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I piloti non ne vogliono sapere di andare a Motegi

Le motivazioni sono differenti, ma l'idea di andare in Giappone non piace a nessuno

Nonostante le ultime rassicurazioni portate da Shinya Nakano, che la scorsa settimana si è recato a Motegi per valutare le condizioni del tracciato giapponese, a Barcellona è emerso che i top rider della MotoGp continuano a non avere alcuna intenzione di recarsi in Giappone, almeno per quest'anno. Il pericolo radiazioni, vista la vicinanza della centrale atomica di Fukushima, sembra fare paura un po' a tutti, ma non si può dare per scontato a priori che la Dorna decida di assecondare le esigenze dei suoi piloti. Basta pensare all'esempio della Formula 1, nella quale il Gp dell'India è stato fissato per l'11 dicembre, nonostane le squadre fossero praticamente tutte contrarie. Jorge Lorenzo, ad esempio, si è detto certo che la maggior parte dei piloti sia contrario a recarsi in Giappone, ma che nessuno avrà la forza di rimanere a casa se si deciderà di portare avanti la gara: "Credo che il 99% dei piloti non siani entusiasti di andare lì. Ma non credo che qualcuno deciderà di non presentarsi se la gara si farà. Non posso dirvi io se andrò o no. Cercherò di ottenere informazioni su ciò che accadrà se decidessi di non andare, poi deciderò". Più pacata la posizione di Valentino Rossi, che è disposto ad aspettare ancora qualche mese prima di pronunciarsi: "Ezpeleta continua a dire che la gara si disputerà al 99%. Penso però che ci siano molti piloti che sono spaventati dalla situazione che c'è là. Questi sono i messaggi che sono arrivati a me. In ogni caso, credo che la cosa migliore da fare sia aspettare due o tre mesi e vedere come si sviluppa la situazione. Credo però che la gara si farà". Casey Stoner invece non è tanto preoccupato dalle radiazioni, piuttosto pensa che dal punto di vista morale forse era meglio fermarsi vista la situazione che sta attraversando il Giappone. "La mia opinione è che che una gara di moto è la cosa più insignificante per il Giappone in questo momento, e forse gli sforzi che verranno fatti per ripristinare la pista forse dovrebbero essere destinati ad altri lavori più importanti. A mio parere, non credo che dovremmo andare e credo che il mio parere sia condiviso dal 99% del paddock" ha spiegato l'australiano.

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