Casey Stoner e Jorge Lorenzo fanno festa,
Dani Pedrosa deve fare mea culpa: potrebbe essere questo il riassunto del
Gp d'Australia, che è risultato decisivo ai fini dell'assegnazione del titolo della
MotoGp, che finisce per la seconda volta negli ultimi tre anni sulla bacheca dello spagnolo della
Yamaha (è il quarto titolo nel Motomondiale, ne ha vinti due anche in 250).
La corsa del neo campione del mondo si è messa in discesa fin dalle primissime fasi, grazie al primo vero errore di questa stagione del rivale
Pedrosa: Dani doveva provare il tutto per tutto e si era portato al comando nella prima tornata, all'inizio della seconda però è andato un po' largo alla curva 4, finendo sullo sporco e scivolando a terra, vedendo sfumare il sogno di continuare a lottare per il titolo fino alla gara conclusiva di
Valencia.
E' anche vero però che per il pilota della
Honda si è trattato del primo errore del campionato, pur essendo molto pesante, perchè è vero che a
Misano era stato costretto a scattare dal fondo del gruppo, ma quella volta fu la sua squadra a sbagliare e poi
Hector Barbera a stenderlo dopo poche curve.
A questo punto per
Lorenzo è stato tutto facile: il maiorchino ha potuto prendere il suo ritmo, viaggiando solitario in seconda posizione e facendo da spettatore all'ennesimo trionfo di
Casey Stoner sulla pista di casa, il sesta consecutivo. Anche l'australiano quindi è riuscito ad avere il suo giorno di gloria prima di appendere il casco al chiodo tra un paio di settimane.
Certamente
Lorenzo non ha fatto nulla per provare a contrarstarlo, ma la sensazione è che le cose non sarebbero andate diversamente neanche se lo spagnolo ci avesse provato: il vantaggio del pilota della
Honda era davvero troppo nella gara di casa.
Molto buona anche la prova di
Cal Crutchlow, che ha conquistato il secondo podio della sua carriera in
MotoGp, presentandosi solitario sul traguardo con 14" di ritardo dal vincitore, ma anche con 9" di vantaggio sul terzetto composto da
Andrea Dovizioso, Alvaro Bautista e Stefan Bradl, che sono stati gli unici in grado di regalare un po' di spettacolo, duellando per il quarto posto dal primo giro fino alla bandiera a scacchi.
Settima e ottava le due
Ducati: Valentino Rossi (autore anche di una caduta spettacolare nel warm up) e
Nicky Hayden hanno corso a braccetto, ma le
Desmosedici non sono proprio riuscite a digerire il tracciato australiano, chiudendo con un passivo di quasi 40" nei confronti di
Stoner. Un'eternità su una gara che è durata meno di 30 giri.
Dopo la grande performance di ieri in qualifica (nono tempo),
Randy De Puniet si è dovuto arrendere nuovamente al compagno di squadra
Aleix Espargaro tra le
CRT: il duello tra le due
ART-Aprilia del Team Aspar, che è valso il decimo posto finale, si è risolto in volata.
MotoGp - Phillip Island - Gara
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