Dovizioso: "Le Michelin? C'è tanto grip posteriore!"
Il pilota della Ducati è guardingo perché non ha ancora trovato il feeling nei movimenti sulla moto
Foto di: Ducati Corse
L’undicesimo tempo alla fine della prima giornata di test a Valencia con le gomme Michelin non è certo incoraggiante per Andrea Dovizioso che si è preso sette decimi da Marc Marquez e oltre mezzo secondo dal compagno di squadra alla Ducati, Andrea Iannone. Ma a differenza del vastese che è caduto nell’ultima ora, il pilota romagnolo ha avuto un approccio piuttosto guardingo con gli pneumatici francesi che prendono il posto delle Bridgestone.
Come va giudicata la prima giornata di test con le gomme Michelin?
“Si tratta di un lavoro molto interessante: questi sono test fondamentali in funzione del prossimo anno perché dalle scelte che si faranno qui si deciderà come dovrà essere la moto del 2016. È importante, quindi, capire le nuove gomme il più possibile, ma non è facile soprattutto dopo che si è disputato un intero weekend con le Bridgestone. L’approccio alla pista è diverso e bisogna capire come entrare in curva”.
E qual è la prima impressione?
“Io credo che ci sia molto margine di lavoro, almeno lo spero, perché non si può pensare di andare a correre con la moto di quest’anno, ma bisognerà apportare delle modifiche importanti per fare funzionare le gomme a dovere. C’è tanto grip nel posteriore e non è male davanti, ma è molto difficile interpretare e controllare i movimenti. Quando parte l’anteriore succede all’improvviso e non si riesce a sentirlo. Credo che questa sia la spiegazione delle molte cadute di oggi”.
Quindi c’è qualche problema?
“Chiariamoci, non che le gomme Michelin non vadano bene, ma sono completamente diverse da quelle che abbiamo usato fino a oggi. Dobbiamo abituarci tanto noi piloti che, spero, anche la moto”.
A centro curva si possono fare cose che non sono concesse in frenata…
“Il feeling al momento non è ottimo, nel senso che si può girare forte e facilmente, ma per andare oltre ancora non ho ancora trovato la soluzione. Non so quanto margine ci sia di moto e quanto dipenda dal mio adattamento alle Michelin. C’è tanto grip dietro e quindi è bello avere aderenza già a centro curva, mentre con le Bridgestone la cosa più difficile era proprio girare perché dietro non si aveva mai troppo grip”.
E come le hai trovate le Michelin in frenata?
“Non si può esagerare, bisogna andarci dietro. Ogni volta che provi ad andare oltre limite perdi il controllo, ma questa gomma ha altre caratteristiche positive. Si può andare forte ma bisogna capire come sfruttarle al meglio. Per fortuna c’è ancora tempo. Credo che l’importante sia capire come si devono controllare i movimenti. È quello che ti fa perdere il feeling insieme alle cadute molto veloci. Io sto lavorando principalmente su quello…”.
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