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Ben Spies passeggia davanti a tutti ad Assen

Simoncelli centra Lorenzo facendo cadere entrambi, poi riparte e chiude nono

Tre volte campione in AMA Superbike, Campione del Mondo Superbike nel 2009 e oggi anche alla sua prima vittoria in MotoGp. La carriera di "Texas Terror" Ben Spies continua a riempirsi di allori e il dominio mostrato oggi ad Assen convince sempre più l'ambiente delle due ruote che lo statunitense sia un pilota che ha ancora molto da dare e con cui sempre più bisognerà fare i conti nel futuro. Seconda posizione per Casey Stoner, che per un po' ha seguito la Yamaha in fronte a lui, poi ha capito che non ce n'era e quindi ha preferito saggiamente portarsi a casa i punti del secondo gradino del podio, ed ora infatti la classifica dice che sono 28 quelli di vantaggio sul più vicino inseguitore, cioè Jorge Lorenzo, sesto ad Assen dopo esser stato centrato dal kamikaze Marco Simoncelli alla quarta curva. Il romagnolo della Honda Gresini partiva in pole, ma non ha sopportato lo sfilare terzo dopo il via. Arrivati al tornante Strubben con Spies era in testa, Lorenzo secondo e Marco terzo, che però si butta dentro dove non può starci e il risultato è una frittata di due uova...pardon, piloti. Entrambi risalgono il prima possibile in sella, ma sono staccati rispettivamente di 31" ed oltre un minuto. Per loro le rimonte saranno scatenate per quanto possibile e così termineranno sesto lo spagnolo e nono l'italiano. Punti iridati per tutti e due, ma il rimpianto è enorme. A quel punto per Spies non c'è manco più l'affanno di avere qualcuno dietro e può dipingere le sue traiettorie con sicurezza e gomiti larghi ("un camionista" lo definisce Guido Meda in telecronaca) fino al traguardo. Stoner passa secondo, seguito da un ottimo Andrea Dovizioso, al terzo podio in quattro gare. "Dovi" non sarà forse funambolico ed appariscente, ma di certo la sua costanza di risultato l'hanno in pochi, e difatti la formica della MotoGp è terza in classifica mondiale, a 9 soli punti da "Por Fuera". Dietro di lui si vede rosso con le Ducati di Valentino Rossi e Nicky Hayden, con il secondo a rischio nel finale di un attacco dal risalente Lorenzo, che ha chiuso a 1"4 di distanza. Risultati positivi per la Ducati, che però sono sicuramente influenzati dal patatrac causato da Simoncelli, altrimenti è facile pensare che entrambi sarebbero scalati di due posizioni indietro. Colin Edwards passa settimo sotto la bandiera a scacchi, complice un vistoso calo finale che lo ha fatto scavalcare da Lorenzo, seguito da Hiroshi Aoyama, Simoncelli e Toni Elias. Addirittura doppiati Hector Barbera e Kousuke Akiyoshi, la furia di Ben Spies ha permesso persino questo.

MotoGp - Assen - Gara

MotoGp - Assen - Classifica campionato

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