johann Zarco, che torna nella struttura di Lucio Cecchinello, con la quale aveva già disputato qualche gara nel 2019 per sostituire l'infortunato Takaaki Nakagami.

Tra le novità più attese poi non si può non citare il debutto nella classe regina del nuovo astro nascente del motociclismo, il campione del mondo in carica della Moto2 Pedro Acosta. Il pilota di Mazarron è già indicato come una sicura stella del futuro della MotoGP e sarà molto curioso vederlo alle prese con la KTM della GasGas Tech3, che dovrebbe essere in versione factory come le RC16 del team ufficiale. In Moto3 ha vinto al debutto partendo dalla pitlane, chissà quindi che non possa stupire da subito anche domani.

Tra quelli che cambiano casacca non si può non citare Alex Rins, anche se probabilmente è quello su cui ci sono meno aspettative, perché non ha ancora recuperato al 100% dalla frattura di tibia e perone rimediata nella Sprint del Mugello, che gli è costata diverse gare d'assenza. Lo spagnolo salta la "barricata", perché passa dalla Honda alla Yamaha, e sicuramente per la Casa di Iwata sarà interessante sentire anche i feedback di uno che fino all'anno scorso vinceva con un altro motore quattro cilindri in linea come quello della Suzuki. E per Fabio Quartararo potrebbe essere un aiuto prezioso per sviluppare la M1, potendo anche in questo caso contare sugli aiuti delle concessioni.

Complicata la situazione in casa Aprilia, dopo che la RNF Racing è stata estromessa dal Mondiale per "Ripetute infrazioni del Partecipation Agreement che hanno effetto sull'immagine pubblica della MotoGP". La Casa di Noale è alla ricerca di una nuova squadra satellite, che sembra aver individuato negli americani della Trackhouse Racing. Nel frattempo però garantirà a Raul Fernandez la possibilità di scendere in pista con la RS-GP del Test Team, mentre non sarà un problema per Miguel Oliveira, alle prese con la frattura della scapola rimediata in Qatar. Entrambi, infatti, sono sotto contratto direttamente con il marchio per il prossimo anno.

Ovviamente non si parlerà solo di piloti, ma anche di tecnica, perché storicamente il test di Valencia è quello dove si cominciano a vedere le basi delle moto dell'anno successivo, perché si tratta di un'occasione ghiotta per raccogliere dati ed indirizzare lo sviluppo durante la pausa invernale. C'è da scommettere quindi che i fotografi si potranno sbizzarrire alla ricerca di telai e di soluzioni aerodinamiche inedite, anche se probabilmente le cose più succose saranno sotto le carene, perché la prima cosa da definire è il cuore del prototipo, ovvero il motore.

I piloti avranno a loro disposizione il Circuito Ricardo Tormo per sette ore, dalle ore 10 alle ore 17, e noi vi offriremo una diretta con testi e foto che inizierà alle 9:30, ma anche i commenti a caldo dei protagonisti. Dunque, se volete sapere tutto quello che c'è da sapere sui test di Valencia, restate con noi.

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