Dopo aver completato la sua squadra ufficiale con l'
arrivo di Andrea Dovizioso, la
Ducati si appresta a chiudere per intero il suo parco piloti in vista della stagione 2013. Quella di oggi potrebbe essere una giornata di annunci per il
Team Pramac, che dovrebbe togliere i panni di team satellite per indossare quelli di squadra affiliata direttamente alla Casa di Borgo Panigale.
Continuare a parlare di junior team però sarebbe sbagliato, perchè a comporre la formazione non saranno due piloti giovani, ma un rookie ed un pilota di grande esperienza. Il primo sarà
Andrea Iannone, ma questa ormai non è una novità: il pilota di Vasto è giù salito sulla
Desmosedici in due occasioni distinte al
Mugello e nella seconda ha impressionato per la
rapidità con cui è arrivato a girare sui tempi dei piloti titolari (un ottimo risultato se si pensa alle difficoltà di adattamento di Jonathan Rea sulla Honda).
E ormai ci sono pochi dubbi anche sul nome del pilota che lo andrà ad affiancare, ovvero
Ben Spies. Proprio ieri abbiamo pubblicato una breve intervista che gli è stata realizzata dai colleghi di
OmniMoto.it, nella quale
"Texas Terror" aveva garantito che
il suo futuro sarà nella classe regina e che a giorni sarebbe arrivato un annuncio ufficiale (l'incontro era avvenuto sabato).
Un colpo importante questo per la Rossa, che ha messo le mani su un top rider (e anche il passaporto americano fa gola alla
Ducati), che sarà voglioso di riscattare l'annata più deludente della sua carriera, nella quale la sua
Yamaha è stata anche bombardata dalle rotture più disparate, dal forcellone di Laguna Seca al motore di Indianapolis.
Come detto, in questo caso bisognerà parlare quasi di una sorta di succursale della squadra ufficiale, in quanto
Iannone e Spies dovrebbero disporre di moto identiche a quelle factory, magari solo con qualche lieve ritardo nella consegna degli aggiornamenti. Inoltre sulle carene delle moto ci sarà tanto rosso, proprio per sottolineare ulteriormente il legame con la casa madre. Insomma, il treno
Valentino ormai è passato, ma in
Ducati c'è ancora tanta voglia di provare a risalire la china dopo due anni di delusioni.